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Zodiac – La storia dello sfuggente serial killer di American Horror Story

American Horror Story ha tratto ispirazione da questa oscura pagina di cronaca nera americana per ben due stagioni: Cult e Hotel. Chi è stato Zodiac, il serial killer che ha agito (e terrorizzato) la California tra il dicembre del 1968 e l’ottobre 1969?

Non è mai stato né catturato né identificato, ma moltissime serie tv hanno fatto riferimento a lui e alle sue tremende gesta, non solo American Horror Story, ma anche Criminal Minds e Nash Bridges.

Dichiara, nelle varie lettere che invia ai giornali e alla polizia, di aver ucciso in tutto trentasette persone, ma le sue vittime accertate sono sette: tre giovani coppiette e un ragazzo di 29 anni. Tra tutti, solo Michael Renault Mageau e Bryan Calvin Hartnell ne escono vivi, segnati per sempre da un incontro faccia a faccia con la morte che ha strappato a entrambi le rispettive fidanzate.

Moltissime, però, sono le vittime presunte per le quali le prove rinvenute non sono state sufficienti per attribuirle all’operato di Zodiac.

Tutte prede molto giovani, quasi mai al di sopra dei 30 anni, vengono uccise con modalità diverse, talvolta anche eclatanti. Uno dei sopravvissuti racconta di essere stato aggredito da un uomo vestito da boia.

Quello che rende Zodiac un serial killer diverso da tutti gli altri è il suo comportamento.

Il 1° agosto 1969 tre quotidiani, il Vallejo Times-Herald, il San Francisco Chronicle e il San Francisco Examiner, ricevono tre lettere praticamente identiche. In queste missive, Zodiac si attribuisce la responsabilità di tre omicidi e ognuna contiene la terza parte di un crittogramma che nasconde la sua identità (notare come il numero 3 sia ricorrente). Il 4 agosto l’Examiner riceve un’altra missiva che reca il saluto Dear Editor This is the Zodiac speaking” (“Caro Direttore Qui è Zodiac che parla“).

L’8 agosto, due lettori decodificano il messaggio.

Errori grammaticali e assenza di punteggiatura sono dell’originale, gli ultimi simboli non sono stati decifrati. Eccolo qui:

Mi piace uccidere le persone perché è così divertente è più divertente che uccidere animali selvaggi nella foresta perché l’uomo è l’anamale più pericoloso di tutti uccidere qualcosa mi dà l’esperienza più elettrizzante è ancora meglio di venire con una ragazza la parte migliore di tutto è che quando morirò rinascerò in Paradico e tutti quelli che ho ucciso diventeranno miei schiavi non vi darò il mio nome perché provereste a raffentarmi o fermare la mia raccolta di schiavi per la mia vita ultraterrena EBEORIETEMETHHPITI

Zodiac arriva persino a lasciare dei “messaggi” sulle scene del delitto. In pieno delirio di onnipotenza non ha paura di aiutare gli investigatori e li sfida al tempo stesso a risolvere l’enigma.

Uno dei sopravvissuti riesce anche a fornire un identikit dell’assassino: un uomo stempiato, con occhiali dalla montatura pesante. Un uomo qualunque, dietro al quale si nasconde uno spietato serial killer a sangue freddo che diventa iconico a tal punto da essere ricordato anche in American Horror Story.

Continua per diverso tempo il flusso di lettere crittografate: Zodiac gioca con gli investigatori e non teme di esternare i suoi pensieri più assurdi.

C’è più gloria a uccidere uno sbirro che un bambino (sic!) perché uno sbirro può rispondere al fuoco!

O, ancora:

Spero vi divertirete quando avrò la mia esplosione.

Zodiac aveva anche un simbolo: un cerchio sormontato da una croce.

Cartoline e lettere piene di strafalcioni si susseguono fino al luglio del 1974, ma l’identità del killer rimane sconosciuta: un uomo sfuggente che riesce, incredibilmente, a farla franca.

Tuttavia nel corso degli anni molti sono stati i sospettati: tra questi Giuseppe Bevilacqua, detto Ulisse (dietro al suo nome c’è la teoria che Zodiac e il Mostro di Firenze siano la stessa persona), e Arthur Leigh Allen, segnalato da un amico.

C’è Guy Ward Hendrickson, un carpentiere deceduto nel 1983 e Jack W. Tarrance, sospettato addirittura dal figliastro.

Malgrado le numerose segnalazioni, le denunce e i sospetti, Zodiac non viene catturato e la sua identità rimane un mistero. Al momento l’indagine è ancora in corso, ma a distanza di tanti anni sarà difficile arrivare a una soluzione di questo grande mistero.

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