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Le 9 coppie più disgustose nella storia del cinema

Ah, l’amore.
Il “e vissero per sempre felici e contenti”, la promessa di un futuro statico persi nella contemplazione del lieto fine. Una risoluzione definitiva e universale di ogni parentesi aperta, il fine ultimo di ogni patimento. L’amore è la ricompensa, garanzia di felicità. Realizzazione. Un vaso di Pandora, ma di tutte quelle gioie che ti hanno schivato nella vita.
Non riusciamo a farne a meno, gli corriamo dietro.
E quando lo raggiungiamo?!

Scopriamo che l’amore non è la soluzione a tutti i nostri problemi.
Anzi, certi amori e certi problemi se la intendono fin troppo bene. Il vaso di Pandora il più delle volte resta fedele a se stesso e contiene davvero ogni male del mondo.
Così finiamo col cuore spezzato e ci chiediamo “chi me lo ha fatto fare? Chi?!
Talvolta tiriamo in ballo i classici Disney e le commedie romantiche, ci rivolgiamo a un tribunale immaginario e chiediamo il rimborso delle speranze disattese.
Ma davanti al giudice ci vediamo costretti a riconoscere che un contrappeso c’è.

Nei film l’amore non è sempre rose e fiori.
Può essere tossico, disturbante, inappropriato e in certi casi persino disgustoso.
A volte certe relazioni sono semplicemente sbagliate.
Eppure, in nome dell’illusione di un’arca di Noè di gioia a cui l’accesso è consentito solo in due, sembra che certe coppie stiano insieme a ogni costo.

Come le 9 coppie più disgustose della storia del cinema!
Riusciranno a competere con le 9 coppie più disgustose delle Serie Tv?

1) Chiuchino e Draghessa, Shrek

Shrek (1024 x 576)

Ho solo una domanda tecnica: come?

2) Harry Potter e Ginny, Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Harry Potter (1024 x 683)

Magari per alcuni parlare di disgusto in questo caso è esagerato, ma per me vedere Harry Potter con Ginny Weasley è stato terribile. E vi spiego anche il perché.
Tra Harry e Ron c’è un legame di fratellanza.
Ron e Ginny sono fratello e sorella.
Quindi, per la proprietà transitiva della fratellanza, Harry e Ginny sono parenti.
Chiaro, no?!

3) Finch e la mamma di Stifler, American Pie

American Pie (1024 x 682)

Jennifer Coolidge (Tanya, il nostro personaggio preferito in The White Lotus) è passata alla storia del cinema come la sola e unica mamma di Stifler, nel franchise di American Pie, contribuendo all’esplosione gergale del termine milf.
Quando Finch, quello sbarbatello si fa avanti con lei, ostentando un certo atteggiamento da uomo maturo e piacente, non ha speranze, dai! E invece no.
L’avrei potuta vedere in atteggiamenti intimi con chiunque senza provare disgusto, ma non con lui, non con colui che suo figlio chiama Pausa M***a.
Non dopo quel lassativo nel mokaccino.

4) Marty McFly e sua madre, Ritorno al Futuro

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In Ritorno al Futuro, la storica DeLorean DMC-12 avrebbe potuto portare Marty McFly in qualsiasi epoca. Dinosauri, rivoluzione francese, così lo ha condotto dritto dritto verso un incubo di stampo edipico.
Dopo essere accidentalmente tornato nella Hill Valley del 1955, il diciasettenne va alla ricerca del Doc di quella linea temporale cosicchè possa aiutarlo a riparare la macchina e tornare indietro, o meglio, avanti, nel suo tempo.
Come se non bastasse le cose di complicano: si fa investire al posto del suo futuro padre nel tentativo di difenderlo da dei bulli. Così facendo lo sostituisce inavvertitamente nel primo fatidico incontro con sua madre, Lorraine.
Lei infatti lo soccorre, lo porta a casa sua e da quel momento non ha occhi che per lui.

Oltre a far ripartire la macchina del tempo insieme a Doc, Marty si ritrova ad aiutare il giovane George McFly a conquistate la sua futura mamma, evitando le sue incestuose attenzioni, affinché lui possa essere concepito dai due e continuare a esistere.
Anche se, fossi stata in lui, dopo aver ricevuto avances da una versione adolescente e civettuola di un mio genitore, non so se sarei voluta sopravvivere.

5) Christiane e Detlef, Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino

Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (1024 x 576)

Questo film è tratto dalla vera storia di Christiane Felscherinow la protagonista del romanzo Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino.

Christiane è una ragazzina di 12 anni nel 1975 quando inizia a frequentare il Sound, una discoteca.
Lì conosce Detlef, un ragazzo di cui si innamora perdutamente e comincia a frequentarne il gruppo. Quei ragazzi passano il tempo nell’unico modo che appare loro possibile nella squallida realtà di Berlino Ovest: abusano di alcol e sostanze stupefacenti.
Quando Christiane scopre che il fidanzato si fa di eroina decide di provarla anche lei.
Questo segna la discesa dei due è in una spirale di tossicodipendenza e prostituzione diventando i fantasmi di loro stessi. Finiscono con l’incatenarsi a vicenda, all’eroina e alle strade che conducono allo Zoo di Berlino.

6) Amy e Nick, Gone Girl

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I protagonisti di Gone Girl, Nick e Amy, sembrano essersi dimenticati che il divorzio è una possibilità quando un matrimonio non funziona. O che so io, la terapia, tanta,
Invece no.
Nick vuole un figlio, Amy non ne vuole sapere. Lui allora la tradisce e lei, che non è una che se la lega al dito, decide di simulare il proprio omicidio. Nonostante sua moglie sia evidentemente una psicopatica, Nick non è da meno.
Il loro legame ha qualcosa di morboso, visceralmente sbagliato. Come due serpenti che cercano di strangolarsi vicendevolmente. Un legame particolare che è diventato subito culto del cinema.

7) Il professor Humbert Humbert e Dolores “Lolita” Haze, Lolita

Coppie film
Lolita (620 x 376)

Lolita è l’adattamento cinematografico di Stanley Kubrick del controverso romanzo omonimo di Vladimir Nabokov, uscito nelle sale nel 1962.

Questo è il racconto di una delle “storia d’amore” più famose del cinema sì, ma secondo il punto di vista di un pedofilo.

Il professor Humbert Humbert si reca a Ramsdale per motivi di lavoro.
Cercando una stanza da affittare visita la casa di una vedova sciocca e civettuola, Charlotte Haze. Sceglie di restare lì quando conosce la figlia della proprietaria: Lolita, una ragazzina che nel romanzo di Nabakov ha appena 12 anni e che nel film, per volere di censura, ne ha 15.
Il professore si trasferisce nella stanza libera. Passa poi le sue giornate a guardare la sua ninfetta, mentre sua madre è troppo presa dal far colpo su di lui per accorgersene.
Humbert decide addirittura di sposare Charlotte pur di continuare a stare accanto a Lolita.
Quando quest’ultima perde la vita investita da un’auto la figlia è in campeggio.
Il professore va a prenderla e si ferma con lei per strada in una stanza d’albergo.

Sebbene non vi siano immagini esplicite tutto ciò che è implicito disgusta a tal punto da rendere difficile proseguire la visione.

8) Léon e Mathilda, Léon: the Professional

Lèon (1024 x 577)

Léon è un sicario senza radici, un uomo il cui unico legame al mondo è con una pianta in vaso. Mathilda è una ragazzina di circa 12 anni che abita nell’appartamento accanto al suo.
Dopo che la sua famiglia è stata sterminata a causa di un agente della DEA corrotto, Mathilda chiede aiuto al vicino. Lei le insegnerà a leggere, lui a uccidere.

Non tutti sanno che nel rapporto tra Mathilda e Léon, l’attrazione sessuale sarebbe dovuta essere più esplicita. Besson, tuttavia, fu costretto ad apportare delle modifiche alla pellicola e tagliare alcune scene a seguito del giudizio negativo dato dal pubblico di prova a Los Angeles.
Nonostante ciò, dopo l’uscita del film, l’allora giovanissima Natalie Portman iniziò a ricevere lettere di uomini più grandi che vedevano in lei una Lolita.
L’attrice era solo un’adolescente prima di consacrarsi nel mondo del cinema e ha vissuto con disagio il suo sviluppo sessuale, sentendosi una potenziale preda di attenzioni non richieste.

9) Dae-su e Mi-do, Oldboy

«Il film che avrei voluto fare io.»

Quentin Tarantino

Se questa fosse una classifica Dae-su e Mi-do vincerebbero il 1° posto delle coppie più disgustose della storia del cinema.
Dae-su non è un padre di famiglia modello.
Un giorno, appena uscito di prigione per ubriachezza molesta, viene rapito e segregato da uno sconosciuto misterioso in una stanza.
Per non impazzire si allena e scrive la sua autobiografia ogni giorno, per tutti i 15 lunghi anni di prigionia.
Un giorno all’improvviso viene liberato. Il suo rapitore lo sfida a trovarlo.
Dae-su sviene in un ristorante e conosce Mi-do, una giovane cuoca. I due si sentono attratti l’uno dall’altro fatalmente. Ma anche il loro incontro apparentemente casuale è il frutto di una mano che li muove su una scacchiera.

Non posso dirvi perché questa è la coppia più disgustosa della storia del cinema o sarebbe uno spoiler imperdonabile.
Scopritelo e vediamo se gli assegnate anche voi il primo posto meno ambito della storia!