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Sissi 2×03 e 2×04 – La Recensione del secondo appuntamento, in onda su Canale 5

Con un giorno di ritardo (dovuto al cambio di programmazione per omaggiare Pelé) in prima serata su Canale 5, il 30 dicembre, sono andate in onda due nuove puntate di Sissi, la serie evento tedesco-austriaca disponibile anche in streaming su Mediaset Play. Più politico e meno provocatorio del primo, il secondo atto, diretto ancora una volta da Sven Bohse e con protagonisti Dominique Devenport nel ruolo di Elisabetta “Sissi” Imperatrice d’Austria-Ungheria e Jannik Schümann in quello di Franz Joseph I d’Austria, è tornato a far parlare di sé. Il primo dei tre appuntamenti ha attirato oltre 2 milioni di spettatori più una carrellata di critiche feroci da parte dei puristi, i veneratori di Romy Schneider, come avevamo scritto in Sissi 2×01 e 2×02 – La Recensione dei primi due episodi, in onda su Canale 5. Sul web continuano dunque la polemiche, ma crescono anche gli apprezzamenti per un prodotto poco patinato, per niente melodrammatico e molto più maturo sul piano progressista rispetto agli standard della Rete. Qui a Hall of Series abbiamo adorato l’operazione di rottura con i classici canoni cavallereschi che contraddistinguono le narrazioni Mediaset, la quale ha deciso di acquistare in esclusiva una serie che propone una versione sfacciata e progressista del mito dell’iconica “Principessa”. Un segno di apertura di una tv generalista che non possiamo non lodare. Un’operazione progressista che nasce per gli stessi motivi. La serie tv, infatti, è stata realizzata per RTL Plus da Story House Pictures e Beta Film per portare una ventata di rivoluzione all’interno di una rete tedesca ancora conservatrice. E a quanto pare anche i cugini d’oltralpe hanno accolto con piacere la frantumazione del “modello Romy Schneider”, come leggiamo su Variety, che ne loda il realismo sessuale, psicologico e politico: “Sesso, politica, glam d’epoca: come RTL, Beta, Story House portano una leggenda nel mondo moderno”. Il terzo e il quarto episodio della seconda stagione sull’amata Imperatrice hanno incuriosito ancora una volta 2.192.000 spettatori, per uno share del 12.8%, contro i 2.912.000 spettatori di Note d’amore, la commedia sentimentale del 2018 trasmessa su Rai 1.

Sissi atto secondo: meno sesso, meno scandalo, più politica.

Ödön Körtek, Sissi 2x03
Ödön Körtek, Sissi 2×03

Anche la seconda stagione di Sissi mescola i fatti storici dell’Impero d’Austria di metà XIX secolo alla fantasia. La maggior parte degli eventi storici, come il fidanzamento, il matrimonio e i viaggi di Sissi, sono comprovati sebbene vengano mostrati in una veste più fresca e senza fronzoli. Gli eventi a porta chiusa, invece, sono il frutto dell’immaginazione del reparto di scrittura intenzionato a “presentare una donna moderna in una storia raccontata per il moderno 21° secolo”, come spiega lo showrunner Gutzeit a Variety. Anche sul piano registico, infatti, la produzione ha voluto puntare su un racconto moderno ed eclettico, come conferma il regista:

La regia mescola stili diversi. La classica compostezza del dramma d’epoca, su sfondi screziati; cinematografia su grande schermo; lavoro manuale più nervoso, come quando Sisi incontra Franz per la prima volta, per il tè, con la sua famiglia. Da un lato, volevamo soddisfare le aspettative del pubblico, con grandi immagini di impatto cinematografico, allontanandoci dalla sensazione dei formati digitali. Quindi abbiamo girato con lenti anamorfiche, che alterano un po’ il colore e la profondità di campo, rendendo gli sfondi meno definiti, dando una sensazione di pittura e una certa eleganza alle immagini.

Sven Bohse

Se nella prima stagione l’azione scaturiva soprattutto dal taglio psicologico sulla nascente relazione sentimentale tra le Altezze Imperiali, la seconda si concentra sulle questioni politiche e gli affari di Stato. Sissi non è solo la “bella consorte dell’Imperatore” che cerca di affermare sé stessa a corte, ma ha un ruolo importante soprattutto nella risoluzione dei conflitti politici. La terza puntata della seconda stagione di Sissi riprende quindi da dove eravamo rimasti lo scorso appuntamento del 28 dicembre. In Ungheria, Sissi e il conte Andrássy sono stati rapiti dagli insorti guidati da Ödön Körtek. La contessa Esterházy, in un impeto di coraggio, riesce a scappare e avverte l’esercito austriaco. Bismarck, però, ha già provveduto a sostenere Körtek, consegnandogli delle armi moderne. Anche Sissi promette di sostenere Körtek inviando degli aiuti di emergenza, ma quest’ultimo non sembra essere interessato: accetterà solo la corona di Santo Stefano e l’indipendenza dell’Ungheria.

Dominique Devenport, Sissi
Dominique Devenport, Sissi

Intanto Franz, ignaro dei fatti, è dal suocero Max a Possenhofen per chiedergli di convincere Re Ludwig di Baviera a offrire sostegno alla sua causa. Ma il padre di Sissi non vuole aiutarlo a scatenare una guerra. Ancora una volta, sarà grazie all’intercessione di una donna, la sorella maggiore di Sissi, la duchessa Helene, che l’Imperatore otterrà ciò che chiede, cioè la ferrovia bavarese. Nene, da buona stratega, ha infatti convinto il padre – beone – ad andare a Monaco dal re “immerso nelle sue pipe da oppio”. Diventa sempre più chiara ormai l’operazione di rilettura della storia in atto: chi detiene il potere, cioè l’uomo, non è sempre stato consapevole e responsabile delle proprie scelte politiche così come appare nei libri di storia, che mostra personalità razionali e mai inclini ai cedimenti emotivi. Franz ha ottenuto dunque gli aiuti mentre il conte Grünne e la contessa Esterházy sono riusciti a liberare l’Imperatrice dalle grinfie dei ribelli.

La quarta puntata si prende una pausa dagli eventi politici che indaga invece da un punto di vista personale. Sissi e Andrássy sono fuggiti dalla prigionia dei ribelli e l’Imperatrice suggerisce di recarsi insieme a Vienna per trovare una soluzione. Elisabeth, infatti, teme di perdere l’Ungheria e suggerisce a Franz di concedere loro un proprio parlamento. Intanto Bismarck insiste con la linea dura: se le sue richieste non verranno soddisfatte, invierà 260.000 uomini in guerra contro l’Austria. Lo scenario politico è sempre più instabile e le delicate vicende personali che si susseguono nella puntata non sembrano essere solo la conseguenza di quel clima impetuoso, ma anche la causa. Sophie (Désirée Nosbusch), la madre dell’Imperatore, ha infatti chiesto a Sissi di non rivelare nulla a proposito del suo rapimento, temendo che questo potesse portare Franz a scatenare la guerra. Ma la bugia indispone ancora di più Franz. Poi c’è Marie che continua a sollecitare Elisabeth per conoscere la verità sulla morte di sua madre Fanny e che rischia di minare la fiducia tra i coniugi. Infine c’è Andrássy che agli occhi dell’Imperatore, più che un alleato politico, inizia a sembrare un rivale in amore.

Gelosia e politica

Sissi, atto secondo, Canale 5
Sissi, atto secondo, Canale 5

Scatta quindi il bacio tra l’Imperatrice e il conte Andrássy. Il castello è davvero un corsetto stretto, non ci si può permettere nemmeno una scappatella notturna. La gelosia, le bugie e le versioni dei fatti che non tornano potrebbero dunque compromettere le decisioni politiche stesse dell’Imperatore. Molto interessante anche il rapporto che si sta creando tra la piccola Marie e Franz, all’inizio riluttante. Marie è una bambina, ma sta imparando a muoversi in un mondo spietato, bugiardo e sanguinario. Diventa così una piccola voce che sussurra a Franz le confidenze e i movimenti di Sissi. Tutto questo garbuglio di malumori e d’incertezze viene così mescolato ai fatti storici per un risultato davvero intrigante per la televisione generalista.

Il secondo appuntamento con Sissi termina con una mossa audace di Franz, il quale decide di portare sua moglie e il suo amante-alleato a vedere il Don Giovanni di Mozart, offrendo un’interpretazione molto personale della vicenda. Poi li trascina via e li porta in un ballo in maschera. Una sequenza molto intrigante che sfocia in un rapporto sessuale impetuoso seguito da un atto di gelosia ridicolo, che porta quindi le questioni di letto su un piano squisitamente politico. Sarà successo davvero o forse no. Ma non c’è dubbio che le pulsioni umane si siano frapposte tra gli affari di Stato più di una volta nel corso della Storia.

L’attrice svizzero-americana Dominique Devenport e il tedesco Jannik Schümann continuano a dimostrare una grande alchimia che permette loro di gestire alla perfezione una relazione politico-sentimentale sempre più infuocata, controversa e non sempre felice, come emerge dai racconti cinematografici. La miscela tra sesso, diplomazia e politica finora funziona e dimostra di essere il tratto distintivo di questa nuova stagione. Sissi ci aspetta su Canale 5 e su Mediaset Play il 4 gennaio per l’ultimo, si spera infuocato, appuntamento.