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La dottoressa Giò – Le PAGELLE della terza stagione

Giorgia Basile (Barbara d’Urso)

E siamo arrivati al momento che tutti aspettavano, la pagella di  Giorgia #nonmifaccioica**imieimamancosemipagano Basile. Assoluta, universale, determinante, padrona di ogni aspetto dentro e fuori la serie, baronale (piazzare la sorella come personaggio è un colpo da maestro), scenografica, irriverente, poliedrica, dispensatrice di verità “col cuore”, regina totale, unica.

Ecco, l’aggettivo perfetto è “unica”: unica a recitare (sì, lo so, è un verbo un po’ forte), unica ad avere una storyline di livello, e pure con buchi di trama (chi l’ha investita? Noi possiamo immaginarlo ma non viene chiarito!), unica ad avere battute memeabili (se escludiamo quella di Zampelli che ho messo poco sopra). E allora? E allora Giorgia Basile che impersona Barbara d’Urso, (perché, non è così?) va giudicata nella sua capacità di gestire i pieni poteri che si è attribuita!

E si merita un 10, per aver trattato temi, tanti (forse pure troppi) che nella tv generalista non troviamo certo così di frequente. Immigrazione, stupri, violenza sulle donne, corruzione, omosessualità, ma soprattutto la difficoltà per le donne nel denunciare chi le maltratta.

D’altro canto, però, come se fossimo in un medical-panettone, tutti questi temi vengono lasciati lì senza avere un degno sviluppo. La storia dei parenti di Roberta, lo stupro di Angela, l’improvviso cambiamento di Luca sono la versione peggiore di argomenti affrontati ben più degnamente anche in altre serie tv italiane (basta vedere come Baby parla dell’omosessualità).

Regina delle regine, insomma, ma a noi mortali resta poco. 

Ma Barbarella non si discute, si ama!

VOTO: INDEFINITO

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