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La spiegazione del poetico finale di Queste Oscure Materie

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulla serie HBO Queste Oscure Materie

Proprio nei primi giorni del 2023, ha terminato la propria corsa His Dark Materials, serie prodotta da HBO, che ha riadattato i tre libri di Philip Pullman: La bussola d’oro, La lama sottile e Il cannocchiale d’ambra. Quello compiuto da Queste Oscure Materie è stato un viaggio incredibile, concluso con un finale poetico che ha sprigionato tutta la potenza che la serie ha mostrato sin dai propri primi istanti di vita. Nella terza stagione della produzione HBO abbiamo assistito, infatti, al culmine del percorso di Lyra e Will e allo scatenarsi della tanto attesa guerra di Asriel contro l’Autorità: trame che si dilungavano dagli albori della serie.

L’obiettivo del personaggio interpretato da James McAvoy era quello di rovesciare il dominio dell’Autorità, l’angelo “creatore” degli esseri umani, una sorte di rappresentazione fallibile di Dio, che governava tramite severi e ciechi regimi religiosi, volti a rinnegare la verità in nome della fede. L’intera narrazione in Queste Oscure Materie, dunque, si articola come una pesante bordata ai sistemi religiosi tradizionali, ma c’è anche molto di più. Ci sono i percorsi di crescita dei due protagonisti Lyra e Will, ma anche quelli di Asriel e Marisa, i due problematici genitori della ragazza chiamata a riscrivere le sorti del mondo. E poi c’è, chiaramente, la polvere, l’equilibrio universale da ristabilire. Ogni tessera, nel finale di Queste Oscure Materie, finisce al proprio posto, e lo fa in un modo al contempo drammatico e poetico.

Queste Oscure Materie: il finale di Marisa e Asriel

Queste Oscure Materie
Asriel e Marisa in Queste Oscure Materie (640×340)

Il finale di His Dark Materials è in realtà doppio, perché si consuma negli ultimi due episodi, chiudendo prima una questione, poi un’altra. Nella settima puntata della terza stagione della serie HBO assistiamo alla fine della guerra con Metatron e alla caduta dell’angelo. L’episodio segna l’epilogo anche del cammino di Asriel e Marisa, i due personaggi adulti centrali della narrazione, genitori estremamente problematici di Lyra. Il loro percorso si compie, però, proprio in relazione all’accettazione del loro ruolo nei confronti di quella figlia verso cui hanno sempre sbagliato approccio. Asriel l’ha continuamente evitata, concentrato sulla sua guerra, mentre Marisa ha sempre voluto controllarla, abituata a sottomettere chiunque le capitasse a tiro.

In realtà, i loro comportamenti sbagliati nei confronti di Lyra erano frutto di complessi personali.

Asriel provava invidia per il ruolo che il destino aveva riservato alla figlia e voleva essere lui il grande eroe della storia dell’umanità. Marisa invece provava terrore per un sentimento che aveva sempre rinnegato: l’amore. Così, il compimento del percorso di Asriel e Marisa giunge quando entrambi fanno i conti con i loro sentimenti. Quando l’uomo accetta la stima che prova per la figlia e quando la donna accoglie l’amore materno. Per la prima volta nella loro vita, Asriel e Marisa mettono Lyra davanti a loro stessi e capiscono, in fondo, il senso stesso della vita.

Accettate le loro nature, Asriel e Marisa sono pronti al sacrificio e così, in quello che possiamo definire il primo finale di His Dark Materials, abbattono Metatron cadendo con lui. Si sacrificano per permettere a Lyra di salvare il mondo. I due hanno donato se stessi alla loro figlia e all’umanità intera, il loro destino si compie grazie al più potente atto d’amore che ci sia: sacrificare la propria vita in nome della persona amata. Oltre che terminare il proprio cammino, Asriel e Marisa introducono quello che sarà il grande risvolto finale: l’amore inteso come sacrificio e verità.

Lyra e Will: la forza dell’amore

Lyra e Will in Queste Oscure Materie (640×360)

Dopo la fine della guerra con Metatron nella settima puntata, arriviamo al finale vero e proprio di Queste Oscure Materie con l’ottavo episodio dell’ultima stagione. Dopo la caduta dell’angelo, Lyra deve compiere il proprio destino e salvare il mondo: ciò significa trovare un modo affinché la polvere torni sulla Terra. Per riequilibrare il flusso della polvere serve un atto capace di rilasciare un flusso di energia potentissimo e ciò arriva grazie al bacio tra Lyra e Will.

Ciò che accomuna i due finali di His Dark Materials è, quindi, il ruolo cruciale giocato dall‘amore. In maniera un po’ inaspettata, è proprio l’amore a rivelarsi come la forza in grado di ristabilire l’ordine nell’universo, ma presto capiamo che questo sentimento, in realtà, cela ben altro al suo interno. Quello che propone la serie HBO è, infatti, un amore puro, libero da egoismi e completamente rivolto verso gli altri. In questa accezione, l’amore è inteso come verità assoluta e in tal senso si pone in contrapposizione alla fede cieca. L’Autorità aveva rinnegato l’esistenza della polvere, Metatron la stava togliendo agli uomini: la menzogna e la falsità sono ciò che stava mandando in rovina l’universo, mentre un sentimento pure e vero come il bacio di due giovani hai ristabilito il corretto ordine.

Vista sotto quest’ottica, la conclusione di Queste Oscure Materie ha una coerenza incredibile. Ciò che la serie ha presentato sin dall’inizio è stata una lotta contro la fede cieca propinata dai sistemi religiosi e in tal senso l’amore puro di Will e Lyra è l’epifania della verità. Il bacio dei due protagonisti è il tanto agognato trionfo della ragione, intesa come verità, sulla fede cieca, menzogna propinata dalla religione.

Il sacrificio finale in Queste Oscure Materie

Queste Oscure Materie
Lyra e Will in Queste Oscure Materie (640×340)

Manca, però, un tassello ancora per chiudere lo straordinario finale di Queste Oscure Materie. L’amore, come detto, è qui sinonimo di verità, ma per essere puro l’amore deve essere libero da ogni tipo di egoismo. A questo punto, dunque, a Lyra e Will è richiesto il prezzo del sacrifico. Come Asriel e Marisa, anche i due giovani protagonisti della serie HBO sono chiamati a dimostrare la purezza del loro sentimento e sostanzialmente a concedere sé stessi al bene del mondo. Sembra un epilogo ingiusto, perché il sacrificio di Asriel e Marisa riscatta una vita piena di errori e comportamenti deprecabili, mentre quello di Lyra e Will sembra gratuito, anzi persino crudele dopo tutto ciò che i due hanno dovuto pagare. È innegabile che sia tutto così ingiusto, ma è il prezzo da pagare per un bene molto, ma molto, più grande.

Lyra e Will giocano così il loro ruolo da eroi tragici e si separano, compiendo quell’atto d’amore puro che consiste nel sacrificare sé stessi per gli altri.

In questo caso, il loro allontanamento è necessario perché le porte tra i mondi vanno chiuse e ognuno deve tornare al suo universo, altrimenti il proprio daimon morirebbe. In questo finale, però, si consuma l’ultima, ennesima, bordata alla religione che dà Queste Oscure Materie. Con questo gesto, oltre che eroi tragici, Lyra e Will diventano delle vere e proprie figure messianiche, dei salvatori del mondo dei vivi, ma anche di quello dei morti, visto che l’unico varco che lasciano aperto è per liberare le anime dei trapassati.

In questo finale di His Dark Materials si consuma una metafora potentissima e delicata, che restituisce però la cifra del rapporto della serie distribuita da Sky con la religione. Il sacrificio di Lyra e Will richiama, in fondo, quello di Gesù, morto sulla croce per salvare l’umanità. Non c’è alcuna blasfemia qui, nessuna volontà di sminuire la figura di Cristo, ma anzi c’è una netta divisione tra la religione e la fede.

Conferendo questo carattere messianico a Lyra e Will, Queste Oscure Materie dimostra che ciò che viene contestato non è la fede in sé, ma la reazione umana alla fede. L’atto di fede è qualcosa che non solo è concesso all’uomo, ma è anche necessario, ma deve basarsi sulla verità, non sulla menzogna. La religione, invece, secondo la serie consegue la fede nel modo sbagliato, con ferocia e inganno. Ma questo è un problema umano, è un difetto di chi crede e non nell’entità in cui si crede.

Con questo immenso finale His Dark Materials concede dignità alla fede, ma solo se accompagnata dalla verità e dall’amore puro.

Solo così è possibile credere e quindi costruire un mondo migliore. La menzogna è il grande demone da combattere e l’unico modo per farlo è tramite la verità, sotto ogni sua declinazione. Così, mostrando la forza del sacrifico, Queste Oscure Materie sfodera il suo potente finale, che decostruisce completamente la religione e teorizza la vittoria della ragione sull’ignoranza.