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Mindhunter 2: il confronto tra i killer reali e quelli della serie

8) Wayne Williams

Mindhunter

La figura di Wayne occupa buona parte della seconda stagione di Mindhunter. Personaggio dotato di rara furbizia, nonostante le numerose prove indiziarie ben evidenziate nella serie, riuscì a montare un caso di razzismo nei suoi confronti confondendo le acque. In gioventù era stato un ragazzo modello, un “genio” per i suoi compagni di classe.

I fallimenti nella vita lo avevano portato però ad accumulare una crescente frustrazione. Per John Douglas, Holden Ford nella serie, era “Un ragazzo arrabbiato alla ricerca di potere, con indosso una maschera a copertura delle sue inadeguatezze personali“. Gli omicidi costituirono per lui un modo per avere il potere, tenere nelle sue mani una vita è una forma di controllo totale.

Vera anche l‘ostinata lotta di Camille Bell, una delle madri dei bambini scomparsi, che non smise mai di credere nella verità e contribuì alla ricostruzione degli eventi con importanti raccolte di informazioni e la creazione di un gruppo di sostegno alle famiglie.

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