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Un tenero ricordo di Luke

Quando parliamo di The O.C. è facile immaginare quali siano i personaggi sui quali verterà la conversazione: Ryan, Seth, Marissa e Summer sono i protagonisti indiscussi della serie, quelli ai quali ci siamo davvero affezionati e sulle cui avventure abbiamo fantasticato. Sono pronta a scommettere che chiunque sia stato pre-adolescente o adolescente all’inizio degli anni Duemila avrebbe fatto carte false per vivere a Orange County, ma soprattutto per avere una relazione forte come quella di Seth e Summer o intensa come quella tra Ryan e Marissa. Pochi invece, quando si tratta di questo teen drama, danno i giusti meriti ad alcuni personaggi secondari che, per quanto meno importanti, hanno comunque avuto un ruolo di rilievo nella definizione delle dinamiche della serie. In pochi danno a Taylor il merito di aver aiutato Ryan a tornare a sorridere (tranquilli, anche io sono team Marissa, ma questa cosa andava pur detta) o riconoscono a Luke un cambiamento degno di nota. Beh, se non me la sento di fare un’apologia del personaggio di Taylor, me la sento invece di tessere oggi le lodi di Luke, in un tenero ricordo che forse non è tra i primi a tornarci in mente ma che credo sia comunque abbastanza condiviso.

Luke e Ryan: un caloroso benvenuto

Ammetto che il nostro primo incontro con Luke Ward – che coincide con il primo incontro tra lui e Ryan – non è stato proprio rose e fiori. Siamo nell’episodio 1×01, lo stesso del famoso E tu chi sei? Chiunque tu vuoi che io sia, e pochi minuti dopo aver ascoltato per la prima volta una delle sigle più iconiche di sempre. Ecco, a pochi minuti dall’inizio siamo già convinti del fatto che tra Ryan e Marissa sia destinata a nascere una storia d’amore e in effetti non abbiamo torto, ma in quel preciso momento lei è già impegnata. Il fortunato vincitore del suo cuore è proprio Luke, un ragazzo estremamente popolare, tutt’altro che umile, un bel po’ arrogante e pronto a fare il bullo alla prima occasione. E la prima occasione con Ryan si palesa molto presto, più precisamente nel momento in cui durante una festa gli amici di Luke bullizzano Seth, e Ryan corre in suo soccorso. La rissa scatta immediatamente, e in maniera del tutto inaspettata è proprio Ryan ad avere la peggio, con annesso celebre benvenuto che gli viene rivolto da quello che già immaginiamo sarà il suo principale antagonista negli episodi a venire: Benvenuto a O.C. stron***to, è così che si fa a Orange County.

La combo composta dalla sua provenienza da Chino – un quartiere non proprio celebre per il suo essere chic – e la palese attrazione tra lui e Marissa rendono Ryan l’obiettivo perfetto per la volontà di Luke di tormentare il prossimo, e in effetti l’antipatia tra i due non fa che peggiorare nel corso dei primi episodi di The O.C.. Già nella seconda puntata infatti c’è spazio per un’altra rissa, anche se stavolta Seth e Ryan riescono a cavarsela dando modo a noi spettatori di fruire di un’altra tra le citazioni migliori di questo teen drama. Sai cosa mi piace dei figli di papà? Niente! è il degno contrappasso per il benvenuto che Luke aveva riservato a Ryan nella puntata precedente, una frase che non solo è nella memoria di tutti ma che segna anche un ribaltamento delle posizioni tra i due.

The O.C.
The O.C. (640×360)

Intanto però la relazione tra Luke e Marissa va avanti

Per quanto l’attrazione tra Marissa e Ryan sia palese fin dal loro primissimo incontro, nelle prime puntate della serie lei non si decide a lasciare Luke. La loro storia è di quelle che sono cominciate ormai tempo addietro e alle quali risulta difficile mettere un punto, una di quelle relazioni che evidentemente non vanno bene ma alle quali si cerca sempre di dare una chance in più. In realtà questi tentativi sembrano in un primo momento riuscire piuttosto bene, tanto da portare Marissa a decidere di avere la sua prima volta proprio con Luke, ma a Tijuana cambia tutto: la ragazza becca in flagrante il suo fidanzato mentre bacia una delle sue migliori amiche, ultimo dei suoi a quanto pare numerosi tradimenti, e questo la porta alla famosa overdose dalla quale sarà salva solo grazie al tempestivo intervento dei suoi amici. Da quel momento in poi viene messo un punto alla relazione tra Marissa e Luke, ma non al rapporto che li lega né tantomeno a quello che comincerà a legare il protagonista di questo ricordo anche al resto del gruppo.

Eh già, perché episodio dopo episodio l’iniziale palese antipatia tra Luke e i protagonisti maschili del teen drama comincia a cambiare, e lo fa in maniera piuttosto radicale fino al punto di arrivare a dare vita a una vera e propria amicizia tra loro. Il primo cambiamento di Luke avviene dopo l’overdose di Marissa, della quale lui si sente chiaramente responsabile e che gli darà la prima occasione di comportarsi bene con la sua ormai ex e il resto del gruppo. Il momento chiave però avviene poco dopo, quando lui e Ryan vengono scelti per svolgere insieme un progetto scolastico e, arrivati nella concessionaria del padre di Luke, scoprono la sua relazione extraconiugale con un altro uomo. Il coming out di suo padre è un momento molto complesso per Luke, che per la prima volta si ritrova a essere allontanato dagli “studenti che contano”, vale a dire da tutti coloro che fino a un attimo prima erano i suoi amici. E a questo punto, quando sono proprio Seth, Ryan, Summer e Marissa ad accoglierlo come uno di loro, anche noi cominciamo a volergli bene davvero.

The O.C.
The O.C. (640×360)

Il Luke che vediamo da questo momento in poi in The O.C. è un Luke nuovo

Abbandonata la corazza da uomo duro che risolve i problemi picchiando il prossimo, il personaggio ha finalmente modo di essere davvero se stesso. Si rivela un amico su cui poter contare, un giovane uomo con le sue difficoltà a rapportarsi con il mondo che quasi ci fa dimenticare il bullo che è stato e che tanto abbiamo odiato. Certo, ogni tanto cade anche lui: a tal proposito come dimenticare la relazione clandestina che a un certo punto comincia proprio con la madre di Marissa, Julie. Insomma, tra tante donne continua a scegliere quelle dalle quali dovrebbe stare alla larga, ma se lo fa non è per la cattiveria di chi vuole fare del male a un’amica, ma per la solitudine che si ritrova a vivere e che non merita. E nemmeno questo errore toglie il fatto che, pur dovendo affrontare problemi familiari piuttosto complessi – soprattutto per un adolescente -, Luke si dimostri un giovane molto più tranquillo e piacevole di quanto avremmo mai potuto pensare guardando il pilot di The O.C.. Cosa, questa, ancora più bella se pensiamo al fatto che questo cambiamento in Luke non avviene per la necessità di avere qualcuno con cui stare, ma perché le persone con cui sta riescono a tirare fuori la parte migliore di lui.

Considerata l’evoluzione avuta nel corso della prima stagione da Luke Ward, erano tante le strade che il personaggio avrebbe potuto prendere a seguire nella trama di questo teen drama. Personalmente lo avrei visto bene come un terzo neanche tanto incomodo tra Ryan e Seth, un amico meno fraterno ma non per questo meno importante. In ogni caso, mi sarebbe piaciuto poterne vedere un’evoluzione ancora più completa nel corso delle stagioni successive. Ciò, purtroppo, non è stato. Salvo sporadici racconti successivi, l’ultima volta che lo vediamo è all’inizio della seconda stagione, trasferitosi a Portland insieme a suo padre, quando ospita un sofferente Seth nella sua nuova città. Lo vediamo giocare ai videogiochi con Seth e Ryan, proprio come fanno gli amici che sarebbero potuti diventare, e che in parte per poco tempo sono stati. Ma per quanto breve e frastagliato, il percorso di Luke ci ha insegnato tante cose, anche se mi limiterò a concludere con le due principali: mai giudicare un libro dalla copertina e cercare sempre di dare una seconda possibilità, perché le nuove chances possono riservare belle sorprese.