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American Gods 3×07 – Corpi a catinelle

ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER sulla 3×07 di American Gods.

American Gods ci ha voluto attaccati allo schermo per la durata dell’intero episodio: un tradimento che non ci saremmo aspettati ha serpeggiato nelle varie scene prima di colpirci, con le note di “You Want It Darker” di Leonard Cohen nel finale. La trama di Lakeside invece sta diventando sempre più misteriosa: Shadow Moon – o, com’è conosciuto nel paesino, Mike – prova a mantenere la parvenza di normalità che ha così faticosamente costruito, sembra persino preso dall’affetto nei confronti di Marguerite, ma ambigue forze lavorano nell’ombra.

Chi invece vuole far tutto alla luce del sole, sottoscrivendo anche un contratto, sono Salim e Laura: la contrattazione di Mr. World sembra essere stata una vittoria fin troppo facile. Infine ritroviamo Bilquis nel suo viaggio solitario verso la verità che non la porta mai troppo lontana dal destino di Shadow.

Ma procediamo con ordine.

Sicuramente questa settima puntata di American Gods è iniziata -letteralmente – col botto: veder cadere dal cielo un uomo in fiamme deve essere sicuramente stata una sorpresa tanto per gli spettatori quanto per Mr. Wednesday, e soprattutto per la povera Cordelia.

In un primo momento catatonico per via del lutto provocato da Demetra nella scorsa puntata, Odino ha dovuto smuoversi in fretta perché questa storia pare non voler aspettare nessuno. Un berserker – che per tutta la puntata abbiamo pensato fosse Johan nonostante le scene tagliate di Manson – ha avuto come obiettivo quello di uccidere i seguaci e gli amici del dio. Questo fatto mette in pericolo prima di tutto Cordelia, ma non solo.

L’incontro tra la ragazza e Shadow Moon è sicuramente fraterno: mentre i due cercano di capire cosa fare e il nostro protagonista si ritrova a guardare con i suoi stessi occhi la reazione umana di fronte a una rivelazione potente come la presenza degli dei sulla Terra, Odino li raggiunge. Con una maturità derivata forse da tutto ciò che ha dovuto vivere e una lucidità che solo un dio può avere, l’Alfather non vuole forzare la fedeltà di nessuno: prova a scogliere il contratto di Cordelia, ma la ragazza è ancora più convinta di doverlo seguire e aiutare. Persino la sua preoccupazione per l’incolumità di Mr. Wednesday emana umanità e tenerezza.

Twist forse più importante di tutta la storia è sicuramente la parte finale dell’episodio: se Manson compare solo come un cadavere sviscerato, scopriamo che quella che sarebbe dovuta essere l’ennesima vittima, Tyr, è in realtà il carnefice. L’animosità tra i due dei norreni è sicuramente venata da secoli di problemi sopiti: d’altronde entrambi hanno amato Demetra ed entrambi hanno dovuto dirle addio. Sarà solo questo il motivo di vendetta? E perché mettere in mezzo anche Shadow Moon, rapendolo dalla cittadina di Lakeside?

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Per ogni cosa che va bene al povero Shadow Moon, il destino sembra volerlo punire con un rudimentale approccio in stile “Legge del Taglione”.

Se da un lato la sua relazione con Marguerite e la sua reputazione a Lakeside vanno a gonfie vele, complice anche la sua ormai leggendaria bontà d’animo, i presagi riguardanti il suo futuro sono tutt’altro che rosei. Qualcosa minaccia di smascherare la sua doppia vita e portargli via tutto ciò che ha costruito in questa terza stagione, mentre nel più imminente futuro dovrà avere a che fare con un iracondo dio della guerra norreno pronto a tutto per farla pagare a suo padre. Se la storia sembra dunque prendere una velocità tutt’altro che rassicurante, anche la trama di Bilquis viaggia su binari paralleli.

La scena più bella di questo episodio è sicuramente quella che vede Bilquis, Oshun e l’arzilla Eugenia ballare su ritmi antichi e solenni durante una festa. Quest’ultima, un personaggio secondario ma sicuramente molto curioso, è legata a Shadow Moon (come d’altronde tutti in American Gods). Ella ha tenuto il bambino sin dalla nascita e la missione che dona alla Regina di Sheba è semplice: trovare l’Altro, il rovescio della medaglia del nostro protagonista.

Chi sia questo Altro non ci è ancora dato scoprirlo. È un uomo? Una donna? Il mistero si infittisce, ma sicuramente non rimarrà nell’ombra ancora per molto.

Ciò che invece viene fatto totalmente alla luce del Sole riguarda Laura e la sua voglia di vendicarsi – e soprattutto vendicare Mad Sweeney – di Mr. Wednesday.

Il fatto che Shadow Moon non abbia avvertito suo padre del pericolo che incombe può significare due cose: o il nostro protagonista non prende sul serio le minacce della donna e cerca di proteggerla, oppure la sua voglia di rimanere neutrale fino all’ultimo gli impone di mantenere il segreto, sicuro che Odino saprà come difendersi senza dover scegliere tra suo padre e la sua ormai ex moglie.

Molto interessante la scena tra Salim, Laura e Mr. World (ancora nelle vesti di Danny Trejo): se lei porta con sé tutta l’impulsività del suo personaggio, tocca all’altro negoziare un patto che li tuteli nel portare a termine questa missione rimanendo intatti. Lo sfondo durante questa scena è stato un messaggio più che lampante di ciò che stava effettivamente succedendo. I poveri pinguini, in questo caso i nostri protagonisti, vengono afferrati e brutalmente uccisi da una foca tutt’altro che amichevole. Se Laura non dovesse riuscire nell’impresa, Mr. World ha promesso di fargliela pagare uccidendo non solo lei – che, diciamolo, ormai sarà anche abituata – ma anche e soprattutto le persone a cui tiene di più, ovvero l’amico e Shadow.

Accettare un piano del genere significa essere sicuri di sé o aver perso completamente la capacità razionale di vedere che grande trappola i nuovi dei stiano orchestrando? Dovremo restare a guardare per ulteriori sviluppi.

In questo episodio American Gods è riuscita ancora una volta a umanizzare i suoi dei. Dal bisogno di risposte di Bilquis alla cura paterna che Odino ha avuto per Cordelia e Shadow è lampante dove gli scrittori vogliano farci arrivare. Tra i due schieramenti, i vecchi dei hanno sin dalla prima stagione un posto speciale nel cuore degli spettatori e questa puntata ha confermato ancora una volta come dovremmo interpretare la storia.

A soli tre episodi dal finale la vera domanda è: ci sarà un lieto fine o la guerra che sta elettrizzando sempre di più l’aria finirà per esplodere in una carneficina?

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