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Vikings 5×06 – A due lune dalla guerra

La sesta puntata di Vikings si apre con la (per niente scontata) fuga di Halfdan e Bjorn dal deserto assassino, chiudendo così una storyline apparentemente aperta a caso. Perché a fine episodio ci fanno vedere che il figliol prodigo ha attraversato dune di sabbia, oceani e sta tornando a casa dalla mamma.

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La cara Lagertha nel frattempo ha mandato via i suoi miglior guerrieri, da buona credente ha dato ascolto alle parole di una dolce fanciulla che vuole soltanto seguire il suo destino qualunque esso sia, compreso credere che sia una dei prescelti a dover seguir Floki. Quest’ultimo rivolge parole dolci alla shieldmaiden che lo lascia andare, ringraziandola per essere stata clemente. Uno scambio di battute da vecchi amici, una pacca sulla spalla e sembra essere tornato tutto a posto. Subito la serpe Margret fa notare a Ubbe la debolezza di Lagertha mostrata nei confronti di un uomo che sta spolpando il suo esercito che presto dovrà affrontare una delle battaglie più cruente.

Uno dei personaggi più odiosi che lo show abbia mai portato in scena. Eppure sembra aver quasi azzeccato ciò che dice: nuovamente Lagertha scopre i suoi discorsi contro la sua autorità, ma non la punisce, le dà un nuovo ultimatum ricordandole che al potere non vi è Ubbe, che la regina di Kattegat continua a rimanere lei.vikings

Un breve quanto scarno rimando alle vicende che attraversano ora l’Inghilterra, fanno ben presumere che Alfred stia tentando di capirci qualcosa ben più del padre.

Athelwulf è ormai distrutto e privo di speranza dinnanzi la volontà di riuscire a scacciare i norreni dalle sue terre. Il monologo con la tomba del nonno è lievemente toccante e privo di qualsiasi pathos ahimè. Promossa la sua idea di voler visitare il monastero dove il vero padre (Athelstan) è cresciuto, per riconnettersi a quella figura che continua ad aleggiare intorno a lui e che non ha mai veramente conosciuto.

Perdonate il mio sarcasmo, ma dato che il personaggio più inutile di turno, Sigurd, è stato fatto fuori, bisognava per forza soppiantarlo con qualcuno (secondo la regia, evidentemente). Chi poteva essere se non il fratello-che-nessuno-ricorda anche detto Aethelred?! A quanto pare Vikings sembra aver bisogno sistematicamente di un personaggio inutile almeno in ogni stagione. Per il momento la sfortunata sorte è capitata a questo personaggio, ma chissà che non viri a qualcun altro.

Pensavate anche voi che stessi per nominare Hvitserk come fratello inutile, vero? Vi sbagliate. Almeno lui tenta di dare una mano a Ivar, almeno con l’unica idea intelligente riguardo la ripresa di Kattegat. Poi volete mettere le divertenti scene di imbarazzo che fa provare a Ivar? Soprattutto nel momento in cui parla ad Harald del suo piano. Esilaranti.

Alzi la mano chi pensava che Astrid avesse veramente accettato di essere la prossima regina di Kattegat al fianco di Harald. Per favore non affollatevi (sarcasm).

Puntuale come un orologio svizzero ecco nuovamente un risvolto di scena che non stupisce nessuno: Astrid tenta di mandare un messaggio a Lagertha tramite un marinaio, riuscendoci ma pagandone un caro prezzo. Harald caro, ma come te le scegli ‘ste consorti? Pure tu però, te le vai a cercare.

Tornando un momento seri, l’unica parte che ho più apprezzato in questo episodio di Vikings insipido quanto l’insalata di una top model nella settimana della moda, è stata lo scambio di pareri e la successiva offerta fatta a Heahmund da Ivar. La capacità attoriale di Meyers spicca con prepotenza nel momento in cui recita la preghiera a Dio mentre decide del suo destino: passionale, sofferta, viva. Se il suo personaggio a tratti sembra essere una caricatura esagerata di un cavaliere dedito alla fede, in momenti come questi si apprezza la sua empatia che riesce a trasmettere: si riesce a percepire la sofferenza ma anche la forza di volontà del personaggio di voler rimanere in vita. Non solo per compiere il destino che Dio sembra avergli affidato, ossia quello di massacrare gli impuri.

C’è un sentimento più umano che lo spinge ad accettare la proposta di Ivar di diventare suo guerriero ed è la vanità di dimostrare che ciò che afferma il norreno è vero. Heahmund è uno dei guerrieri più capaci, più forti, più accorati che un qualsiasi regnante possa volere. Chissà se questa scelta intaccherà la sua fede, in fin dei conti per rimanere in vita ha consegnato quest’ultima al carnefice dei suoi simili.

P.s.: quanto avete riso quando ha accoltellato il cretino che gli urlava “Codardo!” in faccia? Io troppo.

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