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10 elementari motivi per amare Martin Freeman, l’integerrimo Watson di Sherlock

Versatilità non può che essere la parola d’ordine quando si parla di un uomo con il talento di Martin Freeman. Attore britannico dall’incredibile e sterminata carriera che parte dal mondo del teatro e arriva in quello del cinema, puntando sempre più in alto e non lasciandosi mettere mai i piedi in testa da nessuno. Lo abbiamo conosciuto come John Watson in Sherlock, come Bilbo Baggins, hobbit desideroso di avventure, ma anche come Tim Canterbury in The Office UK o Lester Nygaard nella miniserie Fargo. A ogni personaggio di cui ha vestito i panni ha lasciato qualcosa di indimenticabile e unico nel suo genere, dando tutto se stesso per interpretare le parti nel migliore dei modi.

Ci sono moltissime ragioni per stimare Martin Freeman e oggi vogliamo offrirvene alcune, per tornare indietro nel tempo e dare insieme uno sguardo alle tappe del suo percorso artistico.

Ecco 10 elementari motivi per amare l’interprete dell’integerrimo Dottor John Watson.

1) Non avremmo potuto immaginare un Bilbo Baggins migliore

bilbo baggins

Per rendere la leggerezza e la spensieratezza di Bilbo Baggins, hobbit della Contea, ci vuole un uomo dal grande talento, e Martin Freeman è decisamente quell’uomo. Ogni espressione, ogni gesto è stato studiato dall’attore britannico per rendere Bilbo reale e vero. E pensare che per poco non ha dovuto rinunciare al ruolo per colpa delle riprese di Sherlock! Quando infatti nel 2011 Peter Jackson era in procinto di iniziare le riprese, Martin era ancora impegnato a interpretare John Watson. È stato il regista de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli a posticipare i giorni per cominciare a girare, consentendogli di recitare in una trilogia di film che lo ha reso ancora più famoso.

2) Martin Freeman è talmente bravo che a volte non ha dovuto neanche fare i provini

fargo

Nella prima stagione di Fargo, serie antologica statunitense ormai quasi giunta alla quinta stagione, Martin veste i panni dell’esitante assicuratore del Minnesota, Lester Nygaard. Come ha fatto un attore britannico a recitare con un perfetto accento del Minnesota? Il suo talento non ha eguali e persino i produttori della serie ne erano a conoscenza quando nel 2014 lo hanno voluto a tutti i costi nel progetto. Non hanno voluto nemmeno fargli fare un provino per il ruolo di Lester, hanno avuto piena fiducia nelle sue capacità e ne sono stati decisamente ripagati. In quell’anno infatti il prodotto tratto dall’omonimo film del 1996 dei fratelli Coen ha vinto (solo per citare i premi più importanti) un Emmy Award come Miglior miniserie televisiva, uno come Miglior regia e uno come Miglior casting. E questi sono solo alcuni dei riconoscimenti ricevuti!

3) Non vede di buon occhio la tecnologia

martin freeman

Martin non è il primo e non sarà nemmeno l’ultimo ad avere un’opinione contrastante sulla tecnologia e sul continuo sviluppo tecnologico in cui la nostra contemporaneità è immersa. Detesta il fatto che ormai le nostre vite siano quasi del tutto dipendenti da computer, cellulari e dispositivi elettronici di ogni tipo e, soprattutto, detesta la contraddizione insita in questo meccanismo. Se a tutti viene detto di cercare di evitare gli sprechi e di riciclare quanto più possibile e poi subito dopo di correre nei negozi per acquistare l’ultimo modello di smartphone, questo non può che essere insensato e contraddittorio. Come possiamo dargli torto?

4) Mette sempre i propri principi davanti a tutto

sherlock

Tutti sappiamo che tra Martin e Benedict Cumberbatch non scorre più buon sangue, e questo sembrerebbe aver messo a repentaglio la produzione di Sherlock, ma dietro il comportamento del nostro John Watson ci sono delle ragioni. Freeman non ha mai apprezzato le serie tv senza una fine anzi, ha più volte ammesso che preferisce dare una degna conclusione alle cose prima che sia il pubblico a volerlo. Secondo lui infatti Sherlock è giunta alla sua conclusione e non vuole continuare le riprese solo per soddisfare le aspettative degli spettatori. Sebbene a molti possa sembrare una scelta egoistica, Martin ha solo preso una decisione seguendo ciò in cui crede, anche se questo potrebbe essere uno dei motivi per cui il suo rapporto con Cumberbatch si è andato sgretolando.

5) Martin Freeman è vegetariano

martin freeman

L’odio nei confronti della tecnologia per le contraddizioni che essa comporta, si accompagna in Martin Freeman a un profondo desiderio di aiutare come possibile l’ambiente, rinunciando a mangiare carne per contribuire, nel suo piccolo, a salvaguardare il pianeta. Una scelta ponderata e fiera la sua, che può servire come spunto per molti o come un suggerimento su un primo passo da compiere per imparare a stare al mondo e a rispettarlo. Senza dubbio ognuno dà il proprio contributo in maniera differente, e il pensiero di Martin non deve essere necessariamente condivisibile, ma in ogni caso è un ottimo modo per cominciare.

6) È un attore pluripremiato

martin freeman

Le nomination che l’attore britannico ha ricevuto nel corso degli anni per i progetti a cui ha lavorato sono numerose. Basti pensare a quella ricevuta ai Golden Globes nel 2015 per la categoria Miglior attore in una miniserie o film per la televisione con Fargo, o a quella degli Empire Awards del 2014 come Miglior attore per Lo Hobbit – La desolazione di Smaug. Ma sono anche molti i premi che è riuscito a vincere grazie al suo talento, a cominciare dal British Academy Television Award del 2011 come Miglior attore non protagonista per Sherlock, e dal MTV Movie Award del 2012 come Miglior eroe per Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, per poi arrivare fino all’Emmy Award del 2014 come Miglior attore non protagonista in un film o miniserie tv per Sherlock. Una carriera decisamente piena di soddisfazioni.

7) Senza di lui The Office UK non sarebbe mai stata la stessa

the office uk

Ma Martin non avrebbe avuto l’opportunità di fare tanta strada se non fosse stato per il suo ruolo di Tim Canterbury in The Office UK. È stata proprio questa sitcom a far decollare la sua carriera e a renderlo famoso, e lui al tempo stesso ha contribuito a renderla indimenticabile. Inutile dire che se non fosse stato per questo geniale prodotto di Ricky Gervais non avremmo avuto il suo omonimo remake statunitense. E se non fosse stato per Martin, nei panni del dolce e simpatico Tim, responsabile delle vendite della Wernham Hogg, non avremmo mai avuto il divertimento che ha reso The Office la Miglior serie televisiva, musical o comedy ai Golden Globe del 2004, nonché l’unica serie comica inglese a venir nominata per quel premio in moltissimi anni.

8) Ha un carattere scoppiettante

martin freeman

Per quanto possa sembrare un uomo pacato e silenzioso, a detta dei suoi colleghi, Martin Freeman è un tipo piuttosto vivace e scoppiettante, sempre pronto a mettersi alla prova e a dimostrare agli altri le sue capacità. Ha voglia di fare da vendere e il fatto che abbia accettato il ruolo di Bilbo Baggins nonostante tutti gli impegni che già aveva sul set di Sherlock, ne è l’esempio perfetto. Prende il suo lavoro di attore molto sul serio e non si lascia intimidire dai problemi che possono sorgere. È pronto a qualsiasi cosa pur di dare tutto se stesso nei progetti a cui prende parte e in cui crede davvero.

9) Nonostante la separazione dalla moglie, i due sono rimasti amici

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Martin e Amanda Abbington, che in Sherlock ha interpretato la moglie del Dottor Watson, Mary Morstan, sono stati una coppia per ben 16 anni prima che decidessero di prendere strade diverse e di separarsi. In seguito alla loro separazione Amanda ha dichiarato più volte che la scelta è stata condivisa da entrambi e che nonostante tutto, i due restano sempre migliori amici e il bene che si vogliono e che si sono voluti per tutti questi anni non potrà mai diminuire. A causa del lavoro e degli impegni che li hanno spesso tenuti lontani, Martin e Amanda hanno imparato a separare piano piano le loro vite e, anche se la tristezza non è mancata, una separazione amichevole è stata la cosa migliore per loro e per i loro due figli.

10) Martin Freeman è un uomo molto riflessivo

martin freeman

Vivace sì, ma anche estremamente riflessivo e giudizioso nel compiere scelte importanti. Preciso, elegante ed estremamente professionale. Il nostro attore britannico preferito è questo e molto altro ancora, anche se spesso è stato criticato dai fan per le scelte compiute a livello cinematografico e per alcune dichiarazioni rilasciate in merito alla sua intenzione di non non voler proseguire troppo a lungo con le riprese di Sherlock. D’altronde tutti sono sempre pronti a criticare le decisioni degli altri, senza immaginare le motivazioni che possono nascondersi dietro un determinato comportamento, soprattutto nel caso di un uomo riflessivo come Martin.

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