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Cosa dobbiamo aspettarci da Obi-Wan Kenobi

Hello there! Il 27 maggio uscirà l’attesissima Obi-Wan Kenobi. Che abbiate guardato la saga cinematografica di Lucas o che vi siate avvicinati al vasto universo di Star Wars grazie alle due produzioni Disney+, The Mandalorian e The Book of Boba Fett, potrebbe esservi utile un recap per arrivare preparati alla nuova serie prodotta dalla casa di topolino e a ciò che ci aspettiamo di vedere. Finora sono stati rilasciati un teaser e un trailer in occasione dello Star Wars Day, il May The Fourth be with you, grazie al quale capiamo che Disney sembra intenzionata a fare le cose davvero per bene puntando sulla fedeltà. Il progetto, infatti, ha previsto l’impiego degli stessi attori dei film: Darth Vader, ad esempio, è Hayden Christensen, Obi-Wan Kenobi è Ewan McGregor e Owen Lars, lo zio che cresce Luke, è sempre Joel Edgerton. Anche musiche e regia non sono casuali. Disney per la serie su Obi-Wan ha deciso di richiamare John Williams, colui che ha composto la colonna sonora di tutti e 9 i titoli della saga. Piccola curiosità: nel trailer sentiamo una parte della canzone dello scontro visto nell’Episodio III tra Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi (The duel of The fates). La macchina da presa è nelle mani di Deborah Chow che ha diretto due episodi di The Mandalorian, Better Call Saul, Mr. Robot e Jessica Jones. Altra chicca: voci sostengono che anche questa serie avrà il suo Baby Yoda. Ma, bando alle ciance, cominciamo.

A livello temporale, la serie è incentrata in quelli che lo stesso Obi-Wan definisce dark times, a metà, quindi, tra l’Episodio III e l’Episodio IV. Siamo nel pieno del regno imperiale e dell’oscurantismo. I Jedi sono stati sconfitti quasi tutti in ottemperanza all’Ordine 66 e la Repubblica non esiste praticamente più. L’impero ha istituito un corpo speciale per dare la caccia ai Jedi rimasti in giro per la galassia, ai bambini sensibili alla Forza e per cancellare qualsiasi traccia dell’Ordine, gli Inquisitori. Introdotti per la prima volta grazie alla serie animata Star Wars Rebels, questo gruppo è stato presentato attraverso la figura del loro capo, il Grande Inquisitore, interpretato da Rupert Friend. Ora, dopo essere apparsi in diverse produzioni affini, come il videogioco Jedi: Fallen Order, saranno i principali antagonisti del maestro Kenobi. Ci aspettiamo di vedere sia la loro roccaforte, già presentata nel gioco e nel trailer, che altri personaggi di spicco: ci riferiamo al Quinto Fratello, ma soprattutto alla Terza Sorella Reva. Interpretata da Moses Ingram, quest’ultima risulta particolarmente interessata a dare la caccia a Obi-Wan, quasi più di Darth Vader. Non conosciamo né le motivazioni che la spingono verso una ricerca così serrata né il rapporto che aveva con il Maestro Jedi. Notiamo solo che Reva chiama Obi-Wan per nome e non per cognome e sappiamo che è stata una ex Jedi, ora Inquisitrice. Sarà interessante capire non solo che passato possa accomunarla al protagonista ma anche perché Reva, a differenza di altri Inquisitori ha un nome e non solo un titolo. Sappiamo, infatti, sia da Rebels che da Jedi: Fallen Order, che gli Inquisitori non hanno nomi propri nel momento in cui diventano strumenti nelle mani del Lato Oscuro.

A differenza di una produzione come The Book of Boba Fett, Obi-Wan Kenobi non sarà ambientata in un unico scenario

Sappiamo bene che tutto comincia su Tattooine, il pianeta dove Obi porta Luke per nasconderlo dall’Impero che cerca il figlio di Anakin e Padmé dopo la morte di quest’ultima. Anche perché questo è il pianeta sabbioso in cui lo stesso Maestro Jedi va in esilio. Ma i fan possono tirare un sospiro di sollievo: sembrerebbe, infatti, che Obi cambi mondo nel momento in cui gli Inquisitori sbarcano su Tattoine. Attraverserà la galassia passando dal pianeta cupo e tecnologico Daiyu che intravediamo nel trailer, da Nur dove sorge la fortezza degli Inquisitori e probabilmente tornerà sull’infuocato Mustafar per un’epica battaglia con la sua nemesi.

Sarà una produzione in cui i rimandi a film, serie animate e videogiochi saranno probabilmente molto evidenti

La serie ci promette di essere molto ricca, come confermato dallo stesso Rupert Grint. Potremmo assistere a camei, riferimenti e personaggi inaspettati. Nel trailer vediamo il primo, il cacciatore di taglie robotico arruolato per dare la caccia a Obi, 4-LOM. A proposito di altri personaggi, a Owen Lars, zio del giovane Luke, potrebbero affiancarsi (anche se è tutto ancora da confermare) il padre adottivo di Leila Organa, il generale Bail Organa e Kallus, l’agente di sicurezza dell’Impero che vediamo in Rebels. Inoltre dovremmo assistere a quella che la Lucasfilm ha definito ”La rivincita del Secolo” ovvero lo scontro tra Obi-Wan Kenobi e il suo ex allievo, nonché apprendista del Sith Palpatine, Anakine Skywalker (Ruolo per il quale Hayden Christensen si è preparato duramente: lo vediamo attraverso le foto trapelate dal set mentre si allena indossando una maschera). Il trailer ci fa ben sperare chiudendosi proprio con il respiro di Darth Vader e l’espressione preoccupata di Ewan McGregor.

La possibilità di inserire rimandi ad altre opere è data dal fatto che Disney, da quando ha acquisito i diritti di Star Wars, ha giostrato le sue produzioni più o meno come quelle del MCU decanonizzando una serie di opere precedenti che non avrebbero permesso di costituire serie/film stand alone (fruibili, quindi, anche da chi non è fan della saga) che però contengono rimandi più o meno marcati a un progetto globale più ampio. Un esempio potrebbe essere quello del pianeta Ilium. Presentato nella serie animata The Clone Wars come il luogo dove i Padawan entravano in possesso del cristallo per la costruzione della spada laser, si è poi scoperto, grazie al videogioco Jedi: Fallen Order, essere stato trasformato dal Primo Ordine in base Starkiller. Quello citato è solo uno dei rimandi che collegano le produzioni. Tornando alla nostra serie su Obi-Wan, c’è chi sostiene che avrà riferimenti marcati anche al seguito del gioco appena nominato, di cui non si sa praticamente nulla. L’ipotesi è stata avanzata su due basi: le due opere sono ambientate nello stesso arco temporale (ricordiamo: tra La vendetta dei Sith e Una nuova speranza) e grazie alle parole di Ewan McGregor che si sbilancia poco, quel tanto che basta per far sognare e anche un po’ scervellare gli appassionati:

Star Wars è diventato questo: ci sono i film, ma anche le serie TV, i videogiochi, i romanzi, i fumetti, e tutte le loro storie hanno vari legami di sorta. Ora non ci possono essere fatti nei videogiochi che non si ricollegano ai film, sarebbe assolutamente un danno”.


A questo proposito, si vocifera che nella serie vedremo anche i Purge Troopers, soldati dell’Impero che, con gli Inquisitori, setacciano la galassia per trovare i Jedi rimasti. Queste forze speciali vengono presentate per la prima volta nel gioco di E.A.

Obi-Wan Kenobi: una serie ricca di aspettative e sembrerebbe anche di buoni presupposti

Ovviamente il duello del secolo tra Obi e Vader a cui accennavamo in precedenza non sarà fatale per nessuno dei due, lo sappiamo già, ma il carico emotivo dell’incontro ha tutte le potenzialità per rivelarsi molto alto. Ci aspettiamo di assistere, infatti, a scene fortemente introspettive e a flashback sul loro rapporto, visto con gli occhi di entrambi. Potremmo ripercorrere il periodo in cui Obi e Anakin erano molto affini, prima che quest’ultimo lo tradisse passando dalla parte di Palpatine. Speriamo anche di ripercorrere la guerra dei cloni e l’allenamento di Obi con il suo vecchio maestro, morto nell’Episodio I, che tornerà come fantasma della Forza per addestrarlo nella via dell’immortalità. Di carne al fuoco Disney ne ha messa parecchia, le aspettative sono alte, (le preoccupazioni dei fan più integerrimi anche) ma le premesse sembrerebbero essere più che incoraggianti: le carte per fare le cose in regola ci sono tutte (regia, attori, musiche e riferimenti a tutta la galassia lontana lontana di Guerre Stellari) non resta che aspettare ancora pochi giorni per sperare di vederle soddisfatte. Nel frattempo, che la Forza sia con voi!