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Mi chiamo Giulia, ho 27 anni e la Serie Tv che odio di più al mondo è 13 Reasons Why

6) HANNAH BAKER É UN’ABILE MANIPOLATRICE

13 Reasons Why

Veniamo ora a un motivo SERIO di critica a 13 Reasons Why (non che una recitazione ascellare o una scrittura nasale non lo fossero, sia chiaro). Hannah Baker è presentata da tutti come la vittima della Serie: una ragazza fragile che non ha retto al bullismo e alle violenze e si è uccisa. Quello che mi lascia perplessa di questo ritratto, posto che nessuno mette in dubbio la tragicità della scelta del personaggio, è la lucidità e la freddezza con cui Hannah tiene tutti in riga, anche dopo morta. Va tutto come previsto da lei, deve andare tutto come vuole lei: le motivazioni che la spingono a registrare e a far diffondere le cassette sono il rancore e la vendetta. Un messaggio discutibile, per una Serie pensata per gli adolescenti. Ma vediamo come.

7) HANNAH BAKER È UNA BULLA. ANCHE DA MORTA.

Hannah Baker è una vittima, ma ha anche i suoi lati oscuri. Non manca di lanciare qualche dardo avvelenato, da viva come da morta: prende in giro Tyler, lo sfigato della scuola, per averle chiesto di uscire con lui; una frase infelice da parte di Alex è sufficiente per condannarlo a essere “cassettizzato” e spinto al suicidio (idem per Jessica e il povero Clay), fa nascere in Clay la voglia di vendetta (e infatti Clay si vendicherà su Tyler). Insomma, Hannah riesce a innescare una spirale di odio e rappresaglie incredibile. E non ci può essere risposta, alle accuse lanciate da una ragazza che si è tolta la vita.

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