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15 citazioni delle Serie Tv da ripetere a te stesso per convincerti a studiare

In piena sessione estiva per gli universitari e alla vigilia degli esami di maturità per i ragazzi delle superiori, non potevamo non infilare il dito nella piaga più dolente di ogni studente e girarlo e rigirarlo sadicamente nella ferita scrivendo un articolo che da una parte potrebbe essere un invito a rimboccarsi le maniche per l’ultimo sforzo dell’anno scolastico corrente, dall’altra potrebbe essere il costante ricordo che – svegliaaa – ci siamo.
Da “studentessa universitaria triste e solitaria nella mia stanzetta umida” (sì magari, si cuoce come la pasta nell’acqua che bolle) diceva Cristicchi, capisco bene la sofferenza dei miei colleghi studenti e rammento con estrema chiarezza quella dei maturandi, perciò sono solidale alla causa e mentre la testa è già proiettata ai due esami che mi aspettano e dopo alla meravigliosa costa di Ostuni che mi ospiterà per le vacanze, ho stilato una lista di 15 citazioni delle serie tv da ripeterci per convincerci a studiare… si spera.

1. A chi importa che sono bella se non passo i miei esami? (Rory Gilmore)

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Partiamo subito con la signorina Rory Gilmore di Una mamma per amica per togliercela anche davanti dato che sì, la citazione è sicuramente motivazionale e probabilmente è quella che più di diritto merita un posto in questa lista, ma mette anche una certa pressione e una certa ansia che noi GenZ facciamo davvero fatica a metabolizzare per via dei nostri problemi con il concetto di fallimento e per via dell’ossessione che abbiamo sviluppato di dover sempre performare al meglio.

2. Resta lì nella tua erroneità e sbaglia e abituati. (Josiah Bartlet)

Che dire, questa è la citazione perfetta da ripetersi ogni singolo giorno che ci separa dall’esame e in cui puntualmente ci ritroviamo a fare tutt’altro piuttosto che studiare, persi nella convinzione che tanto c’è tempo, mancano ancora un sacco di giorni all’esame per poi ritrovarsi a pentirsi delle proprie scelte sbagliate quando ci si ritrova con l’acqua alla gola. In qualità di campionessa universale di procrastinamento seriale, la cui filosofia di vita è “perché fare oggi ciò che puoi rimandare a domani?” e il capo o qualunque caporedattore di Hall of Series può confermarvelo, devo ammettere che per quanto procrastinare sia stupendo e rilassante, presto diventa un problema per te di domani. Perciò pensare che comincio domani o c’è sempre tempo per cominciare a studiare è sempre troppo tardi e presto potremmo pentirci delle nostre scelte.

3. La canzone di Marshall (Marshall Eriksen)

Lasciamo che a parlare sia questo accattivante motivetto che dice:

Studiando legge
facendo una scelta responsabile per il mio futuro
il venerdì sera
sarà meglio che essere un avvocato sia fantastico

A questo punto vi basterà sostituire legge con la vostra facoltà e “avvocato” con la professione che dovrebbe aiutarvi ad ottenere e il gioco è fatto. Più motivazionale di così?

4. Oggigiorno l’anonimato è peggio della povertà. Oggi la fama è la cosa più importante nella nostra cultura e se c’è una cosa che ho imparato è che nessuno te la regalerà. (Rachel Berry)

Le parole della saggia e detestabile protagonista della serie tv Glee arrivano a colpire un punto debole per l’essere umano in generale: l’anonimato. Ma per non restare anonimi, il percorso da compiere è uno solo quello di studiare… o fare l’influencer, ai tempi lo youtuber, o aprire un account su OnlyFans che sicuramente farà fatturare più di un lavoro da neolaurato o un lavoro in generale. Ma, seguiamo la massima di ogni padre che non ha la più pallida idea di cosa tu faccia all’università, che sa solo che ogni tot mesi deve pagare delle tasse e che prima o poi dovrà pagarti la festa di laurea e affidiamoci a quel “se vuoi avere successo nella vita, devi studiaresolo che questa volta a dirlo, in modo decisamente più colorato e drammatico è un’adolescente americana con il fetish per i musical, Broadway, Barbra Straisand e con la manie di protagonismo.

5. Beh, non c’è motivo di piangere. Uno piange perché è triste. Per esempio, io piango perché gli altri sono stupidi e mi rende triste. (Sheldon Cooper)

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E noi non abbiamo nessuna voglia di far rattristare il miglior personaggio in assoluto di The Big Bang Theory nonché l’unico a cui è stata dedicata una serie tv prequel tutta sua, no, non vogliamo. Perciò quale antidoto migliore alla stupidaggine e dunque alla tristezza sheldoniana con cui – bisogna ammetterlo – è facilissimo immedesimarsi, se non quello di mettersi a studiare per sconfiggere la stupidaggine? Direi nessuno, signor giudice.
Certo c’è anche gente che studia un sacco ed è stupida comunque, potreste obiettare. Vero, ma lì credo che la questione sia patologica e andrebbe studiata dagli antropologi.

6. In un mondo di porte chiuse, l’uomo con la chiave è il Re. E tesoro, dovresti vedermi con la corona. (Jim Moriarty)

Probabilmente non esiste citazione da serie tv che potrebbe eguagliare questa per convincerti a studiare. Innanzitutto perché è proprio impossibile non fidarsi delle parole dell’antagonista più geniale e migliore della serialità televisiva, Jim Moriarty, e poi fa appello al nostro narcisismo latente con quel pizzico di squisitissima e provocatoria sfacciataggine che rende tutto più frizzante. Adesso pensiamo alla chiave come alla conoscenza che può condurci dritti ad aprire con la chiava del sapere la stanza del trono che per diritto ci spetta. E lo fa – diciamocelo – omaggiando una delle più famose frasi della meravigliosa Tina Cipollari “Non tutte le teste sono buone a reggere la corona

7. Buon Dio! Come si sta nei vostri buffi cervellini? Dev’essere così noioso. (Sherlock Holmes)

Beh chiaramente il caro Sherlock la tocca pianissimo e proprio come nel caso di Sheldon, noi non vogliamo fare parte della categoria a cui si rivolge con sdegno il genio più famoso della letteratura e della televisione mondiale. Perciò questa frase che implica un’inferiorità intellettuale rispetto a lui potrebbe essere esattamente ciò di cui si ha bisogno per mettersi con la testa sui libri a studiare come non abbiamo mai fatto prima.

8. Torneremo sicuramente l’anno prossimo. E se non torniamo, sarà perché un asteroide ha distrutto tutta la civiltà umana. (Abed Nadir)

La citazione di Abed di Community mi fa tornare in mente, in questo contesto, una citazione che proprio non riesco a ricordare da dove venisse che diceva “non è ironico che più uno non vuole starci a scuola è più è costretto ad andarci?” una parte recondita del mio cervello dice che l’ha detto qualcuno in Glee, l’altra che potrebbe averlo detto la mia prof di matematica del liceo ogni volta che si avvicinava la fine del quadrimestre per farmi capire in maniera molto sottile che mi avrebbe messo il debito nella sua materia. Perciò, per spezzare il loop infinito di ritorno a scuola, studiare è l’unica soluzione. La più noiosa, siamo d’accordo, ma l’unica.

9. Hai idea di quanto siamo stupidi? Non ci sottovalutare. (Kondo Isao)

Questa citazione del personaggio di Gintama non può che essere monito per spingerci a mollare ciò che stiamo facendo che in questo periodo dovrebbe essere pianificare di andare al mare, guardare gente al mare sulle stories di Instagram o guardare TikTok di gente in vacanza in paradisi tropicali che realisticamente potremmo vedere solo su Street View di Google Maps e probabilmente nemmeno quello, e metterci seduti a guardare, invece, i nostri bei libri con la voglia di studiarli così magari da porre fine alla più grande pandemia mondiale che no, non è quella del covid, ma la stupidità e se siamo fortunati post studi trovare anche un posto di lavoro che ci consenta di raggiungerli davvero in carne e ossa quei luoghi tropicali che vediamo su TikTok.

10. Non puoi semplicemente mollare! È questo quello che farebbe un dinosauro? (Joey Tribbiani)

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Chiaramente lo studio porta la sua dose massiccia e pesante di sconforto che spesso rischia di portarci ad avere un’overdose di tristezza e potremmo aver semplicemente voglia di staccare tutto, avere qualche crollo mentale per poi ritrovare una parvenza di tranquillità, superare quella vocina nella testa che tenta di boicottarci e ritrovare quella fiducia in noi stessi che ci farà tornare sui libri. Per questo la frase di uno dei personaggi più amati delle serie tv, Joey Tribbiani di Friends, sembra perfetta per l’occasione. Certo, lui la diceva a Ross ed ecco spiegato il motivo della presenza dei dinosauri nella citazione, ma è una di quelle che adoro di più. Dopo questa tornerete più carichi e motivati di prima sui libri… spero.

11. I can handle this. ‘Handle’ is my middle name. Actually, ‘handle’ is the middle of my first name. (Chandler Bing)

Mi rendo conto che questa tradotta non avrebbe senso completa. La prima parte dice “Posso farcela, ‘Farcela’ è il mio secondo nome” e poi diventa intraducibile perché Handle è contenuto nel nome del personaggio al centro “the middle” a cui si riferisce e che in italiano traduciamo come “secondo nome”. Ma ad ogni modo, se per Chandler è praticamente scritto nel suo nome che può farcela, lo stesso messaggio può funzionare per ciascuno di noi. Ce la possiamo fare, raga e come dice sempre mia nonna “prima o poi avà passà“, questa invece è totalmente traducibile: prima o poi dovrà passare.

12. Prima di fare qualunque cosa mi chiedo ‘La farebbe un idiota?’ E, se la risposta è sì, allora non la faccio. (Dwight Schrute)

E ciò che sto per dire in merito alla citazione di Dwight Schrute della serie tv The Office è abbastanza scontato, ma lo farò lo stesso. Un idiota si metterebbe mai a studiare? Beh la risposta non è sì, perciò – a rigore di logica – dovremmo proprio metterci a studiare. Facile, semplice come fare 2+2 e sicuramente in futuro ringrazierete il magnifico Dwight per l’aiuto semplice, pratico e concreto.

13. Ogni società ha i suoi abitanti del fondo e ogni società ha paura dei suoi abitanti del fondo, perché sono un simbolo di ciò che accade in quella società se fallisci. (Temperance Brennan)

La glaciale schiettezza di Temperance “Bones” Brennan ci aiuta a fare una distinzione certamente poco carina e diciamocelo praticamente classista, ma se la prendiamo senza ossessionarcene e senza tirare fuori manifesti socio-politici potrebbe essere un monito che ci tiene sulla strada dello studio, della crescita personale e culturale e soprattutto che sì, alimenta la nostra ossessione dal fallimento, ma potrebbe spronarci ad evitarlo in tutti i modi. Mi rendo conto della sua freddezza, ma raga dobbiamo metterci a studiare e questo potrebbe decisamente servire il suo scopo.

14. Brennan ti ha ti ha addestrato per questo preciso momento. Conta su di te. Anch’io. (Hodgins)

Sempre rimanendo nell’universo della serie tv Bones, questa volta ci appropriamo di una frase di Hodgins che facendo leva sull’affetto che inevitabilmente si crea per il personaggio di Brennan ci ricorda che siamo pronti a tutto, siamo allenati per questo esatto momento che nel nostro caso è lo studio e che Brennan conta su di noi. Il che ci investe di una certa responsabilità nei confronti della dottoressa, mi rendo conto, ma quant’è bello vivere nella simulazione che compiere il nostro dovere possa effettivamente portare giovamento a qualcuno? Non so a voi, ma personalmente credo tanto.

15. La mente umana è incredibilmente potente. Può fare cose reali che a volte sembrano magiche. (Patrick Jane)

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Patrick Jane dice qualcosa di estremamente banale quanto reale e lo fa con la sua solita e squisita irriverenza. Per concludere questa lista di 15 citazioni delle serie tv da ripetere a te stesso per convincerti a studiare non potevo non utilizzare una frase positiva e piena di potenzialità. Ragazzi, ce la possiamo fare, Jane ce lo sta dicendo, la nostra è una mente incredibilmente potente, possiamo fare tutto (sempre finalizzato a nobili intenti, ecc, ecc) perciò possiamo anche studiare e superare tutti i nostri esami. È qualcosa di estremamente reale che nella sua realtà è magia pura. Ah, già lo visualizzo, quasi posso sentire l’odore di questo trenta in Psicologia Clinica.

Perciò forza ragazzi, un ultimo sforzo, ce la possiamo fare. Ci immagino già sull’uscio del portone di scuola o dell’università pronti a lanciare in aria i libri e a esplodere in una magnifica reinterpretazione di What Time Is It (Summer Time) di High School Musical 2 con lo stesso entusiasmo dei Wildcats. E ricordate – per restare in tema – che We’re All In This Together.

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