Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » American Gods » American Gods 2×01 – Il cambio di rotta rispetto alla prima stagione è già netto

American Gods 2×01 – Il cambio di rotta rispetto alla prima stagione è già netto

Attenzione: quella che segue è una recensione riguardante American Gods 2×01. Evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sulla puntata. 

Ciao caro Neil, 
ci troviamo di nuovo qui, pronti ad ascoltare quello che hai da dirci.
Ancora una volta, come se fosse la prima. 
Sì, perché ovviamente sappiamo chi non c’è più e chi è rimasto, sappiamo quanto questo abbia portato tutti noi ad avere paura che qualcosa nel tuo gioiellino potesse cambiare. 
Non perché siamo timorosi dei cambiamenti, ma perché American Gods firmato da Bryan Fuller era una garanzia. Ora tutto è cambiato, o meglio, non tutto. Il filo che lega questa serie ad Hannibal non si è spezzato. La tradizione poteva continuare con Jesse Alexander, ma anche questa aspettativa non è durata a lungo. Il primo episodio della nuova gestione è un trampolino di lancio. American Gods 2×01 è il salto nel vuoto deciso da te Neil, ed ecco come tutto ricomincia da zero, o quasi… 

Dal trailer pubblicato dallo stesso Gaiman abbiamo potuto immaginare quale sarebbe stato il punto di riavvio di questa stagione. È da qui che tutto parte, dallo scontro tra vecchi e nuovi dei che si fa sempre più vicina.

Mr. Wednesday e il suo ormai fedele Shadow chiamano a raccolta tutta la loro fazione e lo fanno servendosi di un luogo che visivamente e percettivamente richiama la coreografia della prima stagione. Ciò che viene anticipato nel trailer adesso si fa vivo e permette ai protagonisti e a noi spettatori di entrare letteralmente nel Moulin Rouge messo a punto da Odino. Magistrale è la scena che precede la forte e folle commistione di colori della giostra. Shadow si ritrova immerso nel buio, guarda una stupefacente malinconica felicità davanti a sé e ne viene ipnotizzato. Come se i suoi sensi a contatto con quell’assurda percezione cromatica venissero risucchiati e ovattati. In quel tempo indefinito decide di farne parte e di immergersi in qualcosa che ferma tutto in un solo istante, nel momento in cui tutti raggiungono la consapevolezza.

American Gods 2x01

Forse è questa la scena che più rappresenta la rinascita della serie. Rappresenta un vero e proprio ponte tra ciò che è stato e ciò che sarà. Dal punto di vista scenografico da una parte e per quello che concerne la trama dall’altra. American Gods 2×01 rinasce nei colori accesi di una giostra che prende vita.

House on the Rock è lo scenario perfetto. La prima puntata della seconda stagione di American Gods ha questa ambientazione come obiettivo finale. Qui si ritrovano tutti e dall’oscurità iniziale ci si addentra in qualcosa di molto più luminoso e sconvolgente. La riunione dei vecchi dei ha del mitologico e dell’epico, ma sembra sempre che manchi qualcosa. Non tanto nella gestione visiva delle scene, quanto nella struttura narrativa degli eventi.

Vero è che siamo ancora all’inizio di un nuovo percorso artistico, in parte differente dal primo. La scintilla che sarebbe dovuta essere sconvolgente non lo è stata, probabilmente non si è neanche ancora presentata ai nostri occhi.

American Gods 2x01

Al contrario delle aspettative, non sono i dettagli a mancare di originalità ma forse proprio la gestione della trama. È un inizio piacevole, ma non sconvolgente. Non c’è il solito carattere destabilizzante di Laura Moon, Shadow sembra rimanere assente per quasi tutta la puntata, eccezion fatta per la scena che abbiamo poc’anzi descritto. Le nuove alleanze e il nuovo scontro premettono una guerra che esploderà come conseguenza di incipit intelligenti e giochetti più o meno a distanza tra i protagonisti. Le pedine si incontrano e si scontrano, poco alla volta.

Anche il tradimento di Bilquis viene trattato con troppa sufficienza rispetto a come avrebbe dovuto essere, e qui la trama ne risente. Questo primo episodio non aggiunge nulla se non gli effetti visivi che sono oggettivamente trattati bene, ma se non c’è logica né buona struttura per quanto riguarda la trama, le mancanze si notano e sono pesanti.

Manca effettivamente qualcosa di entusiasmante al pari della prima parte della scorsa stagione. Mancano però ancora sette episodi che possono far ricredere la critica. Per ora ci facciamo bastare quello che abbiamo visto, soprattutto per quanto riguarda la meravigliosa continuità stilistica della folle coreografia.

Leggi anche – Il preludio ad American Gods 2×01