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#VenerdìVintage – Ma vi ricordate di quando Gerry Scotti faceva l’attore di sit-com?

Gerry Scotti è un personaggio noto a tutti; dai Baby boomer alla Generazione Z, non c’è una persona che non sappia chi sia e che non ricordi il suo volto.

Noi tutti conosciamo il simpatico Gerry per la pubblicità del riso, per “Chi vuol esser Milionario?“, per “Passaparola” e per tanti altri programmi di successo. Non a torto, è ritenuto uno dei più bravi presentatori che abbiamo in Italia ed è universalmente amato perché ha uno stile trasversale che piace a tutti, nonni e nipoti.

Gerry ce lo ricordiamo sempre uguale, da decenni: quel signore di mezza età, un po’ sovrappeso, simpatico e rassicurante, che sta sempre là, in televisione nella fascia preserale, simpatico e mai volgare.

Il conduttore è come quell’abito elegante, di buona qualità ma semplice, che dura anni, va sempre di moda e va bene in tutte le occasioni.

In questa sede vogliamo, però, togliervi delle certezze: Gerry Scotti non è solo quello dei quiz e di: “l’accendiamo?“; è un uomo dalle mille sorprese. Pensate che ha un passato, da molti dimenticato, da attore di sit-com!

Riprendetevi dallo CHOC di questa scoperta e/o di questo ricordo rievocato dai meandri più profondi della vostra memoria e preparatevi a un piccolo racconto sulla carriera attoriale di Gerry Scotti.

Virginio Scotti, in arte Gerry, ha 65 anni e, nonostante sembri essere un essere mitologico senza tempo, è stato giovane anche lui.

Studente di giurisprudenza a Milano, inizia a lavorare per radio locali e nel 1982 viene chiamato da Claudio Cecchetto a “Radio DeeJay” e l’anno successivo partecipa a “DeeJay Television“, la prima trasmissione tv a mandare in onda videoclip musicali.

Notizia delle notizie: Gerry ha partecipato al Festivalbar, non solo come conduttore ma anche come cantante. Incredibile, vero?

Ma non è sulla sua carriera musicale, che merita un capitolo a parte, su cui ci vogliamo soffermare; oggi dobbiamo approfondire la sua fase da attore di sit-com.

Gli anni ’90 consacrano il talento di Gerry Scotti che inizia a condurre i programmi di punta di Mediaset la quale pensa bene di affidargli anche il ruolo di protagonista in alcune sue fiction.

Non tutti se lo ricorderanno ma, tra gli anni ’80 e gli anni ’90, l’Italia ha creato numerose serie comedy della durata inferiore ai 30 minuti a episodio, sul modello americano.

Tutte queste sit-com le più famose sono ” Casa Vianello” e “Nonno Felice“, che avevano come fine quello di divertire il pubblico portando anche un messaggio sociale: l’importanza della famiglia, il rispetto degli anziani e dei nonni, l’amore che vince su tutto e tutti quei temi tanto cari alla società Italiana negli anni ’90.

Sebbene molti di noi siano spesso portati a criticare la televisione nazionale e la sua fiction, dobbiamo ammettere che le sit-com di quegli anni in realtà, se contestualizzate, erano dei prodotti buoni, fatti bene, divertenti, frizzanti, romantici e con bravi attori.

Sull’onda del successo Gerry Scotti sembrò essere il protagonista perfetto per impersonare i valori e i messaggi che si volevano trasmettere con le serie tv e fu così che iniziò la sua carriera da attore di sit-com.

Due sono le comedy in cui è stato protagonista:

1. Io e la Mamma

Io e la Mamma” è una fiction di 40 episodi, prodotta da Mediaset tra il 1996 e il 1998 e trasmessa su Canale 5 la domenica pomeriggio.

Gerry Scotti interpreta un “bamboccione”, prima che il ministro Padoa-Schioppa desse un nome ai mammoni italiani.

Nella sit-com è Gigi un quarantenne che vive ancora a casa con mammà Delia, interpretata da Delia Scala, che tornò a recitare dopo essere stata per diverso tempo lontana dal palco e dalla tv.

Con loro abita anche Elena, sorella del protagonista, madre single, che, tra figlio (interpretato da Jacopo Sarno) e lavoro, ha una vita abbastanza movimentata e complicata.

La trama è molto semplice: vengono narrate, con un tono simpatico e umoristico, le vicende quotidiane della famiglia di Gigi e ha come obiettivo il mettere in risalto come i nonni abbiano un ruolo fondamentale nell’educazione dei propri nipoti, in una società in cui entrambi i genitori lavorano.

In “Io e la Mamma” recita anche Enzo Garinei nelle vesti di un vicino di casa invaghito della signora Delia.

La sit-com non è stata innovativa, non ha creato battute iconiche come “Casa Vianello”, ma era piacevole e perfettamente in linea con i prodotti televisivi di successo di quegli anni: una serie tv in cui regnavano buoni sentimenti e amore filiale, piena di sorrisi caldi e rassicuranti.

Ai tempi ebbe un discreto successo e chi se la ricorda lo fa con affetto.

2. Finalmente Soli

gerry scotti
gerry scotti

Sulla scia di “Io e la Mamma” nacque uno spin-off intitolato “Finalmente soli”.

Gerry/Gigi finalmente lascia il nido e si sposa: non è più un bamboccione, si emancipa ed è anche dentista.

La moglie Alice, interpretata dalla simpaticissima Maria Amelia Monti, è inizialmente impiegata in una agenzia del turismo poi diventa una tassista tutta matta.

Anche in questo caso la trama è piuttosto semplice: “Finalmente soli” racconta della vita di coppia di Gigi e Alice che formano una famiglia ed hanno anche due figli, Riccardino e Niki.

Il carattere brioso e apprensivo di Alice sarà spesso la chiave per dar vita a siparietti comici o equivoci grotteschi.

In questa sit-com sembra abbastanza evidente l’ispirazione a “Casa Vianello”: tante, infatti, sono le situazioni imbarazzanti e divertenti in cui si trovano moglie e marito, coadiuvati dal vicino di casa Spartaco, onnipresente.

Come per “Casa Vianello” in “Finalmente soli” si vuole ricreare una scena conclusiva di ogni episodio che sia ripetitiva e iconica: le varie puntate, infatti, si concludono con la coppia che in bagno si lava i denti e puntualmente Alice, che spesso chiama Gigi con il nome di “topo“, sputa l’acqua con cui si risciacqua i denti nel lavandino del marito.

Putroppo per Gerry Scotti e Maria Amelia Monti la scena non è diventata un cult ed un fenomeno pop ma era simpatica e divertente perché loro piacevano e funzionavano come duo “umano”; entrambi infatti sono delle persone e dei professionisti con cui è facile entrare in empatia.

Oggi, mentre Gerry Scotti continua ad avere successo per il suo ruolo di presentatore, Maria Amelia Monti continua a essere ricordata principalmente come Alice, la simpatica moglie di Gigi spesso protagonista di vicende equivoche e altamente imbarazzanti. Lei stessa ne è lusingata ma anche preoccupata: “Ringrazio il pubblico per l’affetto, così come il mio amico Gerry”, ha dichiarato in un’intervista a Postenews, “ma, per certi versi, è anche un po’ frustrante essere identificata in un solo personaggio. In Italia, spesso si tende ad attribuire agli artisti delle etichette, difficili poi da togliere. Mi piacerebbe, in tv, interpretare anche nuovi personaggi”. Poteva andarle peggio, diciamo noi.

Solo poco tempo fa, invece, Gerry ha dichiarato, ai microfoni di Radio Deejay, che si vorrebbe fare un reboot di “Finalmente soli” ma che il principale ostacolo sia il budget. Alla fine si torna sempre dove si è stati bene, penserà Virginio.

In conclusione la domanda sorge spontanea: “Chi tra voi si ricordava di Gerry Scotti, attore di sit-com?”