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Giancarlo Esposito rivela di aver quasi rifiutato il ritorno in Better Call Saul

La serie Better Call Saul della AMC, conclusasi di recente, funge da prequel di Breaking Bad, show creato dallo showrunner Vince Gilligan e si concentra sul personaggio principale di Bob Odenkirk nei suoi anni formativi come avvocato difensore dalla battuta pronta Jimmy McGill, prima di diventare l’avvocato della malavita del New Mexico, Saul Goodman.
Ambientata sei anni prima degli eventi del suo predecessore, Better Call Saul esplora le prime interazioni di Jimmy con i vari cartelli della droga di Albuquerque, tra cui il rappresentante della famiglia Salamanca, Gus Fring, interpretato dall’attore Giancarlo Esposito.

Durante la partecipazione alla serie “Iconic Characters” di GQ, l’attore ha riflettuto sul periodo trascorso nell’universo di Breaking Bad nel ruolo del boss della droga

Nel corso dell’interivsta, quando si è parlato del suo ritorno nel franchise di Better Call Saul, Esposito ha rivelato di aver quasi rifiutato l’opportunità di riportare Gus sullo schermo, temendo di rovinare il personaggio dopo aver fissato un livello altissimo con la sua partecipazione a Breaking Bad:

“È stata una decisione importante per me. Spero di non aver stressato nessuno alla Buena Vista Productions di Vince, ma sentivo di non voler tornare indietro. Nel mio cervello pensavo di Gus: “Non si scherza con quel tipo. Quell’uomo è finito, amico. È storia. È un’icona. Non voglio più avere a che fare con lui”.Tutto questo faceva parte del mio processo decisionale. Cosa puoi fare di diverso? Come si può creare un Gus diverso? È precedente al periodo di Breaking Bad. Ok, quindi è più volubile, meno controllato. Tutte queste cose sono finite nel cestino e ho detto: “Sì”.”

Anche se Giancarlo Esposito ha esitato a tornare, alla fine Gus si è rivelato fondamentale per gran parte della trama di Better Call Saul. Come indicato in Breaking Bad, Saul aveva dei legami con la famiglia Salamanca ben prima di incontrare il Walter White di Bryan Cranston e il Jesse Pinkman di Aaron Paul, che li avrebbero aiutati a espandere la loro industria. Sebbene si sarebbe potuto spiegare che i legami di Saul erano attraverso Mike Ehrmantraut di Jonathan Banks, ciò avrebbe comunque richiesto che Better Call Saul mostrasse come quest’ultimo fosse entrato in contatto con Gus e fosse diventato un suo fidato collaboratore.

Coloro che si sono innamorati del personaggio in Breaking Bad hanno chiesto a gran voce maggiori approfondimenti sulla storia di Gus, che lo show prequel ha offerto in parte, lasciando comunque in sospeso quanto basta per mantenere l’antagonista un intrigante enigma. Sebbene alcuni siano desiderosi di vederlo ulteriormente esplorato in futuro, il suo ritorno non solo ha superato le aspettative dell’attore, ma anche quelle del pubblico.

Con la serie televisiva ormai conclusa, ci si chiede quale sia il futuro della saga. Dopo il suo acclamato ritorno nel prequel di successo della AMC, Giancarlo Esposito ha spesso espresso la speranza di ottenere uno spinoff tutto suo, intitolato The Rise of Gus, per esplorare ulteriormente il personaggio, mentre il creatore Vince Gilligan ha dichiarato di non essere interessato a espandere l’universo.
I fan del franchise possono consolarsi sapendo che Gilligan riporterà Cranston, Paul e l’attore Raymond Cruz per uno spot del Super Bowl LVII il 12 febbraio, in cui ricreeranno una scena iconica di “4 Days Out“.

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