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Diavoli 2×05/2×06 – La Recensione: siamo in guerra

Diavoli continua senza esclusione di colpi. Siamo ormai oltre la metà della seconda stagione e gli argomenti toccati sono numerosi. Brexit, social media, 5G, criptovalute ed elezioni americane sono solo alcune delle tematiche trattate, il tutto nell’ambito di una cyberguerra per ottenere il controllo dei dati personali dei cittadini di tutto il mondo. Se nelle prime quattro puntate della stagione erano stati delineati due schieramenti ben definiti – quello cinese sostenuto dalla New York-London Investment Bank e quello statunitense della SPAC di Dominic Morgan – gli episodi 5 e 6, trasmessi venerdì 6 maggio su Sky Atlantic, complicano le cose. Ci rendiamo infatti conto dell’esistenza di un terzo schieramento: quello del mondo libero. Ma andiamo con ordine.

La trama

Massimo Ruggero ha ormai lasciato la NYL ed è stato nominato CEO della SPAC di Dominic, nella quale riesce a portare con sé anche Eleanor. Le morti sospette di Kalim e di Damian Curtis non mettono fine alla scia di sangue della stagione, e infatti l’episodio 5 si apre con un poco credibile incidente ai danni di un uomo che si ritiene connesso a Satoshi Nakamoto, misterioso inventore dei Bitcoin. Massimo ed Eleanor si mettono dunque alla ricerca di Nakamoto, un alleato importante da avere dalla propria parte. La maggior parte dell’episodio si concentra proprio sul tentativo di ottenere un incontro con Nakamoto, ma proprio quando Massimo si trova a un passo dal suo obiettivo riceve una telefonata da Oliver che cambia le carte in tavola. Oliver infatti ritiene che i responsabili della morte di Damian non siano i cinesi, ma possa essere proprio Dominic. Massimo è di nuovo punto e daccapo, circondato da diavoli di cui non si può fidare, e rinuncia all’incontro e a portare Nakamoto da quella che credeva fosse la sua parte.

Per non farsi mancare niente, Massimo continua anche a indagare sulla morte di Kalim, che è ormai palese non essere stata causata da un omicidio a sfondo razziale. Ripercorrendo il percorso dell’amico nei minuti precedenti la sua tragica fine, riesce a capire il significato degli ultimi messaggi ricevuti da lui e trova una chiavetta usb nascosta a una fermata degli autobus. Ma non appena la prende si accorge di essere seguito e tenta di scappare, venendo però investito per le strade di Londra.

Nella puntata 6 Massimo si sveglia nella sua stanza d’ospedale, dove in molti sono andati a trovarlo mentre era in coma farmacologico. Al suo risveglio si accorge che la chiavetta di Kalim non è più fra i suoi effetti personali e sospetta subito che sia stato Dominic a prenderla. Le dinamiche dell’episodio girano attorno al 5G, dato che sia la NYL che la SPAC di Dominic puntano ad acquisizioni in questo ambito. Massimo ed Eleanor individuano un’azienda da rilevare, la Framtek, ma non fidandosi più di Dominic provano ad aprire una terza via, un terzo blocco nella guerra per il controllo sui dati dei cittadini. Contemporaneamente anche Nadya, la geniale matematica che Dominic ha preso sotto la sua protezione, si rende conto delle potenzialità dell’azienda senza però comunicarle al suo mentore. Si scopre poco dopo che è stata proprio Nadya a prendere la chiavetta usb dopo aver origliato una conversazione che l’ha fatta ricredere su Dominic. La ragazza la riconsegna dunque a Massimo, segnando così un cambiamento nella sua posizione e un tradimento nei confronti di colui che l’ha inserita nel mondo dei diavoli.

Massimo scopre insieme alla collega di Damian che la chiavetta contiene le prove di come le previsioni elettorali del ragazzo fossero state utilizzate per manipolare i risultati del referendum sulla Brexit. Questo a ulteriore conferma del fatto che i dati personali nelle mani sbagliate possono essere usati per cambiare le sorti del mondo intero. Arrivati a questo punto le posizioni di Nadya e di Massimo sono definitivamente cambiate. Dominic sa che la sua pupilla ha agito alle sue spalle e Massimo cerca di costruire un suo schieramento pro libertà personale chiedendo supporto a Zhi, che intanto gli ha anche comunicato che lo renderà padre. Non resta che capire quali saranno le prossime mosse di una guerra tutt’altro che semplice da combattere.

Diavoli

Due personaggi chiave tra i diavoli

Gli episodi 5 e 6 di Diavoli complicano ulteriormente un quadro che si stava già delineando in tutta la sua complessità. Al di là delle vicende, queste puntate hanno messo in risalto due personaggi dei quali si intravedevano le potenzialità, ma che fino a questo punto non erano ancora fuoriusciti a dovere. Oliver sta continuando la sua scalata alla NYL: è un giovane ambizioso ma pare che le sue prospettive professionali stiano oscurando sempre più il suo ruolo familiare. Il suo rapporto con la moglie comincia a vacillare, complice il fatto di aver tradito più volte la sua fiducia per ottenere dei vantaggi sul lavoro. Quello che fino a qualche puntata fa sembrava un personaggio fedele a Massimo e alla sua stessa morale, sta diventando sempre più un vero e proprio diavolo della finanza. E pare non accorgersi che Liwei sembri usarlo più come pedina del suo gioco che come fedele collaboratore a cui dare un’occasione. Ma magari anche Oliver ha ancora le sue carte nascoste da giocare.

Nell’altro schieramento abbiamo invece Nadya, un personaggio con un enorme potenziale che fino all’episodio 6 è stato quasi del tutto inespresso, restando relegata nel suo angolino proprio come la sua scrivania negli uffici della SPAC. Nadya è un genio della matematica, un pesce fuor d’acqua nel mondo della finanza che però con le sue capacità permette a Dominic di essere sempre al passo. Al contrario di Oliver, quando si trova a combattere con la sua coscienza decide di andare contro i suoi stessi interessi, scegliendo la strada di quello che ritiene giusto ma non facile. Colei che sembrava pendere dalle labbra di Dominic gli trama alle spalle, ma non riesce a scappare via prima che lui si accorga di ciò che è successo. Non si prospetta quindi un futuro roseo per lei nelle ultime due puntate della stagione, ma così come ci ha sorpreso adesso non dubito del fatto che possa continuare a farlo.

Quasi alla fine della guerra

Sono solo due gli episodi che ci separano dal sapere come si concluderà la seconda stagione di Diavoli. Più precisamente, capiremo cosa ha portato alle vicende d’apertura della prima puntata, ambientata a Milano nel 2020 proprio all’inizio della pandemia, con Massimo e Dominic – se possibile – più lontani che mai. Ma per adesso siamo ancora al 2016 e non stento a credere che le vicende che vedremo non ridurranno il livello di complessità raggiunto nei sei episodi già mandati in onda. Se la prima stagione di Diavoli era cominciata in modo un po’ più lento, questa ci ha catapultato fin da subito in un mondo complicato. La trama della serie fonde ancora una volta storie romanzate e vicende che hanno caratterizzato l’attualità dell’anno in questione, mostrando nuovamente quanto economia, finanza e politica siano strettamente interconnesse.

Insomma, la seconda stagione di Diavoli non ha assolutamente deluso le aspettative, dimostrandosi più che al livello della prima. Riprendere il filo della situazione non è stato immediato – ricordiamo che sono passati due anni dalla messa in onda della prima stagione e che gli eventi sono ambientati a cinque anni di distanza – ma la qualità c’è e si vede. Riuscire a seguire tutti gli intrecci non è sempre semplice, gli eventi sono molti e complessi e gli schieramenti cambiano continuamente. Ma per una serie che si ripropone di raccontare dinamiche internazionali di questo spessore forse non potrebbe essere altrimenti, e ogni tentativo di semplificazione si potrebbe tradurre in eccessiva banalizzazione. Non resta che attendere venerdì prossimo per scoprire cosa accadrà nel finale di stagione: chi saranno stavolta i veri diavoli?

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