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Avere un mucchio di soldi e uno scopo è un ottimo modo per pianificare una vendetta. Esiste sempre, per tutti, un torto subito o un’ingiustizia (reale o presunta) che spinge ad agire sotto la propulsione di istinti primordiali: sopravvivenzaaffermazione di sé. In questo caso però abbiamo davanti a noi anche un terzo elemento: la comprensione. Il desiderio, puramente razionale, di capire. Di rispondere a un “perché“. In questa affascinante Serie Tv tutti questi elementi sono rappresentati e portati ad alti livelli. Un grande attore come protagonista, capace di dare un  taglio ironico e molto “Britsh” alla sua interpretazione, coadiuvato da un gruppo di “spalle” di tutto rispetto.

Anche la trama è avvincente in quanto fin da subito non è chiaro chi sia l’antagonista e l’intera Serie ruota attorno a questa ambiguità. D’altra parte in un mondo dove tutti sono disposti a mangiare tutti per una briciola in più o per un spazio un po’ più comodo al sole, ecco che di colpo si scoprono amicizie e legami pur di salvare l’intero meccanismo che sorregge la sporcizia e le menzogne dentro cui ci si muove. Non ci si può fidare di nessuno e nessuno è quello che sembra.

Un uomo di spalle nella semioscurità; davanti a sé la proiezione bidimensionale del suo passato recente e remoto. Una domanda: chi? Ma non è solo il passato. E’ anche il futuro. Almeno quello prossimo. E’ lo scopo della vita. La vita che ha un senso solo al fine di rispondere a quella piccola e quasi impertinente domanda: chi? E nel momento in cui si arriverà al “chi” si capirà anche il perché.

L’episodio pilota ci mostra una retrospettiva di quello che è successo. Una sorta di documentario. Volutamente non viene chiarito il punto di vista temporale in cui avviene (apparentemente il presente, rispetto all’inizio del primo episodio). Questa tecnica continua attraverso l’intero arco della Serie, fino a quando il punto di vista della telecamera non verrà “ucciso” durante l’ennesima (e ultima) intervista.

Uno dei temi portanti della Serie Tv è l’effetto della prigionia, intesa in senso fisico ma anche e soprattutto mentale, su chi la subisce. Diversi episodi riguardano in modo prominente gli effetti di questo tema sui protagonisti. Il desiderio di mantenere, ad esempio, una casa più spaziosa possibile. Oppure lo shock e la repulsione all’idea di mettere un recinto attorno a una piscina, come metafora dichiarata delle “sbarre“. Sono tutti piccoli indizi che servono per costruire la personalità del protagonista e delle sue spalle, in modo da legare il suo passato al loro presente.

Un secondo tema rilevante e determinante nella stesura del protagonista è il distacco emotivo. Una sorta di atteggiamento “zen” che diviene non solo cifra stilistica del carattere del protagonista ma anche strumento di indagine per raggiungere il proprio scopo. Per dare un senso alla nuova vita e trovare quelle risposte che stanno alla base della Serie stessa.

Una Serie Tv breve che, senza le pretese dell’autorialità, ci presenta un personaggio interessante ricco di sfaccettatureidiosincrasie. Ben interpretato e che per certi versi ci ricorda Adrian Monk. Il protagonista infatti ha la capacità di guidare la scena e attirare l’attenzione senza dire una parola, quasi quanto Tony Shalhoub in Monk. Allo stesso tempo, la caratterizzazione che ne viene data, omaggia e richiama Gregory House (interpretato dall’attore britannico Hugh Laurie) di Dr. House. E’ pur vero però che le stranezze e il cattivo comportamento di House sono incessantemente divertenti, mentre le idiosincrasie del nostro protagonista risultano, talvolta, un po’ ripetitive e dopo i primi episodi poco originali.

L’aspetto più interessante esula da quello squisitamente legato alla fruizione televisiva della Serie. Infatti, la Casa Produttrice ebbe la grande intuizione di rendere disponibile sul proprio web site una pagina interattiva nella quale era possibile cercare di ricostruire e posizionare indizi e prove raccolte man mano durante la Serie per tentare di giungere alle proprie conclusioni sulla cospirazione durante lo svolgimento della Serie stessa. Idea accattivante che ha alimentato la curiosità e le speculazioni del pubblico per diversi anni.

C’è chi dice di non giudicare un libro dalla copertina.
Beh, noi la copertina l’abbiamo strappata direttamente: provateci voi a capire di quale Serie Tv stiamo parlando!

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