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Surviving Summer: la Recensione del nuovo teen drama di Netflix

Attenzione: l’articolo può contenere spoiler sulla prima stagione di Surviving Summer.

Surviving Summer – distribuito in Italia con il sottotitolo Un’estate travolgente – è il nuovo teen drama estivo targato Netflix. Approdata sulla piattaforma streaming il 3 giugno 2022, la serie tv australiana si compone di 10 episodi dalla durata di meno di mezz’ora l’uno e si trova attualmente nella classifica delle 10 Serie Tv più viste del momento. Non è la prima volta che Netflix decide di puntare su un prodotto di questo genere, anche se fin dai primi momenti risultano evidenti delle differenze tra Surviving Summer e altri teen drama: qui siamo ben lontani dal mondo di sbaciucchiamenti, feste da sballo e droghe passate di nascosto di alcune serie tv adolescenziali degli ultimi tempi. Surviving Summer è una serie assolutamente family friendly, una storia che può essere seguita anche dagli spettatori più piccoli.

Vediamo più nel dettaglio di cosa tratta Surviving Summer, scoprendone punti deboli e punti di forza.

surviving summer

La premessa di questa serie tv non è tra le più originali a cui abbiamo mai assistito: una ragazzina ribelle americana, guarda caso di nome Summer – il cliché più cliché dei teen drama estivi – dopo l’ennesimo macello combinato viene spedita dalla madre a Shorehaven, una piccola cittadina australiana, presso la famiglia di un’amica della madre. Come ci si può aspettare, della famiglia fa parte un ragazzo della stessa età di Summer, Harry Gibson, e i due si incontreranno per la prima volta sulla spiaggia, con lui che a momenti l’ammazza con una tavola da surf.

Da questo starting point già visto e rivisto, però, non si dirama tutta la trafila di eventi che siamo abituati a vedere: Summer (interpretata da Sky Katz, conosciuta per il suo ruolo in Raven’s home) non perde subito la testa per Harry, ad esempio. L’elemento sentimentale è presente nella narrazione – con Harry innamorato della ragazza del suo migliore amico e Poppy che è innamorata di Harry – ma non è preponderante.

Al centro di una trama molto semplice e lineare, lontana dagli eccessi e dal trash, si trovano intrecciati sport e amicizia. Il surf è davvero protagonista in Surviving Summer, infatti vediamo i personaggi allenarsi, rivivere esperienze passate sempre collegate a questo sport e competere in nuove gare. Lo sport è visto come qualcosa che aiuta a conoscere sé stessi, ma anche gli altri. Può essere il perfetto collante di un’amicizia: condividere allenamenti, sforzi e sacrifici è la ricetta perfetta per solidificare un legame. Ma occhio alle invidie.

Surviving Summer esplora in modo cristallino anche il lato più oscuro dell’amicizia.

surviving summer

Uno degli aspetti più interessanti della serie è il modo schietto e onesto in cui tratta l’invidia e la gelosia che può nascere in un’amicizia. All’inizio tutti sembrano andare d’accordo con tutti, ma ci sono dei sentimenti diversi covati di nascosto. Ma attenzione: non si tratta di falsità o doppi giochi, i personaggi sono tutti molto onesti. Si tratta più di paure e timori coltivati quasi inconsapevolmente.

Da un lato abbiamo Marlon, il migliore amico di Harry, che ha in parte causato un incidente che ha costretto Harry per un lungo periodo in ospedale. Nel corso degli episodi scopriamo che Harry ce l’ha con lui non per il danno in sé – come invece crede Harry -, ma per il fatto che non sia mai andato a trovarlo all’ospedale. Marlon ha abbandonato l’amico per paura di essere incolpato, e nel tentativo di salvarsi la coscienza ha però messo in pericolo una grande amicizia.

Dall’altro lato abbiamo Poppy, super amica di Bodhi, per la quale però prova una ingenua invidia: la vede più bella, più di successo con la gente e, soprattutto, sa che Harry è innamorato di lei. Poppy dovrà scendere a patti con questa situazione e ammettere a sé stessa quello che prova per non distruggere un rapporto all’apparenza così forte. Ma se nel caso di Marlon e Harry la serie sviluppa abbastanza bene le diverse tappe della situazione, nel caso di Poppy e Bodhi la problematica viene solo accennata.

Manca un po’ di profondità.

La trama di Surviving Summer funziona anche se è molto semplice. Qualche plot twist avrebbe forse dato più linfa alla narrazione, ma se ben raccontata può essere efficace anche una storia lineare. Ciò su cui la serie avrebbe potuto osare di più è la profondità: la relazione tra Poppy e Bodhi non è l’unica cosa che viene buttata un po’ lì. Varie dinamiche all’interno del teen drama sono proposte solo in superficie: in primis il rapporto tra Summer e sua madre. Non si capisce mai fino in fondo perché le due non vadano d’accordo e la semplicità con cui la mamma di Summer spedisca la figlia dall’altra parte del mondo così su due piedi, dopo l’ultima bravata, la fa passare per una madre snaturata. Ma perché si comporta così? Quali altre cose sono successe in passato tra le due per arrivare a una decisione simile? Non può essere soltanto che la madre sia stufa di avere a che fare con la figlia

Anche la situazione familiare di Bodhi resta per metà immersa nel mistero. Sembra che suo padre stia male, ma cos’ha? Non si hanno mai grandi chiarimenti in merito. E a proposito di malesseri, un’altra tematica che avrebbe meritato più attenzione è senz’altro quella delle crisi di panico di Harry. Non è facile trattare un argomento così delicato, ma forse Surviving Summer lo fa in maniera eccessivamente semplicistica.

Potenzialmente, si tratta di dinamiche che, se approfondite, avrebbero potuto arricchire la serie. A questo si aggiunge la recitazione non sempre eccezionale degli attori che aiuta poco la trasmissione del pathos. È un peccato perché una storia che pone al centro sport e amicizia sarebbe potuta essere molto emozionante.

La stessa superficialità la si trova nella scrittura dei personaggi, che sono potenzialmente interessanti, ma dipinti con troppa fretta.

Summer non è una protagonista che rimane impressa, ha un lievissimo arco di trasformazione – prima odia il mondo, poi lo odia un po’ meno – ma non ha caratteristiche che la distinguano da altre ragazzine ribelli di altre serie tv (se non il fatto che non sia alla ricerca del principe azzurro, non spaccia e non va a letto con qualcuno ogni due minuti di episodio). Harry è delineato meglio, è più tridimensionale e forse è il personaggio per cui il pubblico prova più empatia – insieme a Poppy. Anche se in entrambi i casi si sarebbe potuto fare di più.

Probabilmente, però, l’approfondimento psicologico non era il principale obiettivo di Surviving Summer, perché al netto delle puntualizzazioni che sono state fatte, si può comunque dire che la serie tv sia efficace e godibile. La breve durata degli episodi è perfetta per veicolare questo tipo di trama, non ci sono momenti morti o filler, tutto quello che è portato in scena serve per raccontare la storia. L’intreccio è molto semplice da seguire, rendendo Surviving Summer la serie perfetta da guardare una sera in cui ci si vuole rilassare o da mettere su quando fratellini, bambini o cuginetti proprio non vogliono farci stare da soli.

Ma, soprattutto, bisogna tenere conto del target a cui è rivolta: ovvero quello di adolescenti, ma anche pre-adolescenti. Per questo, probabilmente, alcune tematiche sono edulcorate e l’atmosfera è sempre leggera, mai tesa o pesante. In questo senso, Surviving Summer funziona molto bene e di distingue da prodotti che spesso si rivolgono allo stesso pubblico ma lo fanno in maniera meno delicata e genuina.

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