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La classifica delle 5 migliori scene di Mad Men

Qual è il primo pensiero che vi sfiora se nominiamo Mad Men? Il personaggio che vi è maggiormente rimasto nel cuore, un dialogo che sapreste ripetere a memoria, una scena che non dimenticherete mai. Ecco, oggi abbiamo deciso di fare un piccolo viaggio nostalgico in quel gioiellino seriale che è stato Mad Men e rispolverare alcuni dei momenti migliori dello show. La scelta è stata davvero difficile perché, quando si parla della serie tv capitanata da Jon Hamm, c’è poco che non sia iconico e memorabile. Con un po’ di riflessione, abbiamo optato per cinque scene che ci sono sembrate le più significative e importanti all’interno del percorso evolutivo della storia.

Vi presentiamo quindi 5 scene memorabili di Mad Men, tra pubblicità, donne moderne e nottate in ufficio.

5) Pubblicità

Mad Men

C’erano diverse scene possibili da inserire in quinta posizione e siamo stati a lungo indecisi. Sicuramente meritano una menzione speciale il trip allucinogeno di Sterling, il pugno a Pete, le dimissioni di Peggy e il ballo sensuale di Megan ma, alla fine, abbiamo deciso di rendere onore a un altro momento simbolico di Mad Men. Il suo finale.

Don sta vivendo una crisi profonda. In viaggio e da solo, l’uomo comincia a fare davvero i conti con se stesso a tirare le somme della sua vita. Dopo una telefonata a Peggy, in cui le rivela tutta la verità su di lui, Don viene adocchiato da un consulente del centro riabilitativo in cui si trova in quel momento e lo convince a partecipare a una seduta di gruppo. Durante la seduta, Don si sente particolarmente empatico e scoppia a piangere al racconto di solitudine e depressione di un certo Leonard. Il season finale di Mad Men vede Don nella posizione del lotus, intento a meditare mentre un sorriso gli distende il volto. La finzione si intreccia così alla realtà con la serie tv che si chiude sulla pubblicità della Coca Cola del 1971.

4) Betty Draper

mad men

Se esiste un personaggio di Mad Men che ha maggiormente suscitato pareri contrastanti, quella è sicuramente Betty Draper. Bellezza pulita anni ’50, stereotipo della moglie devota e paziente e della madre che sacrifica tutto in nome dei figli, Betty è stata una figura a lungo incompresa e spesso catalogato in un preconcetto di antipatia e fastidio. Eppure, il personaggio intrepretato da January Jones è un caotico calderone di sentimenti, spesso espressi solo attraverso lo sguardo e un cenno delle labbra.

Betty rimane per molto tempo un’immagine di donna pacata che si lascia tradire dal marito e calpestare dalla società. Non è il tipo che risponde a tono o che intavola una discussione con questo o quell’adulto. No, Betty per la maggior parte del tempo sta zitta e non replica e, a meno che non si tratti dei figli, lascia che il mondo abbia la meglio su di lei. In una delle scene più iconiche dell’intera serie, Betty esce sul portico di casa con un fucile in spalla e inizia a sparare a ai piccioni del vicino, dopo una serie di noiose questioni con lo stesso.

Il nomignolo di Betty è “Birdie” ed è proprio questo il momento in cui la donna si libera della prigione dorata in cui il marito l’ha da sempre rinchiusa.

3) The Best Things in Life are Free

mad men scrubs

Per tutta la durata della serie, Bert Cooper rimane un personaggio misterioso e istrionico. Sempre ai margini della narrazione, Bert incarna spesso la figura più spirituale dello show con il suo camminare scalzo e le perle di saggezza. Purtroppo, a un certo punto della serie, Cooper muore lasciando un grande vuoto nelle persone a lui più vicine come Sterling e Don.

Quando Don guarda per l’ultima volta l’ufficio del mentore, eccolo lì ai piedi delle scale che lo guarda sorridendo. Senza dire una parola, Bert inizia a cantare. Un motivetto allegro che nasconde un grande significato e un ultimo consiglio per il protagonista, troppo legato al denaro e al successo e spesso dimentico che le “cose più belle nella vita sono gratis”. Una delle scene più belle e oniriche di Mad Men, che nasconde un enorme significato e una sorta di profezia per il destino di Don.

2) L’ascesa di Peggy

Quando Mad Men comparve sui nostri schermi nel 2007, Peggy Olson era la classica segretaria impacciata e desiderosa solo di non venire licenziata o, peggio ancora, molestata sessualmente.

E anche se per quasi otto anni, ci sono state numerose strade in salita e ben poche discese degne di nota, Peggy non ha mai mollato continuando a lavorare sodo e a farsi valere. Camminando nella sua nuova casa alla McCann Erickson, la seconda vera protagonista di Mad Men ha finalmente abbracciato in pieno la sua vera sé, quella di una donna sicura, moderna e sensuale. D’altronde è sempre stata lì, sotto la superficie a fiorire piano piano. Come ci insegna Peggy, se dovete indossare gli occhiali da sole in ufficio, almeno siate sbronzi dopo una notte di vermouth e pattinaggio ma infischiatevene altamente e camminate come se il posto vi appartenesse.

1) The Suitcase

L’apice di Mad Men è tutto qui, racchiuso in questi quarantacinque minuti circa di puntata.

The Suitcase rappresenta, infatti, uno dei massimi livelli di scrittura non solo per lo show ma addirittura per la serialità moderna tutta, tanto da essere stato considerato uno dei episodi più belle delle serie tv della Golden Age. Una scadenza importantissima per l’agenza comincia a mettere tutti in agitazione, tanto che Don costringe Peggy a rimanere in ufficio fino a tarda sera per lavorare al pitch, facendole così perdere la festa di compleanno organizzata per lei dal fidanzato.

Un episodio che si svolge interamente nel corso di un’unica giornata, un confronto estenuante e verbalmente violento tra i due protagonisti di questo show. Ci sono momenti di riflessione, di confidenze, di sfuriate e di grida rancorose ma il tutto viene reso magistralmente da due interpreti che non ne sbagliano una. Manco mezza anzi.

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