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5 cose che ho imparato guardando Spartacus

2) Sapevate che praticamente tutte le matrone romane avevano una vita molto dissoluta?

Voglio dire, sì, c’è stata Messalina, ma non a caso lei è passata alla storia. In Spartacus, tutte le donne sono super aggressive, dissolute, promiscue e le scene di sesso si sprecano, quasi da diventare fini a se stesse. Due personaggi, per ovvi motivi, spiccano su tutte: Ilizia, interpretata da Viva Bianca e Lucrezia, interpretata dall’immarcescibile Lucy Lawless.

E qui mi parte una digressione matta e disperatissima, perché non so che cosa abbia fatto Xena, ma non è invecchiata di un secondo dal 1998 e io che sono un po’ più giovane, sembro sua nonna. Incredibile. Poi recentemente ho scoperto che è pure un’attivista di Greenpeace, quindi è impossibile non amarla.

A parte le digressioni, le ricche e bellissime matrone romane, in Spartacus, erano proprio depravate e malvagie, ma, anche loro, parecchio gnocche.

Spartacus

3) Di certo non hanno mai goduto di una popolarità incredibile, ma i romani erano proprio cattivissimi

E non cattivi alla Jeoffrey Baratheon/Lannister, da bimbominkia psicopatico, né freddi e calcolatori come Cinquanta Sfumature di The Fall.

No, cattivi cattivi proprio per il gusto di esserlo, senza motivo, gratuitamente. Questo è un po’ un leit motiv dell’immaginario hollywoodiano del romano medio: ce ne fosse stato uno che si salvava. No, erano tutti dei bastardoni perversi, che, in apparenza, passavano la vita a elaborare involute tecniche di tortura al popolo sottomesso.

Ami una donna? Beh, te la faccio fuori.

Ti fai un amico? Affrontalo nell’arena in un duello all’ultimo sangue.

Crudeli.

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