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American Gods 3×05 – Il potere della sorellanza

ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER sulla 3×05 di American Gods

Lontani sono i momenti in cui le puntate di American Gods procedevano con lentezza e incertezza: in questo episodio le storie hanno saputo viaggiare sui loro binari regalandoci un’ora di puro intrattenimento e permettendo di riunire amanti e alleati.

Abbiamo viaggiato nel tempo per guardare la nascita di un Nuovo Dio: Tech Boy è sì il prodotto del progresso, ma ha dovuto combattere come tutti per affermarsi sui reticenti e sugli scettici. Chi invece è riuscito a tornare alla propria fonte è Bilquis: non certo da sola (ha affianco una sorellanza forte e spiritualmente pronta), ma spezzare le catene delle proprie convinzioni e scavare a fondo per ritrovare il proprio potere è un insegnamento che può risuonare profondamente con gli spettatori.

In questo episodio, carico e costruito con un ritmo appassionante, c’è stato tempo perfino di portare a termine una rapina in pieno stile Ocean’s Eleven. L’unica cosa che non potevamo aspettarci, però, è stato forse il momento più commovente di tutti: il ricongiungimento di due personaggi molto amati dagli spettatori.

Procediamo però con ordine.

L’obiettivo della scorsa puntata (ne abbiamo parlato qui) era di salvare Bilquis dopo il suo rapimento. Quello che capiamo sin da subito, però, è che la trasformazione che sta avvenendo in lei le basterà a togliersi da ogni guaio.

La rinascita della dea è un’opera potente e profonda: l’aiuto delle proprie sorelle le permetterà di ricordarsi chi è, cancellando così innumerevoli opinioni che col tempo avevano finito per offuscare la sua vera identità. La sua voce e il suo potere sono bastati non solo a tirarla fuori da una situazione immediata di dolore e tortura, ma le hanno rinfuso nuova luce e saggezza. Gli spettatori – come anche Shadow Moon – sono sempre stati affascinati dalla sua storia e da ciò che Bilquis rappresenta, ma ora la profonda conoscenza che ha di sé le permette di scrollarsi di dosso tutto il superfluo ed essere finalmente libera.

Una contrapposizione interessante la abbiamo con Tech Boy: l’inizio della puntata è infatti tutto incentrato sulla sua nascita. Questa scelta innovativa – che stacca dunque con il consueto flashback riguardante il trasferimento di un vecchio dio in America – ci permetterà di donare nuova luce alla vita e alle motivazioni dei nuovi dei. Tech Boy nasce come un giovane promettente ma ingenuo che crede nel proprio potenziale a tal punto da puntare tutto sul progresso.

L’epilogo di quella scena ci fa capire, però, che anche i nuovi dei hanno dovuto forgiarsi nel fuoco delle difficoltà e dello scetticismo: questa nuova informazione permette quindi di umanizzare il ragazzo che, scappando di fronte alla ritrovata forza di Bilquis, torna nel proprio luogo di umiliazione e si nasconde, nuovamente messo in discussione da qualcuno più grande di lui.

Altro momento positivo della puntata riguarda sicuramente la trama di Mr. Wednesday: come avevamo previsto, la pazzia manifestata dopo l’incendio era l’ennesimo piano studiato a tavolino dal dio. Entrato anche lui all’interno dell’ospedale psichiatrico della sua amata, Odino può ora passare più tempo vicino alla sua Demetra. Nonostante la grande sentimentalità del gesto, però, non dobbiamo dimenticare che il suo è un personaggio calcolatore e astuto, capace di unire facilmente l’utile al dilettevole.

Mentre lui pone dunque tutte le sue energie nel riconquistare la sua amata – una situazione che cela un sentimento sincero, cosa che sconvolge tanto Shadow Moon quanto gli spettatori – Odino ha in mente un piano per portare Demetra, e la sua enorme fortuna, via dal luogo in cui sono rinchiuse. L’unica cosa che sembra mancare però è la volontà della stessa Dea di rifuggire dalla propria gabbia dorata: pur non sapendo esattamente cosa sia successo tra i due, è chiaro agli spettatori che Odino mettendo al primo posto sempre e solo se stesso ha ferito profondamente questa donna che, nonostante il tempo passato, non sa se perdonarlo.

Sul dubbio di questi sentimenti dell’Alfather American Gods però non rimane troppo tempo, ma anzi si trasforma senza pensarci due volte in un mini-film d’azione: perfino il montaggio, fatto di scene studiate in pieno stile Ocean’s Eleven, ci indica il successo del “numero 37” che Shadow e Cordelia riescono a portare a termine con tanto di finti accenti (di cui Ricky Whittle è maestro), parrucche e ricatti. Nonostante il nostro protagonista abbia passato gli scorsi episodi cercando di porre quanta più distanza possibile tra se e suo padre, la tentazione di aiutarlo gli è irresistibile.

Portata a termine però questa piccola malefatta, Shadow è pronto a tornare in Wisconsin nei panni di Mike

american gods

Il periodo passato in Purgatorio ha davvero lasciato un marchio profondo nella mente di Laura: dopo essere tornata in vita, il suo obiettivo le è ormai chiaro, ma per uccidere Odino e ottenere finalmente la sua vendetta la donna avrà bisogno di alleati.

Ritroviamo in questo episodio Ibis e Salim, nella loro prima seria apparizione di questa terza stagione di American Gods: mentre il dio cerca di istruirlo nel rapporto coi morti, l’uomo è ancora incapace di processare l’abbandono del Jinn, soprattutto perché è avvenuto in modo repentino. L’arrivo di Laura sembra smuovere le acque: se da un lato abbiamo la conferma che il motivo per cui è l’amore infuso nella pozione da Mad Sweeney, è giusto ritornare alle origini e cercare di riprendere a vivere. Come dice lei stessa all’amico:

Even once you’ve been dead for 100 million years, you still haven’t even begun to be dead

Anche se resti morto per 100 milioni di anni, non hai ancora iniziato a morire davvero

Il vero colpo di scena finale di questo episodio di American Gods sta nel ricongiungimento inaspettato tra Shadow e Laura: come abbia fatto la donna a trovarlo è un mistero (che forse scopriremo nella prossima puntata), ma cosa faranno i due dopo aver passato così tanto tempo distanti è ancora un’incognita.

Shadow aiuterà Laura nella sua missione di uccidere Odino? O non ne vorrà sapere, cercando di rifugiarsi nel suo nuovo ruolo di cittadino modello? Sarà interessante anche vedere le dinamiche sentimentali tra i due: lei sembra essere ancora presa da Sweeney – sebbene al momento non potrà tornare nel mondo dei vivi molto presto visto il suo status di cenere – e lui aveva iniziato a flirtare con la sua padrona di casa (sì, quella che nella prima puntata gli aveva puntato un fucile alle spalle) Marguerite.

Sperando di rincrociare la bellissima Bilquis – vera luce di questa puntata -sono ancora tanti gli interrogativi e i dubbi che rimangono inesplorati nella serie. Sperando dunque che il prossimo episodio sia tanto bello quanto quelli che si sono succeduti fino ad ora – e che avevamo recensito in anteprima – abbiamo dunque un motivo in più per aspettare con grande curiosità di scoprire come andrà a finire il piano di Mr. Wednesday, Mr/Mrs World e soprattutto cosa ha in serbo il futuro per Shadow Moon.

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