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And Just Like That 2×03 – Beh, dov’è finita la trama?

ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler sul terzo episodio della seconda stagione di And Just Like That

Arrivato venerdì 30 giugno su Now, il terzo episodio della seconda stagione di And Just Like That ha riservato ben poche sorprese confermando anzi i dubbi sul ritmo che questa serie ha deciso di intraprendere. Non in senso positivo, purtroppo, almeno per ciò che concerne questi primissimi episodi che si sono dimostrati totalmente privi di una trama concreta, se non consideriamo le story line autoconclusive.

And Just Like That
And Just Like THat (640×360)

L’evento principale dell’episodio è la registrazione dell’audiolibro del nuovo romanzo di Carrie da parte della stessa autrice, che nonostante la convinzione iniziale si trova in estrema difficoltà nel momento in cui è costretta a rileggere il famigerato Capitolo 3 in cui parla di come Big le sia morto tra le braccia; questo riapre inevitabilmente una ferita ancora troppo fresca, gettando la nostra protagonista nella disperazione. Il che sarebbe assolutamente comprensibile, se non fosse che il suo modo di affrontare il problema sia provare ad arginarlo completamente. Tanto che, pur di scappare dal dolore, preferisce rinunciare del tutto alla registrazione dell’audiolibro: ovviamente, Carrie decide di farlo mentendo spudoratamente e dicendo di avere il covid, piuttosto che ammettere che semplicemente non se la sente. Arrivati a questo punto, possiamo quindi già affermare che l’impressione di maturità che aveva dato nei primi due episodi è riuscito a svanire in un minutaggio di circa venti minuti. Non facile, ma gli autori ci sono riusciti.

E, a proposito degli autori di And Just Like That, è incredibile come riescano sempre a far sembrare delle 50enni alla stregua di un gruppo di ragazzine di 15 anni.

Come nel discutibilissimo caso di Lisa e Charlotte, che nonostante siano donne bellissime, ricche e socialmente affermate si esaltano per essere finite nella lista delle migliori Milf della scuola dei loro figli, più di quanto non abbiano fatto per il Met Gala del primo episodio. Lista che, ci terremmo a ricordarlo, è stata stilata da un ragazzino di circa 16 anni a cui viene perfino concessa una inquadratura che vorrebbe essere sexy, con tanto di reazione scomposta e interessata di Charlotte & Co. Inutile dire che tutto ciò non solo è di pessimo gusto, ma è assolutamente superfluo ai fini della -già scarna- trama dell’episodio.

Charlotte
And Just Like That (640×360)

Una trama che prende una piega dolce amara quando si concentra su Seema, che mentre esce dal suo appartamento viene derubata della sua borsa: niente meno che una splendida, esclusiva Birkin. Naturalmente, il pensiero di tutti gli spettatori è andato non alla vittima del furto, quanto a colei che forse sarebbe stata l’unica a poter salvare questo show e le sue protagoniste e che ha sempre bramato quella borsa, tanto da fingersi Lucy Liu per ottenerla. Samantha, dove sei? Il paragone tra i due personaggi è sempre più evidente. Seema ha fin da subito avuto il chiaro ruolo di ‘sostituta’ del personaggio interpretato da Kim Cattrall : bella, selvaggia, con una carriera brillante ed uno stile unico. Ma non sarà una mascherina anti Covid con il logo di Louis Vuitton a rimpiazzare nei nostri cuori l’eleganza di Samantha. Molti fan aspettano impazienti il suo già annunciato cameo, nel quale dubitiamo tuttavia interagirà con Seema: il che sarebbe un peccato, perché le due avrebbero le basi per diventare profondamente amiche. Oppure odiarsi, difficile a dirsi.

Nel frattempo, il sogno di Miranda sembra finalmente interrompersi riportandola (forse) con i piedi per terra.

Dopo alcune sequenze nella quale ci viene mostrata una Miranda che si gode la bella vita (finendo inevitabilmente ben presto con l’annoiarsi, e la pulizia delle spiagge degli scorsi episodi ne è la prova), sempre più incomprensibilmente innamorata di Che, vediamo Brady chiamare la madre in lacrime dalle strade di Amsterdam a seguito della rottura con la sua fidanzata. Miranda, dopo aver strizzato l’occhio al pubblico utilizzando termini che dovrebbero essere al di fuori della sua conoscenza linguistica come ‘ghostare‘ , non ha dubbi ed annuncia subito alla sua amata di dover tornare a New York per consolare suo figlio e stargli accanto in questo momento difficile. Ovviamente, Che non perde occasione di battere i piedi e lamentarsi, probabilmente sconvolta dal fatto che la fidanzata stia dando finalmente importanza a qualcosa che non sia lei. Le due, dunque, si separano fisicamente (purtroppo, non sentimentalmente); vedremo nei prossimi episodi quanto questo influirà sulla loro relazione.

And Just Like That
And Just Like That (640×360)

Il terzo episodio si conclude quindi così, senza regalare alcuna emozione se non qualche picco di trash.

Tra furti di gioielli fatti a volto scoperto e disarmati, e tatuatori che sembrano capire i personaggi meglio di quanto abbiano fatto i fan in sei stagioni e due film, lo spettatore non può che rimanere a fissare lo schermo inerme mentre Carrie smette di piangere per Big e si becca il covid (stavolta davvero) flirtando con una squadra di atleti australiani. Cosa dire di più? In questa stagione di And Just Like That fino ad ora manca tutto: la linearità, l’umorismo, la coerenza. Soprattutto, la trama. Sappiamo per certo che prossimamente ci aspettano svolte interessanti, come il ritorno di Aidan e, perché no, anche quello di una Miranda alle prese con un figlio dal cuore spezzato e una fidanzata lontana. Rimaniamo in attesa quindi di vedere ciò che ci offrirà la serie, fiduciosi che alcune sorprese potrebbero portare lo show ad un livello superiore.

Chissà come sarebbe And Just Like That dal punto di vista di Sheldon Cooper.