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And Just Like That – La Recensione del nono episodio: finché morte non ci separi

Siamo giunti al penultimo episodio di And Just Like That e, anche se il finale di stagione potrebbe ribaltare la situazione, fino ad ora possiamo dire che si è trattato di un climax ascendente. La serie migliora di puntata in puntata, dopo un inizio poco convincente, riesce verso la fine a trovare un equilibrio tra il nuovo e il vecchio (qui la nostra recensione del settimo episodio).

Perchè a volte è proprio di equilibrio che si tratta. And Just Like That ha faticato a trovare il suo baricentro, ma ora lo ha trovato e, come Carrie, è pronta a lanciarsi in pista.

And Just Like That
Carrie – And Just Like That

La prima nota positiva che ci tengo a sottolineare è sicuramente Steve. Finalmente il suo personaggio esce dalla prigionia della prematura vecchiaia in cui era stato rinchiuso negli episodi precedenti. Dalla sua chiacchierata con Carrie e dall’eroico salvataggio della fede di Mr. Big, emerge nuovamente la sensibilità di Steve, la sua profonda umanità e il suo rispetto per la persona che ama, nonostante quest’ultima abbia frantumato il suo cuore in mille pezzi e lo abbia lasciato con tante domande e troppe poche risposte.

Miranda, d’altro canto, sembra essere ritornata a uno stadio adolescenziale, quando si imparano a gestire le prime cotte e i primi sbalzi ormonali. Certo, ci sarebbe piaciuto sapere come erano andate le cose a Cleveland, ma nel complesso possiamo dedurre che siano andate piuttosto bene.

Tuttavia, non passa inosservato il fatto che mentre Che sia pienamente immersa nel moderno mondo delle relazioni duttili, Miranda sia ancora saldamente legata alla monogamia d’altri tempi (ma possiamo davvero dire che sia passata di moda?!). Le facce dubbiose di Che di fronte a parole come “fidanzata”, o dinanzi alle visite a sorpresa con biscottini al seguito, ci fanno intuire che probabilmente la prospettiva da cui entrambe osservano la loro relazione non sia propriamente la stessa. L’unica cosa certa è che manca solo un episodio per chiarire definitivamente questa situazione agli occhi degli spettatori, i quali non sono ancora (giustamente) del tutto convinti di questa inversione di tendenza di Miranda dal punto di vista sentimentale.

Ma se la Miranda di And Just Like That lascia spazio a dei dubbi, Charlotte porta finalmente a compimento il suo sbrilluccicante rinascimento.

Charlotte – And Just Like That

Penso di parlare a nome di molti dicendo che Charlotte non era uno dei personaggi preferiti da parte del fandom di Sex & The City. In And Just Like That la situazione si ribalta, lasciando emergere alcune caratteristiche di Charlotte che la rendono uno dei migliori personaggi di questa serie tv firmata HBO.

La rinascita di Charlotte vede una donna determinata, instancabile e incredibilmente aperta. Quante di noi avrebbero desiderato una madre come lei, sempre pronta a supportarci e disposta a mettere in dubbio anche le sue stesse storiche convinzioni sulla vita.

Un aspetto che rileva con ancor maggiore clamore se si pensa all’ossessione di Charlotte per la perfezione e per l’ordine. Ma, proprio come un’indesiderata macchia di rosso su una candida tuta bianca, Charlotte è lì a dimostrarci che nessuno è perfetto. Non importa per quanto tempo e con quanta determinazione si insegua la perfezione, arriverà per tutti il momento di confrontarci con la nostra disomogenea e meravigliosamente imperfetta umanità.

In conclusione, non può certo mancare la nostra Carrie.

And Just Like That
Carrie e Miranda – And Just Like That

La regina del tacco 12 e la bellissima “strega del piano di sopra“. Una donna che finalmente ci dimostra di essere cresciuta e di saper affrontare a modo suo ogni fase della sua vita. Perchè il segreto è sempre l’essere onesti con se stessi, chiederci cosa vogliamo noi in primis e non cosa la società si aspetta da noi.

Una considerazione che assume maggior rilievo se posta a paragone con la storia di Seema (Sarita Choudhury) , la quale non ha ancora perso le speranze di trovare la sua anima gemella. Perchè la vita, e le relazioni, non sono una questione di età ma una questione di predisposizione mentale. Finchè non saremo pronti per incontrare la nostra metà della mela continueremo a raccontarci bugie, ad ergere dei muri o ad ancorare il tutto alla presenza o all’assenza di un anello.

Quindi non importa quando si è pronti a sfilarsi la fede dal dito, o quando si è pronti per decidersi a metterne una per la prima, seconda o millesima volta. L’importante è sapersi rialzare da ogni tipo di caduta, imbracciare nuovamente le nostre scarpe preferite e il nostro vestito migliore, ed essere pronti a lanciarci in pista senza paura. Perché, prima o poi, da quei tacchi cadremo ancora e ancora e ancora, ma non smetteremo mai di rialzarci e continuare il nostro ballo.

Proprio questo ingranaggio collega le vite di tutti noi e lo snocciolarsi del nostro quotidiano ricercare la felicità. Questa è la chiave di volta sia di Sex and The City che di And Just Like That. Senza rinunciare alla leggerezza che lascia scivolare via gli episodi con la scorrevolezza dell’olio.

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