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Lea – Un nuovo giorno: la Recensione della quinta e sesta puntata del medical drama Rai

Ieri sera è andato in onda un nuovo doppio appuntamento di Lea – Un nuovo giorno, l’ultimo medical drama di casa Rai 1. Nella recensione delle precedenti due puntate (la quarta e la quinta) avevamo già chiarito il carattere più romantico che medical della fiction e il suo impianto più tradizionale e rassicurante rispetto a Doc, il medical più internazionale nella storia delle fiction italiane. Come dichiara il cast, Lea – Un nuovo giorno racconta una storia semplice, nata con il solo scopo di emozionare il pubblico affezionato con una trama lineare, piacevole e genuina. E a giudicare dall’entusiasmo, anche se un po’ in calo, che la miniserie ha raccolto ieri sera, 4.655.000 spettatori, e nelle prime due serate (5.086.000 spettatori il 15 febbraio e 4.932.000 martedì 8 febbraio) è evidente che si tratti di un prodotto riuscito. Arrivati a questo punto, cioè alla quinta e sesta puntata – che potete recuperare in streaming su RaiPlay – diventa sempre più chiaro che il perno della narrazione ruota intorno alle vicende amorose piuttosto che a quelle mediche. I casi dei piccoli pazienti, infatti, fungono solo da pretesto per creare tensione emotiva tra Lea (Anna Valle) e il suo ex marito (Giorgio Pasotti). L’infermiera specializzata del reparto di pediatria di Ferrara, come abbiamo visto, ha solo voglia di ricominciare e di lasciarsi alle spalle il trauma del bambino mai nato. Anche l’ospedale, del resto, è solo una cornice suggestiva che amplifica le emozioni e che riesce perfino a strapparci qualche lacrima. L’infermiera Castelli è arrivata quasi alla fine del suo percorso di guarigione emotiva, ma dovrà compiere l’ultima scelta, quella più difficile, tra il passato, il dottor Colomba, e una nuova vita, il musicista Minerva (Mehmet Günsür). Una scelta di fondo che ha già diviso il pubblico. Il trio Lea, Marco e Arturo non è l’unica trama sentimentale di Lea – Un nuovo giorno. Infatti nello scorso appuntamento serale avevamo visto nascere un nuovo amore, cioè quello tra Pietro e Michela, che si configura più turbolento del previsto. Vediamo quindi cosa è successo nella quinta e sesta puntata della fiction con Anna Valle e Giorgio Pasotti andata in onda ieri sera 22 febbraio.

Il cameo di Dolcenera

La colonna sonora della fiction diretta da Isabella Leoni porta il nome di Dolcenera. Nuovo giorno nuova luce, il brano della cantante pugliese, è un riadattamento in italiano di ‘Feeling Good’ di Nina Simone. La musicista ha raccontato in un’intervista che stava proprio studiando le opere di Nina Simone quando è stata contattata per interpretare il brano musicale citato per la serie tv di Rai Fiction e Banijay Studios Italy. Quasi un segno del destino, insomma, poiché le note e il mood della canzone si intonano alla perfezione alla protagonista Lea. Come dichiara Dolcenera nella stessa intervista:

La musica di Nina Simone è trascendentale, non riconducibile all’esperienza, al passato, ma neanche all’immaginazione: è imprevedibile in ogni sua nota eppure, una volta ascoltata dalla sua anima, diventava per l’ascoltatore, possibile, credibile, come se fosse esistita da sempre ma non fosse mai stata rivelata.

E nella sesta puntata di Lea – Un nuovo giorno, sul palco dell’ospedale Estense, arriva proprio Dolcenera a esibirsi in occasione di una serata di beneficenza al fianco di Arturo Minerva, il quale si era offerto per supportare il reparto di pediatria portando musica e mozzarelle.

Lea - Un nuovo giorno Dolcenera

Arturo Minerva è un uomo generoso, dolce e dotato di un dono sempre più raro: la capacità di ascoltare. In ogni puntata ha accumulato sempre più punti dimostrando di essere una persona eccezionale da ogni punto di vista. Ma Lea non ne è innamorata e l’appuntamento serale di ieri 22 febbraio conferma i nostri sospetti. In queste due nuove puntate abbiamo avuto modo anche di conoscere i personaggi di supporto sotto una nuova luce, specialmente Favilla Mancuso (Manuela Ventura) e il direttore Chiaravalle (Sergio Pierattini). La burbera e schietta Favilla, che resta comunque un personaggio fastidioso sempre pronto a tirare frecciatine e occhiatacce, inizia a lasciarsi andare, mostrando qualche crepa nella sua corazza, che probabilmente cela un cuore tenero.

Il direttore, invece, ci stupisce. Se nelle prime puntate avevamo pensato di essere al cospetto del villain dell’ospedale, in queste ultime due si dimostra improvvisamente un ottimo direttore e un ottimo capo, comprensivo e collaborativo. La caratterizzazione dei personaggi di Lea – Un nuovo giorno, del resto, non brilla né per innovazione né per originalità. Si tratta di un ensemble di personalità molto statiche e bidimensionali, fin troppo prevedibili, ma all’interno del quadro generale funzionano. Malgrado la recitazione dei personaggi di supporto, come quella dei genitori dei piccoli pazienti, che lascia molto a desiderare. Ad ogni modo ci consoliamo con una meravigliosa Anna Valle e un Giorgio Pasotti che non eccelle, ma neanche delude. Sì, lo sappiamo che il suo hair stylist ha abbondato troppo con i coloranti.

La casa dei ricordi (01×05)

Lea Un nuovo giorno Pasotti

In questa quinta puntata il dubbio che la storia tra Lea e Marco non sia del tutto finita è sempre più forte. Il primo caso riguarda il sedicenne Matteo, una promessa del nuoto che arriva in ospedale con una grave bronchite. Lea, ancora una volta, si dimostra più interessata alla saluta emotiva del paziente piuttosto che alla deontologia professionale e si acciuffa in diverse occasioni con il padre del nuotatore, che rincorre solo la vittoria del figlio. Non solo, ma la sua insubordinazione va oltre. Lea ha una brillante idea, che entusiasma il direttore, cioè quella di organizzare una festa per rallegrare i pazienti adolescenti, costretti a una degenza forzata. Il primario Colomba però non è d’accordo e Lea lo scavalca. In realtà non si tratta di un rifiuto dovuto a ragioni mediche: Marco è geloso e tra i due la tensione cresce sempre di più.

A complicare la situazione arriva anche la casa di campagna che non sono ancora riusciti a vendere dopo il divorzio e che ora potrebbe avere un acquirente. Intanto il paziente, che ha una crisi proprio durante la festa, viene salvato da Marco. Il primario salva il ragazzo, ma è solo grazie a un’intuizione di Lea che riesce a capire cosa lo sta facendo ammalare. La situazione critica in ospedale porta Lea e Marco un passo più vicini, allontanando il povero Arturo (che non merita il trattamento che sta ricevendo). La puntata ci lascia così con un abbraccio liberatorio tra Lea e Marco, i quali nella casa di campagna vivono un momento intenso: è lì che l’infermiera si rende conto di non voler vendere quella casa, che in qualche modo simboleggia ancora il loro legame. A questo punto il pubblico si divide inevitabilmente tra team primario e team musicista.

Come eravamo (01×06)

Lea Un nuovo giorno

Lea – Un nuovo giorno non ha mai avuto intenzione di stupirci con dei colpi di scena ricercati e imprevedibili. Questo avvicinamento ce l’aspettavamo. In fondo sapevamo che sarebbe successo, ma forse non ci aspettavamo che accadesse così rapidamente. A due puntate dalla conclusione, Marco e Lea si ritrovano e finiscono per trascorrere una notte di passione. Il loro amore, era chiaro, non era finito ma era annebbiato dalla perdita e dal dolore. Marco ha reagito al lutto abbandonando Lea proprio nel momento del bisogno. Lui poi si avvicina ad Anna, la migliore amica dell’ex mogie, che dopo lascia per Lea. Il rancore di Lea deriva quindi da questi suoi vigliacchi errori di comportamento (che Arturo non farebbe mai), ma in questa puntata l’infermiera riesce a passarci sopra e tronca la storia con Arturo. No, non basta essere un uomo meraviglioso per fare innamorare qualcuno.

A riavvicinare i due ex coniugi, dopo la casa di campagna, arriva in questa sesta puntata un nuovo caso, più che perfetto. Il loro bambino mai nato avrebbe dovuto chiamarsi Gabriele, esattamente come il nome del piccolo nato prematuro e soccorso proprio da Anna mentre si trovava in un negozio pre-maman. E cosa ci faceva là? Intanto la situazione in ospedale diventa incandescente. La raccolta fondi, dove suonerà Dolcenera, è in preparazione, coinvolgendo attivamente tutto lo staff, in particolar modo Olga (Marina Crialesi). Michela si lascia finalmente andare con Pietro, ma perde il suo secondo lavoro in pizzeria. La tirocinante non può permettersi “distrazioni”, così, sconvolta chiede a Pietro di chiudere qualunque tipo di relazione ci sia tra loro. Vediamo il cuore di Arturo andare in mille pezzi che, deluso, chiede all’infermiera di uscire dalla sua vita e da quella di Martina (alla quale dovrà dare una nuova, poco plausibile ed evasiva spiegazione). Una dinamica frettoloso, forse troppo avventata anche per una fiction, è la decisione di Marco e Lea di chiedere insieme l’affidamento di Koljia, il quale rischia di essere rispedito “nell’ofantrofio” in Russia, per usare le parole del bambino. La raccolta fondi è stata un successo. Chiaravalle sprizza gioia e si lascia andare perfino a un ballo scatenato con Rosa (Daniela Morozzi). Insomma quando tutto sembra andare per il meglio (Arturo a parte), Anna piomba nell’ufficio di Marco con una confessione che non può aspettare. Forse aspetta un figlio da Marco?

Il finale della sesta puntata lancia così una bomba grossa quanto il cuore del povero Arturo: Lea e Marco, dopo due puntate passate a rincorrersi e a farsi del male, tornarono insieme. Ma Lea – Un nuovo giorno non è ancora finita e la presunta gravidanza di Anna potrebbe complicare le cose, cambiando le carte in tavola. Dunque ci sono ancora troppe questioni in sospeso e il finale di stagione potrebbe rovesciare le nostre certezze.

Non ci resta che sintonizzarci su Rai 1 martedì 1 marzo per l’ultimo doppio appuntamento di Lea – Un nuovo giorno, il medical drama Rai sempre più romance e sempre meno medical. Ma va bene così!

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