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Serie TV - Hall of Series » Sons of Anarchy » Lettera di Jax Teller a suo figlio Abel

Lettera di Jax Teller a suo figlio Abel

Caro Abel, è la volontà di tuo padre, Jax Teller, a parlarti.

Quello spirito contraddittorio e selvaggio vissuto nelle tenebre ed avvolto dalla luce quando è ormai troppo tardi, soltanto all’epilogo.

Il non poterti essere accanto è forse la vera tragedia di tutta questa maledetta storia. Eppure, è proprio la mia assenza a coincidere con la tua unica salvezza. Nessun fantasma ad agitare le tue notti, nessun rimorso a dilaniare la tua anima pura. Nessuna lacrima per una macchiata coscienza. Resterai luminoso e disteso nella libertà. Nessun padre può pretendere di meglio per il proprio figlio e io guarderò dall’alto la tua bionda chioma crescere.

Tuo nonno John ha provato in tutti i modi con me e gli albori di quel dolce sogno di anarchia e libertà, non ha rappresentato la mia salvezza, tutt’altro. Poi si è messa in mezzo anche quella seducente signora, quella vendetta che ha logorato tutto, ogni cosa buona, a partire dalla mia generosa essenza. Somiglio a lui, a Clay, l’uomo che ho odiato, l’uomo che ha corrotto il mio ego, l’uomo che mi ha reso quello che sono allontanandomi da ciò che tuo nonno John voleva che io fossi.

Un diario stanco e ingiallito che ritornava dalla terra e dalla polvere, memorie sepolte di un uomo tradito da chi chiamava fratello, memorie sepolte di un uomo sedotto e baciato da una serpe, che nè io nè lui siamo mai riusciti a odiare. Una serpe che ti ha amato infinitamente.

Jax Teller e suo figlio Abel
Jax Teller e suo figlio Abel

Ricordi di puri ideali coperti dalla menzogna e sfociati nel sangue. L’emozione di una scelta si è dovuta piegare al peso della responsabilità. Noi Sons abbiamo tutti pagato il nostro conto. Tu e tuo fratello Thomas ne siete finalmente fuori, dovete esserne fuori.

Ti parlo e ti chiedo di essere dimenticato nello stesso momento. Lo pretendo, Abel, è l’unica cosa che devo chiederti e che tu mi devi.

Caro Abel, ho distrutto le memorie dei Samcro, le foto di tuo padre e di tuo nonno, gli albori dei First Nine. Il fuoco della battaglia e della passione è ormai divenuto il grigio spento della cenere, l’anarchia. Non aveva senso proseguire il cammino su questa strada, l’interstatale 580 non ha più niente da raccontare ormai, un altro epitaffio su una stanca e desolata roccia… Le cose buone di papà hanno spazzato le tenebre e illuminato la via per te e tuo fratello.

Abel
Jax Teller e suo figlio Abel

Nero e Wendy, ne sono sicuro, ti daranno tutto ciò che io non avrei mai potuto darti. Amali e ammirali, fatti guidare da questi due luminosi e preziosi fari nella tempesta e onora la memoria della mia Tara. Non era tua madre, ma è come se lo fosse sempre stata. Racconta a tuo fratello Thomas quale donna bella e generosa l’ha messo al mondo. Nero e Wendy sono gli esempi migliori, hanno provato a salvare chiunque, sono stati baciati dalla redenzione e dalla forza del coraggio. L’avervi affidato a loro non è un caso, è un dono divino o una perfetta intuizione del fato.

Ma oggi i cattivi perdono, Abel. Quelli come tuo padre…

Spero solo che tuo nonno abbia intravisto il paradosso della luce finale nella mia ultima azione. Spero solo che la mia memoria finisca di inquietare il nome e il destino maledetto dei Teller, spero che quel cerchio solcato dall’oscura signora non includa nessun altro di noi.

È arrivata l’ora dell’ultimo saluto.

Se incontri sul tuo sentiero un’amorevole e trasandata donna, guardala pure, salutala… ma non parlarle, figlio. Con lei abbiamo già parlato io e tuo nonno John, non temerla ma non ascoltare il suo mortifero sussurro.

Quella era una melodia per me e JT, il canto di un abbraccio dolce e disperato che non deve essere scritto nel tuo destino.

Resta come questo foglio bianco prima dello scorrere della mia dannata mano. La carta non giudica, fai lo stesso con me, figlio mio. E stringi pure quell’anello ma lascia la tua memoria lontana dalle tenebre.

Abel

Ama e proteggi tuo fratello, caro Abel.

Ignora il nero canto dei corvi, figlio mio.

Salvati. E quando vorrai, parlami pure

D’altronde, i fantasmi come me, Jax Teller, ora possono solo ascoltare

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[Un ringraziamento speciale a mio fratello Andrea, fratello non di sangue ma di cuore, fratello leale e unico, come Opie per Jax.

Un saluto alla pagina To be a Samcro-SoA nell’anima ]