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Grey’s Anatomy 17×05 – Un momento difficile per Miranda Bailey

Bentornati con la recensione del quinto episodio della diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy. Questa settimana, finalmente, arriva una puntata carica di emozioni.

Innanzitutto Tom Koracick viene portato d’urgenza in ospedale dopo esser collassato a causa del Covid. Una volta arrivato al Grey-Sloan Memorial ha degli episodi deliranti in cui chiama il nome del figlio morto ormai da tempo. Francamente ho avuto e ho ancora paura per lui. Sappiamo che in Grey’s Anatomy muoiono più medici che pazienti, esattamente come sappiamo che è da un po’ che a uno dei dottori del nostro amato medical drama non succede nulla di simile.

Mi dispiacerebbe troppo vedere un personaggio interessante come questo essere tagliato fuori prima che abbia dato tutto ciò che può dare alla serie. Soprattutto per quanto riguarda la storyline con Teddy che è tutt’altro che finita. Ho sperato veramente che la Altman si dichiarasse a lui, ammettendo di esserne innamorata, ma nulla. Continua a buttarla sul piano dell’amicizia, anche se non ci crede nemmeno lei. Dovrebbe disintossicarsi da Owen una volta per tutte e cominciare qualcosa col povero Tom.

Grey's Anatomy

Proprio rimanendo sulla Altman, in questa puntata la vediamo protagonista di un dialogo con Amelia Shepherd. Un duo, questo, che qualche stagione fa, non avremmo mai pensato di vedere. Nella conversazione è emerso che da quando è scoppiato lo scandalo del tradimento di Teddy, nessuno in ospedale sembra trattarla da essere umano. La stessa Altman dice che è come se camminasse con la lettera scarlatta addosso. Ed è terribile. Nessuno le parla se non per questioni puramente lavorative.

Cosa scatta nel cervello umano per costringere le persone a evitarne un’altra solo perché ha tradito il compagno? Ha tradito il compagno non voi, teste di beep. Perché questa lealtà cieca e – in questo caso muta – da branco, questo scegliere le parti come i bulli delle scuole medie? Non capisco. Tra l’altro questa è l’ennesima dimostrazione di quanto Owen sia tossico dato che è stato capace di far schierare un intero ospedale a favore suo e contro la povera Altman.

Fatto sta che l’unica persona che ha trattato Teddy da essere umano, l’unica che non le ha fatto pesare quell’incidente, è stata proprio Amelia. Già dalla scorsa stagione dico che queste due potrebbero regalarci una friendship stupenda. E poi, se decidessero di coalizzarsi contro Owen Hunt in perfetto stile Tutte contro lui, quel film con Cameron Diaz e Leslie Mann, a me non dispiacerebbe affatto. Anzi, per una volta in vita mia supporterei una situazione di branco.

Grey's Anatomy

Ma andiamo avanti parlando della Grey. La nostra amata protagonista di Grey’s Anatomy è k.o. da qualche episodio anche lei per via del covid e, grazie a una situazione mistica, la ritroviamo in quella spiaggia, in quel limbo in cui vanno a farle visita delle vecchie conoscenze. Sappiamo che le condizioni di Meredith stanno migliorando per fortuna e forse proprio per questo, sta volta non c’è nessun morto a farle visita, ma bensì un vivo, Miranda Bailey.

Miranda che è stata la protagonista indiscussa di questo episodio e sono contentissima di questo. Credo fortemente – e lo ribadisco ogni qual volta ne ho la possibilità – che la Bailey meriti tutto lo spazio che le si può dare. Innanzitutto vorrei fare un applauso a Chandra Wilson che in questa puntata di Grey’s Anatomy mi ha fatto emozionare più di una volta grazie alla performance strepitosa che ci ha regalato.

In questo episodio, nella casa di riposo in cui vivevano i genitori della Bailey si crea un focolaio e sua madre, Helena Rose, già malata di Alzheimer, viene contagiata. Per Helena non c’è nulla da fare e tutto ciò che resta a Miranda è godersi ogni ultimo istante con lei, tenendo sempre ben in mente la fortuna che ha in quel momento considerato che i malati di covid non hanno la possibilità di passare gli ultimi momenti con i propri affetti.

Grey's Anatomy

Le scene che ci si presentano sono strazianti e quell’unico momento di lucidità di Helena ha sicuramente reso questa ferita ancora più profonda e ancora più dolorosa. La donna dice chiaramente di non essere pronta a morire. E come si vuole reagire davanti a una scena del genere, che sì, è finzione, ma che restituisce momenti reali che tutt’ora accadono? È impossibile non ritrovarsi a pensare a quanti avranno davvero pronunciato quelle parole e, perciò, è impossibile non lasciarsi sopraffare – seppure per qualche secondo – dall’emozione.

Idem con patate quando per calmare sua madre cantandole My Girl dei The Temptations, per quando ha quel faccia a faccia con Maggie Pierce che è diventata improvvisamente la parte razionale del cast e la cosa mi stupisce positivamente e le fa guadagnare punti e per quando ha quella conversazione che definire onirica sarebbe incorretto, ma che ci va molto vicino. Una conversazione certamente unilaterale da parte della Bailey che si sfoga e cerca conforto dall’unica persona che potrebbe capire il suo dolore, ma che in quel momento non può aiutarla perché sta lottando contro lo stesso mostro che le sta portando via sua madre. Certo, Meredith in quel limbo che è un po’ il suo stato di coscienza, le risponde, la consola, spende delle parole di conforto, ma sono parole che non raggiungeranno mai Miranda.

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Impossibile a questo punto non parlare del monologo iniziale di questa puntata di Grey’s Anatomy (qui le 10 migliori frasi della serie), ma soprattutto della parte conclusiva. Questa volta niente voce della Grey ad anticipare e poi concludere la linea narrativa dell’episodio, ma al suo posto c’è quella della Bailey che – sul finale di puntata – elenca tutti i nomi dei deceduti per coronavirus inserendo, come ultimo, quello di sua madre per darci il colpo finale ed è letale.

Ho apprezzato moltissimo il modo in cui hanno chiuso l’episodio, inserendo i nomi di tutte le vittime del coronavirus. L’ho trovato decisamente d’impatto. Ho apprezzato moltissimo il fatto che abbiano dato a Webber e Jackson quello stralcio di storyline in cui convincono Chaterine che tra l’altro è immunodepressa a mettere la mascherina. Può sembrare scontato, stupido, ma è un messaggio a tutti coloro che ancora non riescono a capire l’importanza di seguire le regole e di indossare le protezioni adeguatamente.

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Una parte decisamente più positiva dell’episodio è quella che riguarda Jo Wilson che arriva ad una nuova consapevolezza: vuole cambiare specializzazione e passare a ginecologia. Tutto questo dopo aver aiutato una madre a partorire mentre la ginecologa di turno era impegnata altrove. Certamente quello delle nascite è un pensiero positivo e diametralmente opposto al numero di decessi a cui la Wilson stava diventando sempre più abituata in chirurgia. E che dire, io la sostengo in questa che può sembrare una follia. Se Warren ha cambiato ottanta professioni e ricominciato altrettante ottanta volte finendo per diventare vigile del fuoco (qui la recensione della 4×04 di Station 19), perché non può farlo lei? Perciò Jo, datti da fare e regalaci scene fantastiche con Carina DeLuca.

Detto ciò continuo a pensare che questo episodio sia stato incredibilmente toccante e spero che continuino così. Grey’s Anatomy facci soffrire, ma facci soffrire per una giusta causa, facci toccare con mano tutte le storie che ci racconti.

Per questa settimana è tutto, alla prossima, halleloo!

P.S. che fine ha fatto McWidow?

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