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The End of the F***ing World è la nuova 13 Reasons Why?

Dando un semplice sguardo a The End of the F***ing World e a 13 Reasons Why non penseremmo mai che le due Serie Tv in questione abbiano dei punti in comune; la caratterizzazione dei personaggi e il modo in cui alcuni temi vengono trattati sono, infatti, completamente differenti. Nonostante ciò, se solo ci soffermassimo a pensare ai due telefilm in questione con un occhio un po’ più attento, noteremmo che molti aspetti di The End of the F***ing World ci ricordano la poco più vecchia 13 Reasons Why.

In entrambe le Serie Tv, infatti, abbiamo dei protagonisti che sono sostanzialmente scontenti della propria vita: Hannah ha subito diversi torti da parte di coloro che credeva di poter considerare amici, è stata vittima di violenza psicologiche e fisiche e, soprattutto, si sente incredibilmente incompresa. Così come la protagonista di 13 Reasons Why, anche gli altri personaggi della Serie Tv in questione non hanno affrontato molte situazioni piacevoli: abbiamo infatti avuto a che fare con genitori assenti, bullismo, violenze e chi più ne ha più ne metta.

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The End of the F***ing World tratta, seppur molto diversamente, gli stessi temi che abbiamo avuto modo di affrontare con 13 Reasons Why. Da una parte abbiamo James, un diciassettenne convinto di essere uno psicopatico e il cui desiderio più grande all’inizio della Serie Tv è quello di trovare qualcuno di più grande da uccidere, dall’altra ci viene presentata Alyssa: ribelle, lunatica e a dir poco anticonformista. Suo padre è andato via di casa quando lei era molto piccola ed è dunque costretta a vivere con sua madre, il suo disgustoso compagno e i loro gemelli teneri e paffuti che creano la cornice giusta per la finta vita “perfetta” che sua madre vorrebbe vivere.

Con l’avanzare degli episodi scopriamo degli aspetti del passato dei due ragazzi che inizialmente non conoscevamo: veniamo infatti a sapere che la madre di James si è suicidata proprio davanti a suo figlio quando quest’ultimo era soltanto un bambino, e che suo padre non lo ha mai realmente conosciuto. Situazione diversa ma in parte simile quella che troviamo scovando un po’ più a fondo nella vita di Alyssa: la ragazza, che inizialmente considera suo padre fantastico e praticamente perfetto, scopre che in realtà l’uomo non ha minimamente a cuore il bene di sua figlia e che tutti i biglietti di compleanno ricevuti apparentemente da parte dell’uomo erano stati, in realtà, scritti da sua madre.

The End of the F***ing World ci mette, dunque, dinnanzi a delle storie di adolescenti che hanno problemi ben più grossi di un’insufficienza a scuola o della classica delusione amorosa liceale: James e Alyssa vogliono fuggire da una vita che è ormai troppo stretta per loro e rischia di soffocarli. Vanno via, compiono azioni illegali, si allontanano l’uno dall’altra per poi riunirsi perché non riescono a fare a meno: in fondo, nelle loro stranezze, sanno che si appartengono a vicenda pur non comprendendosi pienamente.

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La storia di Hannah Baker è apparentemente molto diversa da quella dei due ribelli di The End of the F***ing World, ma allo stesso tempo simile: quando Hannah ci viene presentata è una ragazza allegra, divertente e con degli amici. A poco a poco, però, con l’avanzare degli episodi inizia a chiudersi sempre più in se stessa a causa dei numerosi tradimenti che è costretta ad affrontare: finisce, dunque, per sentirsi incompresa e terribilmente sola. I suoi genitori non si accorgono che c’è qualcosa che non va perché lei non riesce a confidarsi con loro né con nessun altro, e finisce per compiere il gesto più estremo che un essere umano possa pensare: si suicida, lasciando dietro di sé soltanto delle cassette che spiegano, un po’ per volta, le motivazioni della sua scelta.

Accanto ad Hannah troviamo Justin, apparentemente forte e sicuro di sé ma in realtà incredibilmente fragile e succube di alcune situazioni molto più grandi di lui, Jessica, ex migliore amica di Hannah che in seguito a un abuso inizia a trovare rifugio nell’alcol e molti altri ragazzi che, chi più chi meno, sono costretti a vivere delle vite infelici.

Proprio qui ritroviamo la grande somiglianza tra The End of the F***ing World e 13 Reasons Why: una con una vena drammatica, l’altra con tanto cinismo e ironia, entrambe le Serie Tv qui discusse ci mettono di fronte a una realtà che potremmo facilmente toccare con mano soltanto guardandoci intorno.

Ragazzini infelici che vivono una vita che odiano, che finiscono per essere delle incognite persino per i loro stessi genitori e che, seppur in modo diverso, prima o poi arrivano a prendere delle decisioni estreme che cambieranno la vita a loro stessi e a coloro che li circondano. Eppure esiste una sottile, per quanto enorme differenza: Alyssa e James si sono trovati l’un l’altra e, insieme, hanno individuato una ragione per andare avanti; Hannah, al contrario, non ha trovato nessuno che andasse nella sua stessa direzione, nemmeno Clay. E questo ha reso così divergenti i loro rispettivi epilogi.

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