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The Crown – 2×05 e 2×06: l’immagine è tutto

Nel quinto e sesto episodio della seconda stagione di The Crown, l’attenzione si sposta dalla sfera privata di Elizabeth a quella politica. Siamo di fronte a una Inghilterra di enormi trasformazioni, uno Stato non più al centro del mondo ma surclassato dalla nuova potenza americana. La Regina Elisabetta si trova a dover rappresentare questo Paese scosso sin nelle fondamenta, e la sua rigida morale e perseveranza si rivela spesso un aiuto e una condanna.

I due episodi sono, seppur trattino di storie diverse, legati da un comune argomento: l’immagine pubblica alla quale Elizabeth così disperatamente si aggrappa, in nome di una perfezione estetica e apparente che arriva a minare il suo rapporto con il popolo e con i membri della famiglia.

The Crown

Ciò che appare definitivamente chiaro in questi due episodi è che Elizabeth, per quanto sia una donna forte, pratica e pressocché indistruttibile, è anche una persona molto influenzata dall’opinione altrui, nel bene e nel male. Non dimentichiamo che nel corso della prima stagione è stata soprattutto l’influenza degli altri ad averla indirizzata nelle sue prime scelte di governo e soprattutto in scelte di carattere privato, come la relazione della sorella Margaret e la partenza di Philip. Adesso la Regina non è più alle prime armi, è consapevole del proprio ruolo, di ciò che ci aspetta da lei, è più matura e anche più vecchia. Nello spirito e nel corpo.

Ci viene svelato attraverso primissimi piani che regnare non è un compito semplice e le rughe sono solo una manifestazione fisica di ciò. Consideriamo anche che Elizabeth è sui trent’anni in questa seconda stagione e vederla così appesantita non è normale per la sua età.

C’è da dire poi che di per sé non sia una donna esattamente moderna o giovanile, si veste e si acconcia i capelli in maniera discutibile, protagonisti questi di un ilare momento nel treno con protagonista Philip. Sì, senza dubbio Margaret ha maggior fascino e carisma della sorella, è una donna più facilmente apprezzabile, semplice e amabile e chissà come sarebbe stata da regina. Elizabeth ha tante qualità che la rendono una monarca eccellente, prima di tutto la comprensione, appunto, del proprio ruolo e la sua dedizione a esso. Di fronte alla Corona tutto passa in secondo piano, per amore della patria e forse di un desiderio mai sopito di voler compiacere quel padre, ormai scomparso, più legato alla sorella minore.

Tornando al discorso di prima, sì la Regina è una donna caparbia e più “resistente” adesso ma ancora influenzabile. I due episodi di The Crown così, seppur affrontando argomenti molto diversi, sono legati da questo: la tendenza da parte della monarca di credere di fare di testa propria quando in realtà sta agendo per conto di altri.

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Così avviene nel sesto episodio di The Crown, quando Elizabeth decide di esiliare, seppur non in maniera diretta, lo zio paterno per i suoi sospettati (e oggi comprovati) legami con Hitler in persona. Il perdono che la Regina era disposta a concedere, influenzata dalle parole di un predicatore americano, viene spazzato via nel momento in cui è un’altra influenza a prendere la meglio, quella di “Tommy” Lascelles. Ascoltando i racconti dell’ex consigliere privato, la Regina si convince di dover agire per il bene del Paese allontanando definitivamente quella figura che alla famiglia ha solo portato dolore e scandalo.

Il quinto episodio, invece, intitolato “Marionnets” non è altro che un elogio alla monarchia. Colui che appare come un titano pronto a scalare l’Olimpo e a distruggerlo in realtà non è altro che il suo più ardente sostenitore. Lord Altrincham salva la monarchia, la salva dal suo non volersi evolvere, dal suo ostinato attaccamento a tradizioni che non solo sono antiquate ma, come lo stesso Lord precisa, possono essere considerate illegali.
Il giornalista riesce nel suo intento influenzando la Regina con parole sagge e rispettose. Il dialogo segreto tra i due rappresenta l’incontro tra due mondi: passato e futuro; monarchia e democrazia. La Regina decide di dare ascolto alle parole del Lord perché pur essendo una persona testarda, è anche molto razionale e logica e accetta i consigli (anche se non ammetterà mai di averlo fatto e infatti non lo ha ammesso per tanto tempo).

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Il famosissimo discorso di Natale della Regina rappresenta un primo passo avanti verso una monarchia rinata, nuova e moderna che guarda al futuro e chiude le porte al passato. È una prova che Elizabeth come monarca ma anche come donna riesce a superare. Lei che non sopporta essere al centro dell’attenzione, che non vuole farsi conoscere. La donna dietro le quinte.

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