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Stranger Things – Le PAGELLE della seconda stagione

Stranger Things ha chiuso i battenti con una seconda stagione che ha senza dubbio colto nel segno. Come abbiamo più volte sottolineato, il tema portante di questa annata è stato la crescita, fisica e psicologica di tutti i personaggi. Di conseguenza, la Serie stessa si è trovata a maturare, perdendo quell’innocenza che ne aveva contraddistinto gli esordi.

Abbondantemente bingewatchata e bingeraceata la seconda stagione e archiviati i feels, possiamo trarre un bilancio di queste 9 puntate. Bilancio che, qui a Hall of Series, amiamo fare attraverso le consuete pagelle, relative alle prestazioni dei personaggi. Quanto meno quelli più importanti (che comunque, in una Serie come Stranger Things, non sono pochi).

Partiamo dai personaggi più adulti, per poi concentrarci sugli adolescenti e sui più piccoli. Infine la sezione dei premi speciali.

1. GLI ADULTI

stranger things hopper joyce

Sceriffo Hopper 7: Dopo un inizio stagione da padre dell’anno (vedere litigio con Eleven) si riscatta mostrando i consueti atti di eroismo. L’intuizione dei tralci lo ha portato a un passo dalla prematura dipartita, ma alla fine la sua pellaccia dura – e l’intervento determinante di Joyce – lo mantengono in vita. Dandoci così l’impressione che nulla può veramente abbatterlo, tranne la segretaria del distretto di polizia se lo vede ingurgitare una ciambella. La chiusura romantica, in compagnia di Joyce, alza significativamente il suo giudizio.

Joyce Byers 8: Come se le luci di natale con mesi di anticipo e i seimila telefoni comprati nella prima stagione non lo avessero già accertato, la mitica Joyce è schizzata forte. E noi l’amiamo per questo. Tanto da essere completamente d’accordo con lei quando si distingue (anch’essa) come genitrice dell’anno, abusando del povero Will. La sua reazione in seguito alla morte di Bob, d’altra parte, è stata straziante e la sua sete di vendetta non si sarebbe placata nemmeno davanti al Mind Flayer.

Bob 9: Tutti ci aspettavamo da lui che fosse un villain psicopatico, e probabilmente sarebbe stata un’ipotesi affascinante: un ex goonie che, cresciuto, ha la possibilità di frapporsi a quella generazione di cui egli stesso è diventato emblema. Invece no, in questa stagione di Stranger Things egli non è altro che un personaggio semplice. E semplicemente amabile. Di tutti i nuovi è quello a cui ci siamo più affezionati e la sua morte ha scombussolato tutti i fan della Serie. Nient’altro da aggiungere, se non…Easy Peasy.

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