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Il creatore di Hellbound parla del confronto con Squid Game: «Sono due serie diverse»

Squid Game è stata senza dubbio la serie tv di maggior successo di quest’anno. In un solo mese è diventata infatti la serie tv più vista in assoluto su Netflix, avendo raggiunto in appena 28 giorni ben 111 milioni di utenti. E da allora sul web non si è parlato d’altro che di questa serie sudcoreana. Dato l’enorme successo di questo show, è stato addirittura realizzato un libro che spiega tutti i segreti della serie tv e che è uscito il 9 dicembre scorso. Per questo eravamo convinti che Netflix non volesse farsi scappare questa gallina dalle uova d’oro e che avrebbe ben presto rinnovato Squid Game per una seconda stagione. Contrariamente a quanto precedentemente annunciato, un rinnovo ufficiale ancora non c’è stato e il colosso dello streaming è ancora in trattative con il regista e creatore della serie. In compenso su Netflix il mese scorso è arrivata Hellbound una nuova serie sudcoreana horror che ha immediatamente iniziato a battere diversi record.

Ma Hellbound può essere davvero paragonata a Squid Game? Secondo Sang-ho no.

Quando la serie horror Hellbound è arrivata sulla piattaforma di streaming, proprio un mese dopo il grande successo di Squid Game, molti hanno iniziato a confrontare i due show. La nuova serie è stata presentata come l’erede di Squid Game e questo ha permesso senza dubbio allo show di raggiungere un maggior numero di utenti. Tuttavia il creatore e regista di Hellbound, Yeon Sang-ho, ha affermato che le due serie hanno ben poco in comune. Lo ha detto in un’intervista al New York Post in cui ha anche cercato di spiegare le ragioni del successo delle due serie tv. Ecco quali sono state le sue parole:

Penso che Squid Game e Hellbound abbiano le loro differenze e che il motivo per cui piacciono alla gente sia in qualche modo diverso. Entrambe le serie erano popolari perché avevano qualcosa con cui le persone potevano relazionarsi e in cui potevano rispecchiarsi. Penso che tutti abbiano un certo livello di paura e oscurità dentro di loro, e penso che sia un sentimento universale. Quindi, quando stavo girando Hellbound, volevo scoprire che tipo di speranza si possa trarre dalla paura che è in tutti noi.”

Il famoso regista durante la chiacchierata con i giornalisti del New York Post ha anche riflettuto su quanto stia cambiando il mondo della televisione in Corea. Ha ricordato che fino a poco tempo fa solo sul grande schermo venivano affrontate tematiche più oscure. Nel piccolo schermo non c’era spazio infatti per l’horror, ma solo per le commedie romantiche. Da quando grandi nomi del cinema hanno cominciato a lavorare per la TV però qualcosa pian piano ha iniziato a muoversi. Ha raccontato:

“In realtà non è passato molto tempo da quando il drama coreano ha iniziato ad approfondire questi temi oscuri e apocalittici. Per quanto riguarda i film coreani c’è una tradizione molto lunga, ma le serie in TV si concentravano principalmente sul romanticismo ed erano commedie romantiche. Solo 3-4 anni fa i drama coreani hanno iniziato a sperimentare questi generi più oscuri. Penso che siano stati introdotti alcuni cambiamenti nell’industria e che molti creatori nel campo del cinema siano passati all’industria del drama in TV ed è per questo che hanno portato con loro il drama più oscuro.”

Secondo lui dunque è proprio questo terreno fertile e il forte desiderio di sperimentare, realizzando degli horror per la TV, ad aver fatto vedere la luce a due progetti come Hellbound e Squid Game. Tuttavia Yeon Sang-ho ci ha tenuto a chiarire che la Corea ha tanto da offrire e che non sono solo gli horror coreani a far presa su un pubblico globale. Ha ricordato che anche molte serie romantiche come Crash Landing on You e Hometown Cha-Cha-Cha hanno avuto in passato molto successo. Ha concluso:

“Non penso che [uno show] debba essere horror per essere popolare a livello globale. È stata solo una coincidenza il fatto che sia Squid Game che Hellbound siano due serie horror uscite una dopo l’altra. Crash Landing on You e Hometown Cha-Cha-Cha sono stati anche alcuni spettacoli coreani molto allegri e sono diventati famosi in tutto il mondo. Quindi, penso che la Corea abbia molti generi diversi da offrire. Penso che i creatori si stiano concentrando su generi a cui prima non potevano dedicarsi. Prima, il mainstream era il romanticismo e le commedie romantiche. Ora dato che queste dinamiche stanno cambiando, abbiamo più serie horror”.

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