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Nella mente di Erzsébet Báthory, la Contessa che ha ispirato Lady Gaga in American Horror Story

A rendere affascinante la quinta stagione di American Horror Story (qui vi abbiamo raccontato la storia di Aileen Wuornos) è senza dubbio la presenza elegante, raffinata e spietata di Lady Gaga, che interpreta la Contessa.

Questo personaggio è liberamente ispirato a una figura storica realmente esistita, la Contessa ungherese Erzsébet Báthory.

La sua storia è talmente orribile ed estrema che non sembra neanche vera, ma uscita da un film dell’orrore, o da una serie tv truculenta come American Horror Story.

Nasce nel 1560 in un piccolo villaggio chiamato Nyírbátor, ma cresce in Transilvania, l’odierna Romania, dalla famiglia Báthory-Ecsed e Báthory-Somlyó. Come si può capire, i Báthory si sposano tra consanguinei, il che, inevitabilmente, porta alla nascita di diversi esponenti affetti da malattie genetiche. Epilessia, sdoppiamento della personalità, deliri di onnipotenza e schizofrenia sono solo alcuni dei tratti che caratterizzano questa potente famiglia. I Báthory, infatti, sono esponenti di spicco della società e, tra di loro, c’erano diversi eroi di guerra, un cardinale e addirittura un re.

American Horror Story
Erzsébet Báthory – Ispirò il personaggio interpretato da Lady Gaga

Fin da piccolissima, la violenza caratterizza la vita di Erzsébet: la sua mente disturbata assiste a torture, condanne a morte ed esecuzioni di una crudeltà ai limiti del tollerabile.

A 11 anni viene promessa sposa al conte Ferenc Nádasdy, che, di anni, ne ha 18. Si sposano quattro anni più tardi: al matrimonio viene invitato addirittura l’Imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano II che, però, non può intervenire alle nozze a causa della distanza. Manda comunque una delegazione in rappresentanza con un costoso regalo di nozze.

Il marito di Erzsébet è un uomo violento e crudele che gode nel torturare la servitù.

Lei ama vestirsi con abiti maschili, ma è anche una cultrice della bellezza femminile, anzi ne è ossessionata.

Con il marito spesso lontano da casa, Erzsébet, per distrarsi, si dedica alle orge e alla magia nera. Coi servi è crudele al pari, se non più, del marito. Non tollera che le schiave fuggano al suo dominio e, quando lo fanno, la vendetta e le torture sono agghiaccianti.

Erzsébet Báthory – Crudele, raffinata e completamente pazza

È, più o meno, a partire dal 1585 che incomincia a sfogare la sua ossessione per l’eterna giovinezza con una serie imprecisata di omicidi. A seguito di una delle torture di routine alla servitù, una goccia di sangue della malcapitata le scivola sulla mano e, dato che abbiamo a che fare con una pazza, è convinta che quel contatto possa ringiovanirla. Interpellati gli alchimisti, che pur di compiacerla direbbero di tutto, la sua convinzione si rafforza e si fa ancora più morbosa. È il sangue di giovani vergini della sua stessa classe sociale che la manterranno giovane, affascinante e bella per sempre.

Con la scusa dell’apertura di un’accademia che insegnerà l’educazione alle giovani esponenti della piccola nobiltà, Erzsébet si mette in casa le proprie vittime. Le spoglia, le incatena e le sevizia, poi le sgozza e lascia defluire il loro sangue perché lei lo possa raccogliere. È l’inventrice di una forma antesignana della Vergine di Norimberga, uno tra i più terribili strumenti di tortura dell’epoca.

La famiglia di Erzsébet è a conoscenza delle sue azioni, ma non muove un dito per fermarla. Ricordiamo che i Báthory sono ricchi e potenti e a loro veniva perdonato tutto.

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Erzsébet Báthory – Alla fine la condanna è arrivata anche per lei

Finalmente interviene l’Imperatore Mattia II che, per intenderci, è più povero della Contessa. Solo un Imperatore può fermare la potentissima famiglia di Erzsébet e ordina un’indagine che coglie sul fatto la Báthory, senza contare i cadaveri fatti a pezzi delle vittime e i corpi di donne ancora vive, ma orrendamente mutilate.

Non c’è molto da indagare, perché finisce murata viva in una stanza del suo castello, dove, quattro anni dopo, si lascia morire smettendo di mangiare il cibo che le veniva passato da un buco creato appositamente nel muro.

Dato che quella è un’epoca dove non si badava troppo all’etica, i complici di Erzsébet ricevono sentenze capitali a seguito di torture tremende.

Ancora oggi non è possibile sapere quante siano le vittime della Contessa, perché, nel frattempo, come spesso succede con i serial killer e dopo quasi 450 anni, la sua figura è ormai avvolta dalla leggenda. C’è chi parla di addirittura 650 persone ed esiste una lista di nomi e cognomi. È però più probabile che le vittime siano tra le 100 e le 300.

Inoltre, a causa della sua ossessione per il sangue e la giovinezza eterna, è spesso associata al culto vampiresco.

Affascinante, ossessionata dall’eterna giovinezza, col culto della bellezza, spietata, crudele, ricchissima e raffinata, non può che ricordarci la Contessa di American Horror Story.

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