ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulla quinta stagione di Rick and Morty.
Approdata su Netflix il 22 ottobre scorso, la quinta stagione di Rick and Morty si è rivelata in calo, ma comunque non deludente. Il nuovo capitolo dello show di Adult Swim (qui la classifica delle battute più brillanti) ha infatti affrontato alti e bassi, proponendo contesti molto diversi fra loro: se in alcuni episodi si è soffermato su avventure puramente caotiche e demenziali, in altri ha voluto concentrarsi sulle emozioni più intime dei protagonisti. Sono proprio queste puntate che ci hanno mostrato quanto la serie abbia ancora un incredibile potenziale, non solo nella sua tipica formula verticale ma anche nello storytelling serializzato. Già in passato lo show ci aveva messo di fronte a situazioni canoniche che hanno profondamente segnato la sua mitologia: basti pensare alla storyline di Evil Morty, o a quella più recente dedicata a Space Beth. Ma è con la quinta stagione che sono arrivate alcune delle rivelazioni più importanti della serie, e con esse un radicale cambiamento dello status quo che potrebbe portare lo show verso una nuova direzione.
Tuttavia, se da un lato la serie è riuscita a toccare alcune delle sue vette più alte con questa stagione, dall’altro ha anche deluso il pubblico con il calo di qualità nella scrittura di alcuni episodi (dovuto molto probabilmente al cambio del team di scrittori di Dan Harmon). Dunque, alla luce di tutto ciò, non possiamo che definire Rick and Morty 5 come un concentrato di episodi filler, lore, momenti cringe, ed esplorazione creativa. Difatti, nel corso delle puntate ci sono stati diversi omaggi agli anime, commenti sul capitalismo, flashback agrodolci, storyline dalla forte impronta sessuale. E non dimentichiamoci l’agghiacciante storia dell’incest baby, uno dei momenti più bassi e strani di tutto lo show. Siamo dunque di fronte a una stagione tanto variegata quanto irregolare, contraddistinta da episodi molto diversi fra loro che abbiamo deciso di analizzare per voi.
Vediamo dunque insieme la classifica dei 10 episodi della quinta stagione di Rick and Morty, dal peggiore al migliore.
10. Rickdependence Spray
Rickdependence Spray non solo è il peggior episodio della quinta stagione, ma forse anche dell’intero show (qui vi avevamo parlato di altre pessime puntate). La 5×04 infatti parte da una premessa che, come tanti altre puntate di Rick and Morty, viene sfruttata e dilatata fino all’esagerazione. Tuttavia, se in altre occasioni questa formula si era rivelata vincente, in questo caso ha finito invece per portare a una storyline grottesca e inconsistente. Dopo che con i primi episodi ci aveva presentato nuovi interessanti personaggi e parlato con intelligenza di tematiche importanti (cambiamenti climatici e scoperta del proprio io in primis), con il quarto lo show è andato incontro a un notevole calo nella qualità della scrittura: l’accidentale creazione di mostruosi spermatozoi, la debole storyline dei cavalli cannibali, il coinvolgimento del Presidente e l’orripilante incest baby. Tutti elementi che dal poter essere grossolanamente curiosi sono diventati ben presto incredibilmente sgradevoli, mostrandoci così quanto non tutti gli esperimenti creativi di Rick and Morty abbiano successo.
9. Il Ringraziamento di Rick e Morty
Così come Rickdependence Spray, anche Il Ringraziamento di Rick e Morty è partita da un presupposto iniziale che è stato ingigantito fino all’esagerazione. Tuttavia, rispetto alla 5×04, la 5×06 è riuscita a sviluppare meglio la sua premessa, sfruttando il contesto del Ringraziamento e proponendoci un’altra avventura fomentata dalla rivalità fra Rick e il Presidente. Ma nonostante le interazioni fra questi due personaggi siano quasi sempre spassose, la storyline scelta per l’episodio non ha completamente centrato il segno. Lo scambio di corpi fra marines e tacchini (e poi fra il Presidente stesso e un tacchino) ha portato a degli sketch divertenti, ma non ha avuto lo stesso impatto della geniale storyline di Cetriolo Rick. Allo stesso tempo, anche la scoperta di una razza aliena a cui è dovuta la nascita del Ringraziamento non è stata esplorata abbastanza, rivelandosi solo funzionale alla risoluzione del conflitto fra tacchini ed esseri umani. Anche le interazioni fra Rick e il Presidente non hanno avuto lo stesso mordente del passato, anche se ciò non toglie il fatto che la loro pacifica cena a casa Smith sia stata quantomeno un interessante cambio di direzione. Dunque, nonostante avesse del potenziale, l’episodio ha finito per essere dimenticabile, e soprattutto superfluo per il world building dello show.
8. Amortycan Grickfitti
Con Amortycan Grickfitti lo show è riuscito a sfruttare tutti i suoi personaggi principali, facendo inoltre l’occhiolino a diversi franchise e ai loro cliché (Hellraiser, Transformers e i film della Marvel). Dunque, i tropes più comuni di fantascienza, commedie romantiche e film coming-of-age si sono uniti in un episodio che li ha parodizzati attraverso due storyline principali. La prima esplora il rapporto fra Rick e Jerry (e parallelamente quello fra Beth e il marito), mostrandoci come la loro dinamica, apparentemente fissa nello status quo, stia invece andando verso una nuova direzione. Inoltre, la loro avventura all’Inferno ha portato a dei momenti deliziosamente caotici, favoriti dalla creazione dell’Invertitore di inversione di conversione dell’avversione.
Dall’altro lato abbiamo invece la storyline di Morty e Summer, che collaborano insieme forse per l’unica volta in tutta la stagione. Anche in questo caso l’episodio ci ha proposto delle gag divertenti, dovute soprattutto alla presenza di Bruce Chutback e della navicella di Rick, la cui crescente autoconsapevolezza non ha potuto che ricordarci J.A.R.V.I.S. di Iron Man, anche se solo in parte. Dunque, la vera forza dell’episodio sta nell’aver usato due storyline che sono riuscite a bilanciare più elementi: la crescita dei personaggi, idee stravaganti, cliché fantascientifici e generalmente il messaggio di come l’essere accettato dagli altri non sia sempre così semplice.
7. GoTron Jerrysis Rickvangelion
Con GoTron Jerrysis Rickvangelion, Rick and Morty è riuscita in due intenti: omaggiare il mondo degli anime e proseguire con la costruzione canonica del suo universo narrativo.
Nonostante abbia preso in giro più volte l’idea della costruzione di una mitologia, negli ultimi anni lo show si è spinto sempre di più verso lo storytelling serializzato, una direzione inevitabile se si considera la necessità di rimanere tematicamente attuali e coerenti nel corso delle stagioni. Nell’episodio dedicato ai GoTron questa nuova linearità si fa notare con la presenza dell’incest baby, che si rivela fondamentale per la vittoria della famiglia Smith sui piloti GoTron originali. Ma non solo!
La distanza che si era venuta a creare precedentemente fra Rick e Morty continua ad aumentare, così come la tensione fra Summer e Morty. Beth e Jerry invece continuano a lavorare sul loro matrimonio, mentre si immaginano dove sia Space Beth. Dunque, più si va avanti con gli episodi e più è chiaro quanto gli eventi visti in passato non siano fini a se stessi ma necessari per il futuro della serie stessa. Al di là di questo, la 5×07 è una delle puntate più belle dal punto di vista tecnico, partendo dai colorati furetti GoTron fino ad arrivare alle varie versioni della famiglia Smith. Tematicamente parlando, l’episodio è inoltre riuscito a mettere in luce il carattere ossessivo di Rick (conseguenza di un passato che conosceremo meglio nel finale di stagione), così come il carico emotivo sostenuto da Summer, segnata dagli eventi del passato nonostante non lo dia a vedere.
6. Mortyplicity
Mortyplicity ha avuto nella quinta stagione lo stesso ruolo che episodi come Interdimensional Cable e Morty’s Mind Blowers hanno avuto in passato. Difatti, la 5×02 è un concentrato di sketch rapidi ed efficaci che, dopo essersi presi il tempo necessario per catturare l’attenzione il pubblico, lasciano spazio alla gag successiva. Si tratta di una formula che ha sempre funzionato molto bene in Rick and Morty, che ha saputo unire complesse teorie scientifiche con scenari assurdi ed esilaranti. Da questo punto di vista, Mortyplicity potrebbe ricordare anche Nelle pieghe del tempo, episodio in cui Rick, Morty e Summer causano accidentalmente una frattura nel continuum temporale. Tuttavia, allo stesso tempo la 5×02 si basa su un concetto molto più semplice, rendendo la storia più scorrevole e comprensibile.
Non si parla infatti di paradossi temporali ma di cloni che, andando contro la loro stessa programmazione, creeranno altri cloni, dando così il via a un loop infinito di omicidi. Ovviamente questa premessa ci ha permesso di scoprire nuove versioni della famiglia Smith, ricordandoci ancora una volta quanto l’universo dello show possa offrire infinite possibilità e storie. Tuttavia, nonostante ci delizi con il suo crescente caos, alla fine dei conti l’episodio è piuttosto fine a se stesso. Difatti, dal momento che la storia procede ad altissima velocità, non c’è modo di empatizzare con le varie versioni dei personaggi, tanto che arrivato alla fine lo spettatore è già pronto per passare alla storia successiva. Se non altro, vale sicuramente la pena vedere la puntata per potersi gustare l’esilarante post-credit scene dedicata all’animatronic di legno di Jerry.
5. La Morty-cena con André
La Morty-cena con André apre la quinta stagione di Rick and Morty sfruttando tutti i suoi punti forti.
Dopo un’intro decisamente esplosiva, lo show ci ha presentato uno dei personaggi secondari più interessanti della stagione, ovvero Mr. Nimbus: nemesi di Rick e Re dell’oceano capace di controllare la polizia. Pur non essendo la figura più creativa della serie, Mr. Nimbus ha saputo rapire il pubblico con i suoi stravaganti poteri e il passato condiviso con Rick, oltre che con una presenza tanto bizzarra quanto magnetica. Mentre la prima storyline dell’episodio è dominata da questo personaggio e la sua dinamica con Sanchez, la seconda si concentra prevalentemente su Morty che, nel tentativo di conquistare Jessica, finirà per dare il via a una serie di eventi drammatici e drastici in un mondo parallelo dal sapore fantasy/medievale.
Dunque, nonostante non si sia in alcun modo ricollegato con il finale della stagione precedente, la 5×01 si è dimostrata una delle puntate stand-alone più forti della serie, capace di bilanciare un’ottima premessa fantascientifica, lore canonico, nuovi volti interessanti e indizi sull’evoluzione dei personaggi principali. Difatti, Morty non è più così sottomesso al nonno come in passato. Dopo le numerose avventure vissute nello spazio, il ragazzo non ha potuto che cambiare e crescere, iniziando così a delineare la sua identità personale. Beth e Jerry hanno superato gli ostacoli del passato, e sono decisi a fare passi avanti sia emotivamente che sessualmente. Summer invece fa un passo indietro, assecondando ancora una volta il desiderio di dimostrare al nonno di essere una valida spalla. E per quanto riguarda Rick? Beh, nella 5×01 non va incontro a grandi cambiamenti, che però arriveranno negli episodi finali quando dovrà confrontarsi con il suo passato.
4. Una scomoda Mort-ità
Dopo due ottimi episodi, con il terzo della quinta stagione Rick and Morty ha alzato la posta in gioco, puntando principalmente sulla crescita emotiva dei personaggi. Difatti, nonostante la presenza di una storyline dedicata alle caotiche (e talvolta grottesche) avventure di Rick e Summer, il vero cuore di Una scomoda Mort-ità sta nella storia d’amore fra Morty e Planetina (una sorta di parodia di Captain Planet attraverso la quale lo show ha voluto commentare i cambiamenti climatici e le sue ripercussioni). Mettendo da parte la perpetua cotta per Jessica e la circoscritta love story di The Vat of Acid Episode, è la prima volta che vediamo Morty vivere realmente una relazione romantica, fra le sue numerose gioie e profonde sofferenze.
Difatti, nonostante l’amore che li lega, la loro storia non avrà un lieto fine: una volta che si renderanno conto di avere punti di vista troppo diversi per poter essere riconciliati, i due saranno costretti a prendere strade diverse. L’episodio ci presenta dunque un’ottima rappresentazione di come le relazioni romantiche possano svilupparsi ed evolversi nel mondo reale, in cui spesso anche le coppie apparentemente perfette finiscono per separarsi a causa delle loro differenze. Si tratta di una delle storyline più adulte delle show, tanto che l’episodio ha evitato di ricorrere alle sue solite battute nel finale, optando per un momento molto più intimo che ha messo in luce il dramma adolescenziale del povero Morty.
3. Non mi scaRickare
Arrivata al suo penultimo episodio, Rick and Morty ha deciso di mettere da parte le gag immediate per focalizzarsi meglio sulla dinamica che lega i protagonisti. Nel corso della stagione, lo show ci aveva lasciato tanti piccoli indizi sulla distanza che si stava venendo a creare fra i due, una distanza che si concretizza ufficialmente in Non mi scaRickare. Questa rottura conduce i personaggi verso percorsi diversi: da un lato abbiamo la storyline dei due corvi, che è essenzialmente un concentrato di azione e avventura. Dall’altro abbiamo invece quella legata a Nick, un personaggio che affronta le ramificazioni delle azioni di Rick, mostrandoci ancora una volta quanto le avventure del duo abbiano conseguenze reali sul resto dell’universo.
Ma al di là di questo, queste storyline sono state fondamentali per mettere i protagonisti di fronte alla loro natura e a quella del loro rapporto. Difatti, le nuove “coppie” formatesi nell’episodio sono state necessarie per far capire a Rick quanto il suo rapporto con Morty sia tossico, e a Morty quanto non sia poi così diverso dal nonno. Nonostante lo critichi continuamente, il ragazzo è infatti il primo che non può fare a meno della dinamica che li unisce. Ma mentre Morty è in conflitto con se stesso e indeciso sul da farsi, Rick è finalmente consapevole che l’unica soluzione possibile è quella di andarsene. Di allontanarsi da quel nipote che, per la prima volta, capisce di star rovinando. Siamo dunque di fronte a un importante cambiamento dello status quo: il duo titolare si separa dopo mille avventure, e il mondo a cui eravamo stati abituati sembra cambiare per sempre.
2. Rickmurai Jack
Così come l’inizio, anche il finale di Rick and Morty 5 si è rivelato eccezionale.
Rickmurai Jack è infatti soddisfacente sia a livello narrativo che tecnico, oltre che uno degli episodi più importanti per comprendere il passato dei personaggi e delinearne il futuro. La prima parte del season finale riprende da dove ci aveva lasciato la 5×09: mentre Rick continua le sue avventure con i due corvi, Morty è per lo più perso senza il nonno. Ma come potete immaginare, la loro separazione durerà ben poco, tanto che il nostro duo preferito si ricongiungerà quasi immediatamente, pronto per una nuova missione nella Cittadella.
È proprio qui che ritroviamo Evil Morty, uno dei personaggi secondari più intriganti e misteriosi dello show. Aspettato da molti, il suo ritorno è stato efficace perché ci ha rivelato i motivi dietro i suoi piani. Inoltre, grazie a questo atipico villain è stato possibile scoprire anche la back-story di Rick, intrisa di numerose sofferenze e delusioni. Pur non giustificando le sue azioni nel presente, questo sguardo nel passato è stato fondamentale per comprendere perché Rick sia, beh, Rick, e per ricontestualizzare molte delle decisioni prese nel corso dello show. Tornando a Evil Morty, la distruzione della Curva e le rivelazioni legata alla natura dell’universo (o meglio universi) “controllato” da Rick potrebbero aver cambiato la serie per sempre. Non sappiamo ancora in che modo, ma siamo sicuri che la prossima stagione ci darà le risposte che cerchiamo.
1. Se mi lasci ti Rick-cello
Se mi lasci ti Rick-cello si aggiudica il primo posto della nostra classifica per più motivi. Innanzitutto, l’episodio ha portato avanti il suo storytelling orizzontale, dando seguito a ciò che ci era stato mostrato o accennato nelle stagioni precedenti. Rimasto solo nel suo garage, Rick entra nella mente di Birdperson per liberarlo dal suo stesso inconscio. Inizia così un viaggio fantascientifico nei ricordi dell’amico, dall’inizio della loro amicizia fino agli eventi drammatici del presente (la morte al matrimonio con Tammy e la trasformazione in PhoenixPerson, per citarne alcuni). Dalle bellissime animazioni, questo viaggio nel passato è irresistibile. Non solo conosciamo un Rick più giovane e spensierato, ma abbiamo anche modo di comprendere meglio i profondi sentimenti che lo legano al suo migliore amico.
La puntata ha una poesia tutta sua, un retrogusto tanto malinconico quanto romantico. Il ricordo che Birdperson ha di Rick ci mostra infatti quanto lo abbia sempre considerato intelligente, tenace e divertente. Ma allo stesso tempo ci rivela anche quanto, dopo la Battaglia di Blood Ridge, la delusione di essere stato rifiutato abbia tirato fuori in lui quell’atteggiamento distaccato e freddo che lo contraddistingue. Dopo la morte di Diane e Beth, è il rifiuto di Birdperson a spezzare ancora una volta il cuore del protagonista, che da quel momento in poi celerà sempre di più le sue vere emozioni. Divertente, emozionante e carico di lore interessante, Se mi lasci di Rick-cello è uno dei migliori episodi di Rick and Morty, capace di mostrarci quanto la natura contorta di Rick sia il prodotto di un passato difficile e drammatico, segnato da delusioni che, anche a distanza di anni, continuano a tormentarlo.
