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Ode alla nuova Nicole Kidman, che in fondo è sempre la stessa

Big Little Lies
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Nicole Kidman è una delle attrici più carismatiche e rispettate della sua generazione. Un’artista che ha saputo attraversare decenni di successi e momenti difficili con una determinazione fuori dal comune. Da giovane promessa australiana agli esordi negli anni ’80, la Kidman è rapidamente diventata un volto iconico a Hollywood. Questo grazie a ruoli complessi e indimenticabili in pellicole come Moulin Rouge! e The Others. Il suo talento nel trasformarsi ha catturato l’attenzione della critica e del pubblico, portandola a vincere l’Oscar per The Hours, in cui ha interpretato con straordinaria intensità Virginia Woolf.

La sua carriera è caratterizzata da una continua reinvenzione, che le ha permesso di esplorare non solo il cinema, ma anche la televisione con grande successo, come dimostrano le sue interpretazioni in serie come Big Little Lies e The Undoing. La Kidman non si è mai lasciata intimidire dalle critiche o dalle difficoltà. Tra le altre ricordiamo quelle affrontate durante il periodo del divorzio da Tom Cruise o in fasi più incerte della sua carriera. In un mondo in cui molte star tendono a ripetersi, Nicole Kidman è una delle poche che continua a mettersi in gioco, mostrando una vulnerabilità sincera e un talento sorprendente. Questo la rende non solo un’attrice straordinaria, ma anche una figura di riferimento per la sua capacità di affrontare con eleganza e coraggio ogni sfida professionale e personale (qui puoi vederla in Big Little Lies).

Gli esordi e l’ascesa di una incredibile attrice

Nicole Kidman, una delle migliori attrici di Hollywood

Nicole Kidman ha iniziato la sua carriera di attrice negli anni ‘80, in Australia, sua terra natale, dove ha partecipato a diverse produzioni locali. Il suo primo successo è arrivato con Dead Calm (1989), un thriller psicologico che l’ha messa sotto i riflettori internazionali grazie a una performance potente. In questo film, Kidman interpreta Rae, una giovane donna che, con il marito, si ritrova bloccata in mare aperto insieme a un pericoloso psicopatico. Il suo talento è emerso nella capacità di rappresentare la vulnerabilità e la forza in una situazione estrema, dimostrando già allora una predisposizione per i ruoli complessi e intensi. La sua carriera ha preso un’ulteriore svolta quando ha iniziato una relazione con Tom Cruise, con il quale ha lavorato in Giorni di tuono (1990). La coppia è diventata una delle più celebri di Hollywood, attirando molta attenzione mediatica.

Ma è stato con Eyes Wide Shut (1999), l’ultimo film di Stanley Kubrick, che Kidman ha segnato una tappa fondamentale. La pellicola, controversa e intensa, ci mostra temi di gelosia e desiderio, e la Kidman, seppur in un ruolo secondario rispetto a Cruise, ha brillato per la sua interpretazione complessa. Questo film l’ha consacrata come attrice camaleontica e disposta a esplorare i lati più oscuri della psiche umana. Da qui in poi, la sua carriera è decollata definitivamente, e Hollywood ha cominciato a considerarla una star di prim’ordine (ecco, a proposito, il motivo per cui Tom Cruise era assente agli Oscar 2023).

La consacrazione e i film più celebri

Nicole Kidman nella serie tv Big Little Lies

Nicole Kidman ha dimostrato una straordinaria versatilità, passando da musical e thriller psicologici a drammi e storie di guerra. Tra i suoi ruoli più iconici c’è quello di Satine in Moulin Rouge! (2001). Questo musical diretto da Baz Luhrmann (il re del sonoro) è stato un tripudio di colori, suoni ed emozioni, e la Kidman, nei panni di una cortigiana e cantante malata di tubercolosi, ha mostrato un’abilità sorprendente nel canto e nella danza, oltre a portare in scena una passione travolgente. La sua interpretazione le è valsa una nomination all’Oscar, segnando il momento in cui Kidman è diventata una vera star mondiale. L’anno successivo, Kidman ha interpretato Virginia Woolf in The Hours (2002), trasformandosi fisicamente e psicologicamente per interpretare la scrittrice tormentata e complessa.

Questo ruolo le ha fatto vincere l’Oscar come miglior attrice e ha dimostrato la sua capacità di entrare profondamente nei personaggi, fino a renderli quasi palpabili. Anche nel thriller horror The Others (2001), Kidman ha regalato una performance straordinaria, interpretando Grace, una madre che vive in una casa infestata da presenze inquietanti. Questo film ha confermato il suo talento per i ruoli psicologici e misteriosi. Mentre ha continuato a collezionare ruoli memorabili in pellicole come Cold Mountain (2003) e The Interpreter (2005), affermandosi sempre più come una delle attrici più rispettate del panorama cinematografico (qui un approfondimento sul senso del mentire in Big Little Lies).

Alti e bassi ma una gran determinazione

L'attrice nel suo ruolo iconico

Nonostante i numerosi successi, la carriera della Kidman non è stata priva di ostacoli. Dopo il divorzio da Tom Cruise nel 2001, l’attrice ha attraversato momenti difficili, sotto l’occhio insistente dei media. In molti hanno messo in dubbio la sua capacità di mantenere la fama senza la figura di Cruise accanto a lei. Alcuni suoi film, come Bewitched (2005) e The Stepford Wives (2004), non hanno ricevuto il plauso della critica e hanno avuto risultati commerciali deludenti. Questo periodo ha rappresentato una fase di incertezza per Nicole Kidman, che si è trovata a confrontarsi con un pubblico e una critica forse poco indulgenti nei confronti dei suoi errori (ecco 5 elementi chiave che hanno fatto di The Undoing un successo mondiale).

Tuttavia, anziché lasciarsi abbattere, l’attrice ha usato queste esperienze come stimolo per migliorarsi. Ha continuato a scegliere ruoli impegnativi, esplorando nuove sfaccettature della sua arte, come in Dogville (2003) di Lars von Trier, un film controverso e sperimentale che ha richiesto alla Kidman di spingersi oltre i limiti del comfort. La sua resilienza le ha permesso di superare questo momento di crisi, reinventandosi continuamente e dimostrando che era in grado di affrontare anche i periodi più duri con grande dignità e professionalità.

Nicole Kidman ci piaceva, ci piace e ci piacerà sempre

Una scena di Big Little Lies 2

Negli ultimi anni, Nicole Kidman ha trovato nuova vita nelle serie tv. Interpretando ruoli che le hanno permesso di esplorare ulteriormente la complessità dei personaggi femminili. In Big Little Lies (2017-2019), Kidman ha interpretato Celeste, una donna apparentemente perfetta che nasconde un doloroso segreto di abusi domestici. Questa performance le ha fatto vincere numerosi premi, incluso un Emmy, e ha portato la critica e il pubblico a riconoscere ancora una volta la profondità della sua interpretazione. La serie è stata un successo globale, e la Kidman, insieme al cast stellare, ha dimostrato che anche i grandi nomi di Hollywood possono portare contenuti di alta qualità sul piccolo schermo.

Successivamente, ha interpretato ruoli complessi in The Undoing (2020) e Nine Perfect Strangers (2021), continuando a sperimentare con personaggi affascinanti e a collaborare con registi innovativi. Questi progetti recenti hanno confermato che Kidman è in grado di affrontare qualsiasi sfida recitativa, mantenendo la sua rilevanza in un’industria sempre in evoluzione. Di recente, inoltre, l’abbiamo vista protagonista di The Perfect Couple, la serie Netflx che ha conquistato tutti e ci ha ricordato umilmente che attrice incredibile sia. In ogni progetto, Nicole Kidman continua a stupire, dimostrando che il suo successo è basato sulla continua reinvenzione e sulla voglia di sperimentare. (qui un confronto tra The Undoing e Defending Jacob: il male non paga).

Nicole Kidman rimane una delle migliori attrice di sempre

Una scena della serie tv The Undoing

Ciò che colpisce di più di Nicole Kidman è la sua capacità di affrontare ruoli che richiedono non solo talento, ma anche una notevole dose di coraggio. Ha affrontato ruoli complessi e controversi, dimostrando di sapersi reinventare costantemente senza paura di fallire. Vederla in film come The Others o The Hours è un’esperienza che va oltre la semplice visione di una pellicola. La Kidman riesce a portare alla luce l’essenza dei suoi personaggi, rendendoli reali e profondamente umani. Si adatta ad ogni ruolo con perfezione e questo le ha permesso di essere semplicemente perfetta per ogni progetto che ha accettato.

Anche nei ruoli meno impegnativi, come quello della perfida villain in Paddington (2014), la Kidman ha saputo portare un tocco personale, regalando un’interpretazione memorabile e unica. Spesso chiacchierata per gli interventi di chirurgia estetica o le sue relazioni, Nicole Kidman ha saputo prendersi un posto nel mondo cinematografico principalmente per la sua bravura. E noi, in fondo, sappiamo che nessuno sarà mai in grado di portarglielo via (vi lasciamo con un approfondimento su Nine Perfect Strangers, la serie che ci ha sedotti e poi ci ha mestamente abbandonati).