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Il misterioso e suggestivo simbolismo in Dark

Dark è una delle Serie Tv Netflix più valide mai viste in giro. La sua storia – così logica, ciciclica, razionale – si caratterizza per un approccio emotivamente distruttivo, un modo di raccontarsi che ancora oggi destabilizza chi la ricorda o la riguarda per la centesima volta. Dark è qualsiasi cosa voglia essere, ma la sua libertà è dettata dalla sua grande intelligenza.. A volte, a detta di molti, è perfino troppo complicata. I suoi intrecci si stringono tra loro con un nodo troppo forte da snodare, ma non c’è niente che possa desistere quando la struttura che viene messa in atto lo fa in un modo così preciso e studiato. Ogni cosa in Dark è infatti analizzata nei minimi particolari tanto da permettere alle cose più apparentemente insensate di aver senso, una base logica credibile su cui poggiarsi senza rischiare di cadere o di essere smentite. La verità alla base del successo di Dark probabilmente sta nell’equilibrio che i due creatori hanno trovato tra scienza e sentimento, tra amore e razionalità, l’utilizzo delle sfumature color grigio invece che bianco e nero. Non esistono personaggi cattivi all’interno della serie, d’altronde. Esistono personaggi che si muovono come delle pedine in una scacchiera cercando di fare scacco matto. Non sanno come si faccia, non conoscono davvero i movimenti da compiere e questo li porta a errare, a fare mosse che si ripercuotono sugli altri e, soprattutto, su loro stessi. Ma l’aspetto che più rende Dark una grande Serie Tv è il suo continuo rimando a miti, religione e scienza. Tutto ciò di cui parla, perfino gli oggetti, ha un significato ricercato che in alcuni casi spiega – con la sua sola definizione – l’intera storia messa in atto.

Il simbolismo di Dark è affascinante, suggestivo, misterioso. Coglierlo subito è spesso complesso, ma una volta fatto milioni di domande acquisiranno risposta, facendoci capire ancora di più la potenza di questa grande, grandissima Serie Tv Netfix

Dark (640×360)

Il primo esempio di perfetto simbolismo lo ritroviamo senza dubbio nei nomi scelti per i personaggi. Adam ed Eva, per esempio, sono un chiaro riferimento alla nascita della vita. Secondo la genesi sono infatti proprio loro i primi esseri umani creati da Dio da cui discenderebbe qualsiasi essere umano, e lo stesso evento accade in Dark. Adam ed Eva sono coloro che generano il nodo tra i loro mondi diversi e che, di conseguenza, creano la vita attraverso le diverse nascite che avvengono durante i diversi viaggi nel tempo. Ma non sono solo i nomi a nascondere un significato in Dark, e neanche solo gli oggetti. Il simbolismo è infatti riscontrabile anche nella storia in sé, negli eventi che si sviluppano sotto i nostri occhi e di cui a volte non afferriamo il richiamo.

Come anticipato, Dark è una Serie Tv che si interroga anche sui perché, dando così vita a una lezione di filosofia che richiama grandi pensatori come Hegel e Nietzsche. Il primo filosofo viene utilizzato per la costruzione della struttura della storia: in particolare Dark riprende dalla sua filosofia il concetto di tesi, antitesi e sintesi. La tesi sostiene l’idea, l’antitesi la contraddice mentre la sintesi trova una soluzione. Questo concetto diventa realtà attraverso la storia di Jonas e Martha che, per diventare Adam ed Eva, devono prima perdersi drasticamente. Tesi: Jonas e Martha; Antitesi: rottura; Sintesi: Adam ed Eva. La filosofia di Nietzsche viene invece utilizzata per mettere in atto uno dei concetti fondamentali di Dark, ovvero la ciclicità del tempo. L’eterno ritorno di Nietzsche sostiene che ogni cosa sia fatta per ripresentarsi secondo determinati cicli temporali fissi, che in Dark si presentano ogni 33 anni. Questo concetto viene presentato in Dark anche attraverso l’utilizzo dell’uroboro, rappresentato da un serpente che inghiotte la sua stessa coda, simbolo dunque della natura che rinasce una volta raggiunta la propria fine.

Ma Dark è una Serie Tv estremamente trasversale, una produzione Netflix che va oltre la religione e la filosofia e che fa spazio anche alla mitologia greca. In particolare questo rimando possiamo coglierlo attraverso il personaggio di Martha che, già dalla prima puntata, mette in atto Il Mito di Arianna. Durante il primo episodio Martha partecipa a uno spettacolo teatrale con il ruolo della principessa greca, mettendo in scena la storia che vedrebbe quest’ultima innamorarsi di Teseo per poi salvarsi grazie al filo di gomitolo di lana che aveva lasciato all’entrata della caverna. Il gomitolo, così come il resto degli oggetti di scena, è di colore rosso, un altro chiaro riferimento alla leggenda giapponese del Filo Rosso del destino che, nel dettaglio, spiega che ogni essere umano è collegato a un altro, la propria anima gemella. Attraverso questo rimando gli autori raccontano così che ogni cosa, all’interno di Dark, è collegata a un’altra e che non vi è alcuna possibilità di sfuggirle, esattamente come accade per i due personaggi principali Jonas e Martha.

Dark (640×360)

E come poteva, una Serie Tv così attenta ai dettagli, non essere ambientata all’interno di un contesto che non richiamava l’essenza dell’intera storia? Il paesino tedesco in cui la storia prende vita è infatti realmente esistente, ma non si trova in Germania. Situato nella Foresta Nera (il posto in cui si pensa che i fratelli Grimm abbiano scritto le loro storie) e popolata da a stento 3000 persone, Winden nella serie non ha alcuna ubicazione precisa. Il motivo alla base di questa ambiguità è da ritrovare nelle volontà dei creatori di creare un posto che possa essere ovunque e, nello stesso istante, da nessuna parte. Ma non è finita qua, perché perfino il significato della parola Winden nasconde un chiaro riferimento alla storia. In tedesco il nome della cittadina significa contorcersi dal dolore, un chiaro riferimento alla sofferenza che i diversi personaggi della serie vivono sulla loro pelle.

Ma il simbolismo di Dark, al contrario degli esempi appena riportati fino ad adesso, sa anche essere chiaro e immediato fin da subito. In questo senso spiccano ben due esempi che rivediamo nell’utilizzo del numero 3 e nel nome della serie. Andando con ordine, il numero 3 è sempre stato considerato – nella sua interpretazione Cristiana – il numero perfetto che riporta alla Santa Trinità, ma anche il simbolo per eccellenza per rappresentare la vitalità, il cinismo e il destino. Questi tre elementi sono tutti presenti all’interno di Dark e, soprattutto, vengono spesso simboleggiati dalla ricorrenza del numero 3 e dai suoi multipli. Sono 33 gli anni differenza tra un piano temporale e un altro, e sono 3 le morti possibili per un individuo.

Per concludere, analizziamo un simbolismo che potrebbe essere in realtà facilemente colto: il motivo per cui la serie porti il nome di Dark. Nella lingua originale, Dark significa Oscurità, un concetto che nelle tre stagioni si vive sia da un punto di vista oggettivo che soggettivo. I toni della cittadina, i colori delle case o di qualsiasi altro elemento sono sempre pallidi, scuri, privi di luce. Lo stesso accade anche ai personaggi: ognuno di loro porta un peso dentro che gli risucchia la parte più viva e lucente, lasciandoli così pieni di oscurità. A sostegno di questa correlazione abbiamo le parole di Hannah durante la scena finale della terza stagione. Raccontando il suo sogno, la donna descrive le sue sensazioni utilizzando molto spesso la metafora dell’oscurità. <<La luce è saltata, c’è stato un forte tuono e all’improvviso è calata l’oscurità e io sapevo che il mondo era finito. Era buio e la luce non sarebbe tornata. Avevo questa strana sensazione, come se fosse un bene, che fosse tutto finito. Come se all’improvviso fossi libera. Né volontà, né doveri, un’oscurità sconfinata. Nessun ieri, nessun oggi, nessun domani. Niente>>.

I riferimenti che Dark mette in scena sono così presto diventati spiegazioni di quanto, con le su tre stagioni, ha raccontato. La cura dei dettagli di questa produzione Netflix è stata senza dubbio maniacale e l’ha portata a essere un vero e proprio libro di filosofia, scienza e religione. Ma, ancor di più, l’ha portata a essere una Serie Tv in cui non esistono buchi di trama. Ogni cosa è stata qui spiegata gradualmente e con una correlazione che fa luce sulla vera anima di questa storia, sulle sue intenzioni narrative e su tutto quello che da sempre ci riguarda. Il tempo, d’altronde, è un concetto che manda fuori di testa tutti noi, anche se – nel nostro caso – non è un modo per viaggiare: possiamo solo guardarlo trascorrere.

La spiegazione di 5 scene contorte di Dark in cui non ci abbiamo capito proprio niente