Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » SERIE TV » 10 momenti degli anime che un pugno allo stomaco era meglio

10 momenti degli anime che un pugno allo stomaco era meglio

In alcune delle nostre serie preferite ci sono dei momenti così assurdi da lasciarci sconvolti, a guardare lo schermo per ore e chiederci se siano accaduti davvero o siano stati solo un parto della nostra immaginazione. Pensiamo ai finali più scioccanti della storia o quando una stagione ci lascia con dei cliffhanger scioccanti. E non parliamo del fatto che c’è un’intera generazione ancora alle prese col trauma delle peggiori morti Disney. Questo è ancora più vero con gli anime giapponesi, dove l’animazione permette di ricreare sequenze molto tragiche o eccessivamente violente senza il limite del corpo umano. Giusto per fare un esempio recente, Attack On Titan è il perfetto prototipo della drammatica perversione a cui possono arrivare i prodotti nipponici. Al punto che in molti casi abbiamo fatto fatica a scegliere una sola scena o un solo personaggio da prendere in considerazione per stilare la lista.

Quindi abbiamo deciso di selezionare qualcuno di “quei” momenti, quelli da pugno allo stomaco e PTSD facile, senza pretesa di esaustività. Anzi, siamo sicuri di aver lasciato fuori una marea di esempi eccellenti, ma le liste sono fatte spesso da dieci posti e la vita è dura. Sottolineiamo che parleremo di anime, ma ovviamente ci rifaremo agli autori dei manga originali di riferimento. Partiamo dunque per un lungo viaggio nel dolore, dove avremo sequenze che riguardano la morte improvvisa del nostro personaggio preferito, ma anche verità scioccanti e illusioni infrante che hanno spaccato in due il nostro cuoricino.

Insomma, la realtà che ci viene spiattellata in faccia senza alcun riguardo. E così faremo noi. Preparate i fazzoletti.

1) La chimera parlante, Full Metal Alchemist

Full Metal Alchemist è un trauma continuo, lo sa Hiromu Arakawa e lo sappiamo noi. Come d’altronde lo è Attack On Titan e molti degli anime presenti in questa lista. Full Metal Alchemist ha questa caratteristica, che potremmo definire pregio, di presentarsi subito per quello che è: una lista di traumi uno dietro l’altro. Nessuna sorpresa quindi, si sa in dall’inizio che farà un male cane. Solo i meritevoli saranno in grado di andare avanti in questa valle di lacrime.

Il mio personale battesimo del fuoco è avvenuto con questa scena, presentata al episodio 5 del manga ed episodio 4 dell’anime. I due protagonisti Ed e Al fanno visita a Shou Tucker, un alchimista abbandonato dalla moglie che è riuscito a creare una chimera parlante. Sperando di capire come sistemare la loro condizione, i due rimangono a casa dell’uomo e intanto stringono amicizia con la figlioletta Nina e il suo adorato cane Alexander. Andati via per una missione, quando tornano trovano una nuova chimera parlante. Inizialmente convinti che l’uomo avesse compiuto il miracolo, capiscono la terribile verità: così come aveva sacrificato la moglie la prima volta, ora l’uomo ha sacrificato figlia e cane per trasmutarli in un’orrida chimera mezza animale che, alla fine, verrà uccisa da Scar. Raccapricciante.

2) L’Eclisse di Grifis, Berserk

Berserk è un altro anime pieno di traumi psicologici ed esistenziali, dove la felicità appare in brevissimi spiragli di luce attraverso l’inchiostro nero e denso delle tavole del maestro Miura. Purtroppo non si sa se arriveremo mai a vedere la fine di questo capolavoro, visto che il mangaka Kentarō Miura ci ha lasciati nel maggio di quest’anno, ma sicuramente ne ricordiamo l’inizio. Protagonista dal passato che infausto è dir poco, abbiamo gioito con Gatsu quando dopo tanto errare sembrava aver trovato una famiglia. La Squadra dei Falchi con a capo l’affascinante Grifis lo accoglie e Gatsu capisce finalmente cosa vuol dire combattere per proteggere chi si ama e cosa vuol dire avere legami affettivi. Intreccia una relazione di amore-odio con la guerriera Caska e i due cresceranno insieme, poi sviluppa una relazione ambigua e di rispetto reciproco con Grifis.

Tutto questo background è fondamentale per capire l’orrore di ciò che accadrà: per assurgere al grado di demone semi-divino, Grifis sacrifica l’intera Squadra alla Mano di Dio in una cerimonia oscura chiamata Eclisse. Durante questo evento tutti i membri della squadra vengono divorati dai demoni, mentre Gatsu assiste impotente a questo e alla violenza di Caska, perpetrata proprio da Grifis che intanto è diventato il demone Phemt. Caska impazzisce, regredendo a uno stadio semi-infantile, mentre lei e Gatsu sono ormai divenuti dei sacrifici ambulanti. Credo che la parola “odio” sia nata in questo frangente.

3) EVA 01 in modalità Berserk, Neon Genesis Evangelion

EVA 01 Berserk mode

Neon Genesis Evangelion non è solo un’anime, ma un’opera monumentale capace di fondere metafisica, angelologia, cabala, cristianesimo, escatologia, futurismo e in qualche misura persino ambientalismo. Argomenti, questi, che hanno sempre affascinato artisti di tutti i generi. Come il nuovo fenomeno Attack On Titan, anche Neon Genesis Evangelion si ambienta in una realtà apocalittica dove le normai regole del mondo sono state sovvertite e degenerate. Il protagonista adolescente Shinji, insieme a Asuka e Rei, viene reclutato dalla NERV per guidare l’Eva, un mecha antropomorfo alla quale il ragazzo viene collegato a livello cerebrale.

Gli Eva sono più propriamente dei cyborg, in quanto creati da una base organica. Pertanto, pur essendo meccanici, presentano occhi, unghie, denti e porzioni di pelle umani e ciò li rende particolarmente raccapriccianti. A questo si aggiunge che ogni attacco da loro subito viene subito, a livello neuronale, anche dal pilota che lo guida. Proprio per queste implicazioni, ricordiamo ancora lo shock assurdo, seguito da un silenzio di tomba, quando l’Eva 01 si attivò in modalità Berserk trasformandosi in un vero e proprio organismo animalesco senza controllo: non solo saltò addosso all’angelo di turno, uccidendolo con violenza, ma ne divorò anche il corpo. Il suo grido nella notte, come quello di un animale ferito, infesta ancora i nostri incubi.

4) La morte di Sasha, Attack On Titan

Morte Sasha_Attack On Titan

E arriviamo senza dubbio al grande fenomeno della storia recente degli anime: Attack On Titan. Nata dalla fantastica penna di Hajime Isayama, Attack On Titan si distingue dalla costruzione di un mondo complesso e, come gli anime precedentemente nominati, da una lunga serie di sconvolgenti pugni allo stomaco. Non è facile infatti scegliere un solo momento all’interno della lunga e complicata storia di Attack On Titan, ma abbiamo deciso di prenderne uno a esempio che valga per tutti: la morte di Sasha. Membro del corpo militare di Ricerca, Sasha viene subito apprezzata per essere un ottimo militare, ma anche una ragazza simpatica e socievole, sempre disponibile e pronta ad aiutare gli altri.

Come per molti altri personaggi di Attack On Titan, l’autore fa di tutto per fartela piacere per poi distruggere tutto davanti ai tuoi occhi.

Sasha viene uccisa a sangue freddo dalla giovanissima Gabi, eldiana in addestramento. La scena è stata un vero e proprio pugno nello stomaco innanzitutto perché è stata rapida, quasi fredda. Anche i suoi compagni, come noi, ci impiegano qualche secondo per credere ai propri occhi. E nonostante capiamo da dove arriva la mossa di Gabi, amiamo troppo Sasha e le sue battute sul cibo per non rimanerne impressionati.

5) La morte del reverendo Nicholas D. Woolfwood, Trigun

Morte Nicholas_Trigun_Attack On Titan

Molto diversa per ritmo rispetto a Sasha in Attack On Titan è la prossima scioccante morte, quella del meraviglioso reverendo Nicholas Woolfwood in Trigun. Stupendo anime di Yasushiro Nightow, racconta una realtà apocalittica sviluppatasi sul pianeta Gunsmoke colonizzato dai terrestri. Il protagonista è Vash “The Stampede”, ricercato ingiustamente per aver distrutto una città con un’arma di distruzione al posto del braccio sinistro, strappatogli dal fratello-nemico Knives. Quest’ultimo manda dei killer a uccidere il fratello che, nel suo lungo viaggio di salvezza, verrà accompagnato da Meryl Strife e Milly Thompson, due agenti speciali di una compagnia di assicurazioni. Il trio si troverà spesso a incrociare il reverendo Woolfwood.

In realtà killer inviato da Knives a uccidere Vash, Nicholas Woolfwood diventa amico di Vash e ne ammira il pacifismo, anche se non lo sostiene. Nicholas è infatti un disilluso, lupo in un mondo di lupi che preferisce uccidere invece di essere ucciso. Nonostante invii tutti i soldi nell’orfanotrofio dove è cresciuto, è un uomo duro inflessibile che gira con una croce-arma gigante che chiama “la Misericordia di Dio”. E proprio questo aspetto ateo e inflessibile di sé che ci fa stupire quando, in punto di morte, Nicholas si trascina con la sua croce fin dentro una chiesa, morendo in ginocchio ai piedi dell’altare. Simbolismo perfetto e assurdo per un uomo dalle mille contraddizioni: in pace ma morto con un’arma tra le braccia, ateo ma morto in chiesa, reverendo ma assassino.

6) Il finale, Tokyo Magnitude 8.0

Tokyo Magnitude 8.0_Attack On Titan

Il mondo del cinema e della serialità ci sta abituando all’idea che nulla è come sembra, mai. Eppure, per quanti prodotti possano fare con un finale a sorpresa, continuiamo a cascarci e il risveglio è sempre un pugno allo stomaco atroce. E Tokyo Magnitude 8.0 di Natsuko Takahashi non fa eccezione. Quando un terremoto di magnitudo 8.0 sulla scala Richter distrugge Tokyo, i due fratelli Mirai e Yūki si troveranno in balia del caos. I due erano andati a una mostra di robot da soli perché i genitori erano impegnati a lavoro, quindi il loro scopo è tornare a casa da loro. Nel viaggio verranno accompagnati dalla fattorina Mari, che intanto vuole tornare dalla madre e dalla figlia di quattro anni.

Durante il viaggio verremo risucchiati dal bellissimo rapporto che si instaura tra loro, approfondito anche dai momenti difficili che dovranno subire: Yūki verrà ferito mortalmente dalle macerie della Tokyo Tower mentre Mari farà fatica a trovare la sua famiglia. Alla fine si separano, i due fratellini tornano finalmente nella loro città, passano dalla loro scuola: ma qualcosa manca, i gesti delle persone che hanno incontrato erano strani, la stessa Mari lo era negli ultimi giorni. E così Mari scopre la terribile verità suo fratello era davvero morto durante l’incidente e quello che l’ha accompagnata a casa era il suo fantasma, con la missione di vederla sana e salva. Un colpo allo stomaco atroce anche a causa della lenta, lentissima realizzazione.

7) Rufy Vs Usopp, One Piece

Rufy contro Usopp_One Piece

One Piece del fenomeno Eiichirō Oda non è propriamente un anime drammatico, ma a una marea di momenti profondi, sentimentali, incredibilmente toccanti e da pugno allo stomaco. Sebbene stiamo pensando tutti a un certo evento che ha cambiato le sorti dell’intero mondo di One Piece, abbiamo deciso di segnalarne un altro per vari motivi: primo, per evitare che la lista si risolvesse soltanto in una serie di morti. Secondo, perché questo evento in particolare ci ha segnato molto.

Ancora ricordo quando Usopp (quello sempre scherzoso, un po’ scemotto, a volte superficiale) attacca a viso aperto, e coraggiosamente bisogna dire, il suo capitano. E lo fa con una convinzione precisa, qualcosa che il resto della ciurma può capire. A sua volta Rufy, capitano sempre sorridente e leggero, risponde con altrettanta serietà. È un momento inedito per One Piece, forse il primo vero momento in cui capiamo che anche i nostri amati personaggi sono pirati veri e come tali seguono regole vere. Questo è ben spiegato da Zoro, il vice-capitano, che ferma i suoi amici dall’intervenire: Usopp ha sfidato l’autorità del capitano, deve accettarne le conseguenze.

Il combattimento che ne consegue non è alla pari, forse Rufy non combatte neanche con l’uno percento della sua forza, però è sentito, doloroso, severo, brutto. E poi Rufy dice addio a un compagno, con voce rotta. Mi sentite piangere?

8) La verità di Itachi Uchiha, Naruto

Se la verità del finale di Tokyo Magnitude 8.0 cambia la percezione delle ultime scene, la verità nel caso di Itachi Uchiha ha la capacità di modificare completamente il background di uno dei protagonisti, nonché il suo scopo di vita. Naruto ha dei punti di riferimento fondamentali che poi ne fanno l’intera storia, tra cui uno dei più importanti è legato al migliore amico e rivale del protagonista: la sete di vendetta che Sasuke Uchiha prova per suo fratello Itachi. Questo è il motivo che ha resto Sasuke ciò che è e lo scopo ultimo di ogni sua azione. Per questo motivo Sasuke è freddo, distaccato, autonomo rispetto al gruppo e incapace di agire in team; per questo cresce insoddisfatto e arrabbiato, per questo va via dal villaggio, iniziando tutta la lunghissima (e principale) fase del suo inseguimento da parte di Naruto. Itachi non è solo ciò che ha portato Sasuke a sviluppare i suoi lati negativi, ma anche ciò che lo ha spinto a crescere, migliorarsi e diventare preda del lato oscuro.

Ecco perché è sconvolgente scoprire la verità (rimasta nascosta anche a noi): in un combattimento finale con Itachi, Sasuke scopre che il fratello non ha ucciso per ambizione il loro intero clan, ma l’ha fatto in quanto manipolato dal villaggio. E tutto ciò che Sasuke e Naruto conoscevano, che noi sapevamo, crolla sotto il peso della verità.

9) La morte del cucciolo, Elfen Lied

Elfen Lied_Attack On Titan

Come in Attack On Titan abbiamo voluto focalizzarci su un momento drammaticissimo ma improvviso, così abbiamo voluto fare anche con Elfen Lied. L’anime di Lynn Okamoto di soli 12 volumi gira come Trigun attorno a una specie mutante, i diclonius. Lucy, una diclonius, fugge dal laboratorio nella quale effettuavano esperimenti e viene accolta da una famiglia umana. Elfen Lied è un anime connesso al trauma, infatti descrive scene di violenti abusi, ma anche bullismo e mobbing, sdoppiamento della personalità e disturbi psicologici vari. Il suo scopo è quello di trattare della diversità e di come questa generi nell’uomo una violenza ingiustificata e compiaciuta.

Un esempio terribile è proprio quello che abbiamo deciso di inserire. Lucy, protagonista diclonius bistrattata e bullizzata fa amicizia con un cucciolo, che la accetta incondizionatamente. I bulli che la perseguitano non solo decidono di prenderle il cane, ma anche di torturarlo fino alla morte. La scena è un vero pugno allo stomaco per vari motivi: i bulli sono molto giovani e la scena è tutta ripresa dal punto di vista della protagonista; inoltre noi non vediamo mai il corpo del povero cucciolo, ma solo il sangue sull’arma del delitto. Una scena disturbante, tanto più che gratuita e compiaciuta da parte dei bulli.

10) La mamma di Shinichi è un parassita, Parasyte

A volte il pugno allo stomaco è più forte dopo un momento di gioia. Ancora come Attack On Titan, in cui tutti i soldati stavano festeggiando allegramente prima della terribile morte, così in Parasyte l’atroce verità ci colpisce dopo un momento di sollievo e speranza. Il capolavoro di Hitoshi Iwaaki racconta la storia di Shinichi Izumi che è costretto a imparare a vivere con un parassita che si è installato nel suo braccio. Giunti sulla Terra una notte con l’intento di occuparla, questi parassiti avevano lo scopo di infilarsi nel cervello umano per controllarlo.

Noi vediamo la madre di Shinichi venire uccisa da un parassita e tremiamo col padre nel suo tentativo di chiamare il figlio per dirglielo e gioiamo con Shinichi quando lui vede sua madre rientrare, intatta e illesa. Ma poi lei si comporta in modo strano, “alieno” e quando ormai abbiamo capito la terribile verità vediamo il corpo della madre srotolarsi davanti a uno sconvolto Shinichi, trasformandosi nel parassita. Prima ancora che lui riesca ad assorbire il fatto, il parassita lo colpisce a tradimento direttamente al cuore, quasi uccidendolo.

E voi quali pensate siano i momenti da “pugno allo stomaco” dei vostri anime preferiti?

Scopri Hall of Series Plus, il nuovo sito gemello di Hall of Series in cui puoi trovare tanti contenuti premium a tema serie tv