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Ciao Tara,

ho bisogno di parlarti, ma non conosco altro modo se non questo. Non posso far altro che imprimere su questo pezzo di carta poche righe che spero trafiggano il tempo e lo spazio per raggiungerti, ovunque tu sia. Mio padre credeva che lasciandomi il suo diario magari avrei potuto trovare la mia strada. Ci ha provato in tutti i modi quel vecchio bastardo, eppure eccomi qui, a soffrire le sue stesse pene. Ma queste mie ultime parole non sono destinate ai vivi come il suo diario. Sono destinate ai morti.

I morti non leggono le lettere ma ascoltano la voce invisibile dell’anima di chi scrive.

Il protagonista, Jax Teller
Sons of Anarchy – Il dolore di Jax

Non è bastata la vendetta Tara, non mi basta la consapevolezza di poter ricominciare in qualche modo, non mi bastano neanche il tempo e le lacrime. Sono un motociclista su una strada molto oscura. Se sapessi cosa sto per fare sono sicuro che prima proveresti a fermarmi, ma poi guarderesti i nostri figli negli occhi e sacrificando la tua anima mi lasceresti andare. Sì, perché è per merito loro che le nostre insulse vite hanno senso.

Solo che la mia un senso non ce l’ha più…

Sento tutto il peso di ciò che ho fatto e che ti ho fatto. Solo Dio forse sa quanto vorrei essere io a sanguinare a terra esanime, al posto tuo. Vorrei lasciare questo mondo sapendo che tu sei lì felice, con i nostri figli. A regalare a loro tutti quei sorrisi che io ti ho tolto dal viso. Come vorrei restituirteli.

Ed è questo l’unico scopo che non realizzerò. Sono a un passo dal sistemare tutto, sto mantenendo quella promessa che tu continuavi ad ascoltare e su cui continuavi ad aggrapparti. Dimmi la verità, non ci hai mai creduto realmente. Mi amavi talmente tanto da essere accecata e da non vedere con quale mostro condividevi il tuo letto. Questo finché non hai capito che per salvare perlomeno i nostri figli dovevi aprire per forza gli occhi.

Hai guardato dentro di me e hai visto solo tenebra. E allora perché mi hai creduto per l’ultima volta?

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Sons of Anarchy – L’amore puro

Cosa ti ha detto quel fottuto cervello quando hai deciso di perdonarmi ancora una volta, l’ultima? Il tuo più grande errore è stato quello di amare follemente una persona sbagliata. Uno che non meritava né la tua bellezza, né un solo rimasuglio di un tuo sentimento. Eri un fiore bellissimo nato in un giardino sbagliato. Eri perfetta per me.

Eravamo a un passo dal domani, avevamo attraversato l’inferno e ne eravamo usciti distrutti ma consapevoli che il nostro momento era finalmente giunto. Potevamo finalmente scappare da questo mondo che tu non ti meritavi. Ma no, ci si è messo quel destino bastardo che sembra determinato a farmi pagare ogni errore. Come se non potessi in tutta la vita sistemare le cose.

E se non ci sono riuscito da vivo, allora ci riuscirò da morto…

Una vita non mi è bastata, perché posso mentire a me stesso quanto voglio ma non sopravvivrò a te… e non voglio farlo. Voglio invece continuare a soffrire perché paradossalmente è provare dolore per te che mi ricorda di essere umano. E io ne ho davvero bisogno perché è da un po’ che non so chi sono. Avrei voluto scoprirlo con te, ma non ho avuto tempo. Qualcuno ce l’ha tolto.

Vorrei poter condannare me e salvare te, Tara. Vorrei stringere la mano di mia madre mentre infilza con un coltello il mio cranio, lo farei più e più volte, mi calerei in un loop infernale se potesse servire a saperti al sicuro. Ma non posso tornare indietro nel tempo e scambiare la mia vita con la tua. Ho imparato che il mondo non è il posto descritto da poeti e letterati, dove l’amore trova sempre la sua strada, dove la vita vince sempre. No, in questo mondo l’amore non riesce a vincere sull’odio e sull’egoismo. L’amore non riesce a trovare il sentiero, noi non combattiamo e preferiamo dimenticare qualcuno piuttosto che soffrire oggi per lui. Il tempo salva tutti, il tempo sistema le cose, non me però. Io sono esploso in mille pezzi, ho provato a riassemblarli ma mi sono accorto che quei frammenti di me non potevano combinarsi alla perfezione, servono pezzi di te per completare me.

Non posso esistere, solcare, attraversare queste terre, queste città, questa strada, se non con te. Ogni singolo centimetro in cui mi incammino mi ricorda te e quel tuo sguardo severo. Che però diventava stranamente magico quando si trovava a pochi centimetri dal mio.

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Sons of Anarchy – Quello sguardo…

Se penso a questi mesi tremendi in cui ho passato a farti la guerra, a impedirti di fare quel che andava fatto, mi si sgretola l’anima. Quante carezze non ti ho dato, quanti baci mancati, quanta vita sprecata. Bastava prenderti per mano e portarti via, lontano da qui. Te lo meritavi. Tu che hai preso quell’unico frammento buono del mio cuore e l’hai trasformato in qualcosa di grande e puro, perché prima di te neanche mi ricordo l’ultima volta in questo questo cuore non mi è sembrato arido.

Insieme a te ho iniziato a credere che ci sia luce nella tenebra, che sulla mia pagina bianca potessi scriverci il racconto bellissimo di un’anima che finalmente riesce a sentirsi libera dalle catene dell’ipocrisia del nostro mondo.

Però la verità è che ho reso troppo arido il mio giardino perché un fiore così bello come te potesse fiorire accanto a me. E così facendo l’ho fatto appassire.

Dubita di tutto. Dubita che le stelle e il sole siano di fuoco, dubita che anche la più limpida verità sia una bugia, ma non dubitare mai del mio amore per te.

Perdonami Tara…

Tuo Jax

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