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Succession 4×06 – La sfida impossibile di un famelico e sconclusionato sognatore

Siete inutili, quasi tutti voi. Siete pessimi come quegli idioti dei miei figli” (Logan Roy)

La citazione di un Logan Roy morto, ma più vivo che mai nel cuore pulsante di quel che rimane della sua Waystar Royco e nelle ossessioni dei figli, costretti a confrontarsi coi continui richiami dei collaboratori storici alla grandezza del padre che mai raggiungeranno, è quanto mai profetica. Logan è racchiuso dentro un maxi schermo, col team che passa al setaccio le registrazioni di uno spot che stava preparando per il lancio di Living +, l’ultimo grande progetto a cui il magnate stava lavorando. Un progetto che diventa anche l’ultimo grande appiglio del figlio Kendall per provare a rinviare prima, e far saltare poi, il temuto accordo con Matsson per la cessione dell’intera Waystar. Ma se Logan venisse a conoscenza di quello che Kendall e l’altro suo figlio Roman stanno combinando, provando a far saltare un accordo multimiliardario per la loro brama di potere, direbbe esattamente quelle parole: pessimi. E idioti.

Logan per il potere ha vissuto un’intera esistenza. Per quello più ancora che per il denaro. Ma da re illuminato quale è sempre stato, sapeva anche quando era arrivato inesorabilmente il momento di farsi da parte, per non rovinare l’immagine di tutto quello che aveva costruito in precedenza. Il tentativo di sabotaggio del maxi-accordo con Matsson posto in essere dai suoi figli lo avrebbe visto come una mossa sconsiderata, folle, tremendamente idiota. Ma Logan non c’è più, e i suoi due eredi maschi in sua assenza hanno deciso di giocare col fuoco. Durante l’ennesima riunione del board tentano di mettere in evidenza alcuni difetti nella struttura dell’accordo con Matsson e finanche alcuni difetti del giovane imprenditore scandinavo: nessun collaboratore li sostiene, a testimonianza del fatto che quella di provare a ribaltare il tavolo è una strada lunga, tortuosa e pericolosa, ma al contempo nessuno si permette di dire che sono completamente fuori di testa. A fine riunione però Shiv gli dice a chiare lettere che ha capito il loro gioco e nonostante le ampie perplessità non fa molto per dissuaderli: sostanzialmente abbozza e, per ora, lascia fare.

Tutta la puntata 4×06 di Succession sembra suggerirci una cosa molto chiara: le cose stanno inesorabilmente andando alla deriva. Il modo esaltato con cui Kendall e Roman si approcciano alla loro idea di rivoluzione non fa minimamente proseliti ma incontra soltanto facce allibite di persone che fanno quello che loro gli dicono senza credere minimamente in quello che fanno, solo perchè devono. Chi si azzarda a dire o fare qualcosa in contrario ha in premio il licenziamento in tronco: così il boia Roman, in totale stato confusionale misto a delirio di onnipotenza, decide di far fuori prima Joy e poi addirittura Gerri, ottenendo il placet del fratello troppo preso dal suo disperato tentativo di ribaltare il tavolo per dare peso a cose di così poco conto.

Succession 4×06

Kendall invece è più scafato di Roman, che come reazione a chiunque gli vada contro licenzia qua e là come un figlio viziato, mentre Ken non si fa fottere dal suo orgoglio quando il direttore finanziario Karl gli mostra il suo scarso rispetto mettendosi al suo pari: sa che in questo momento gli serve, ma la vendetta è un piatto che va servito freddo e Kendall a differenza di Roman lo sa. Il suo unico obiettivo in questo momento è quello di creare i presupposti per rendere impossibile l’accordo con Matsson, il resto è marginale: e la carta che ha in mano si chiama Living+.

Sembra una carta debole, soprattutto sembra debole lui. Preda di se stesso e della sua ambiziosa disperazione. La presentazione di Living+ al pubblico e agli investitori è subito bollata da tutto il team Waystar come un flop annunciato, tant’è che Roman, che inizialmente doveva andare sul palco, si fa convincere da Shiv a tirarsene fuori. Nulla però può fermare Kendall, deciso ad andare in guerra a costo di morire: prima della presentazione è teso e appena sale sul palco sembra incerto e nervoso, come non mancano di sottolineare i suoi fratelli e i suoi sottoposti che osservano tutto dal loro box. Tutto, insomma, lascia presagire una sconfitta ineluttabile.

Incredibilmente, però, al momento della presentazione l’erede al trono Roy riesce a sfoderare una performance convincente, dando vita anche a un duetto improbabile con l’ologramma di suo padre: la novità viene ben accolta da utenti e investitori, e sembra esserci effettivamente potenziale. Matsson, già innervosito dal lancio di un prodotto di cui non vuole sapere niente, va fuori giri e scrive un tweet terrificante che poi cancella.

Succession 4×06: il ritorno di fiamma tra Shiv e Tom in questa puntata di Succession


Se Kendall è il mattatore assoluto della puntata, Shiv conferma la sua natura di ago della bilancia e di manipolatrice su più fronti e più poli, ma sembra voler privilegiare i fratelli rispetto a Matsson; il ritrovato rapporto con Tom è interessante, con quest’ultimo che avevamo visto sempre sottomesso nei dialoghi con la sua ex e che ora invece riesce a essere più sciolto e meno timoroso. Tra i due sembra esserci qualcosa che è un mix tra bene e attrazione, che li unisce anche quando vogliono separarsi. Entrambi ammettono che preferiscono i soldi a tutto il resto, in una cornice di dialoghi al solito brillantissimi.

Il focus su Roman di fine puntata dimostra che il più giovane è ancora la persona più scossa dalla morte del padre: il fatto che si riguardi in loop un video-montaggio del padre che lo offende è indicativo del rapporto malato che il ragazzo ha con la figura genitoriale, considerando l’offesa e la prevaricazione la prima forma d’affetto e attenzione paterna con cui è venuto in contatto e dalla quale non riesce a staccarsi.

Ma le sorti del finale di Succession dipendono chiaramente da Kendall, e dal suo folle tentativo di tenersi tutto quello che è suo. Kendall è un sognatore. E’ sconclusionato, eccessivo, ma ha il sogno di tenere per se’ il conglomerato americano e la determinazione per provare a riuscirci a differenza del fratello, più debole e vulnerabile, più manipolabile, in fondo inadatto a qualsiasi forma di leadership per quanto sia cresciuto in generale in termini di brillantezza e competenza nel mondo lavorativo. Living+ è il progetto su cui punta per cominciare la sua vita eterna da nuovo imperatore Roy, e non più solo da governante a interim. Kendall è famelico come a un lupo a cui fin adesso hanno dato da mangiare solo scarti. Perchè per lui i 192 miliardi che la sua famiglia incasserebbe per cedere tutto a Matsson sono questo: scarti. E anche i progetti con la Pierce che aveva con i suoi fratelli prima della morte di suo padre sono nient’altro che scarti. Kendall Roy vuole tutto. Le serie televisive ci hanno insegnato che i personaggi come lui, quelli che non si accontentano e pretendono di voler avere e fare tutto, anche quello che evidentemente non sono in grado di fare o di avere, si scontrano inevitabilmente con una realtà che li annienta senza pietà. Ma Succession è una storia strana.

Vincenzo Galdieri

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