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8 attori di Serie Tv che interpretano sempre lo stesso tipo di personaggio

C’è una bestia nera nel cinema, mutuata poi nel mondo della serialità, che si chiama typecasting. Probabilmente ne avrete sentito parlare spesso e quasi sempre in termini negativi. Si tratta di un processo attraverso il quale un attore viene identificato sempre con un tipo di personaggio, un determinato ruolo, specifici tratti o elementi etnico-sociali. Il motivo per cui il typecasting è così osteggiato dagli attori è presto detto: essere associati sempre e solo a un elemento vuol dire rischiare di lavorare poco o addirittura avere difficoltà a trovare lavoro. Gli esempi a Hollywood sono così tanti che la cosa è quasi sconvolgente (qualcuno ha detto Zooey Deschanel per caso?) Uno degli esempi più famosi è quello del cast originale di Star Trek, che a più riprese lamentò una certa difficoltà a essere accettati in altri ruoli. Persino il celeberrimo Sir. Patrick Stewart, nonostante il mastodontico Picard di Next Generation, disse in un’intervista:

Un famoso regista di Hollywood con cui avrei voluto immensamente lavorare mi disse: “Perché dovrei volere il Capitano Picard in un mio film?” Fu terribile

Lo stesso attore, quando fu preso per interpretare il Dottor Xavier in X-Man disse di doversi abituare all’idea di essere un attore da franchise più che un attore normale. E se la cosa ha colpito uno dei migliori attori della nostra generazione, non è facile pensare agli altri. Nel mondo della serialità televisiva è stato ancora più difficile, perché in passato era già di per sé considerato il regno degli attori di serie b. Fortunatamente oggi è tutto molto diverso. Eppure anche qui alcuni attori insospettabili hanno avuto da ridire: Jon Hamm per esempio ha ricordato che, dopo il successo del grande “romanzo dell’inadeguatezza umana” che è Mad Men, aveva ricevuto per molto tempo solo script legati al mondo dell’advertising e agli anni ’60. Al contrario, alcuni attori si sono dimostrati positivi nei confronti del typecasting, vedendolo come un modo per restare impressi. Tre questi Benjamin McKenzie che, dopo The O.C., ha continuato a fare “personaggi principali taciturni e duri”, vedendolo come una specie di marchio di fabbrica.

Oggi molti registi e attori stanmo combattendo il typecasting “giocando al contrario” con l’anti-typecasting, ossia assumere in determinati ruoli attori all’epoca abituati a parti completamente opposte. Gli esempi forse più noti sono quelli di Bryan Cranston, che prima di Breaking Bad era conosciuto per le commedie come Malcom the Middle, e Matthew McConaughey che, prima dell’immenso viaggio nella psiche di True Detective, era famoso per le commedie romantiche. Eppure alcuni attori non sono ancora riusciti – per capacità attoriali, per fortuna negli script o anche per sola semplice volontà – a uscire da uno specifico ruolo. Abbiamo deciso di indicarvene otto, cercando di scegliere attori e attrici che hanno recitato sempre in uno stesso ruolo sia in serie tv che in film.

1) Zooey Deschanel

Zooey Deschanel

E non potevamo aprire la lista senza l’attrice per la quale quasi è nata la traccia. Zooey Deschanel, quella che gli americani chiamerebbero la “Manic Pixie Dream Girl” e che potremmo tradurre con “ragazza dei sogni un po’ pazzerella”. Non solo questa categoria è talmente uno stereotipo da essere stata addirittura introdotta nell’Oxford Dictionary ma è anche uno dei trope più famosi del cinema. Generalmente indica una ragazza giovane, spensierata, impulsiva e adorabile, di solito piena di eccentricità sia comportamentali che estetiche. Da Natalie Portman in Garden States a Rachel Bilson in Ultimo bacio, questo tipo di caratterizzazione è estremamente riconoscibile. Notate qualcosa?

Esatto, Zooey Deschanel casca nella caratterizzazione per più del 70% della sua carriera. E badate bene, questo non vuol dire che sia un’attrice scarsa o incapace di fare altro. Vuol dire solo che, per volontà o caso, Zooey Deschanel tende a ritrovarsi in ruoli che posseggono sempre delle caratteristiche simili ben definite. A partire da Quasi famosi nel 2000, passando per Un ragazzo tutto nuovo e A casa dei suoi, persino i suoi personaggi in Guida Galattica per Autostoppisti e Yes Man hanno alcune caratteristiche simili tra loro. Fino al ruolo principe per eccellenza, quel (500) giorni insieme che la consacra. Zooey Deschanel riprenderà parte di quel ruolo nella serie New Girl, sebbene Jesse scardini alcuni dei suoi elementi dall’interno. Di nuovo, non vuol dire che Zooey Deschanel sappia fare solo questo, anzi è il contrario: in altri film ha dimostrato di avere un range recitativo decisamente più grande e meriterebbe di più!

2) Michelle Rodriguez

michelle rodriguez_Zooey Deschanel

A differenza di Zooey Deschanel per la quale possiamo solo desumere un probabile typecasting, per Michelle Rodriguez invece ne siamo proprio sicuri, perché è la stessa attrice a dircelo. In un’intervista a Hollywood News l’attrice ha detto:

“I was typecast the minute I did a film called Girlfight years ago (…) I only wanna be someone or I respect or someone that I consider interesting or fun. I’m here to entertain people and make a statement about female empowerment and strength and that’s what I’ve done for the last 10 years

Sono stata typecastata il minuto stesso che ho scelto di fare Girlfight. Voglio fare personaggi che rispetto o che considero divertenti e interessanti. Sono qui per intrattenere il pubblico e fare una dichiarazione sull’emancipazione e la forza femminile. E lo sto facendo da 10 anni

Più chiaro di così. Da più di 10 anni Michelle Rodriguez fa la “tipa tosta che gioca alle sue regole” che poi è anche quello che è nella vita vera. A partire dal già citato Girfight, al franchise di Fast&Furious, a Machete a The Assignment, per non parlare poi della serie Lost, la Rodriguez è sempre la donna forte con un’arma ed è quello che vuole essere sempre in ogni momento. Nella stessa intervista ha anche ricordato che, volendo fare altro, potrebbe:

I’d just go do an indie film where I play some poor girl who goes through some excruciating experience and win myself an award for crying or being raped or playing someone with mental illness

Semplicemente recitare in un film indie e fare una di quelle povere ragazze che deve subire un’esperienza straziante e vincere un award per aver pianto o essere stata stuprata o aver recitato qualcuno con gravi problemi mentali

Ma direi che è ha reso chiaro che non è questo il suo caso.

3) Maggie Smith

the big bang theory_Zooey Deschanel

Abbassate le armi e lasciateci spiegare. Lo sappiamo, sembra quasi un sacrilegio inserire la brillante e mastodontica Maggie Smith in questa lista. Attrice strabiliante di grandissima capacità, la Smith ha una carriera lunghissima che risale agli anni’50, oltre che ben due Oscar. Sarebbe impossibile citare tutti i personaggi che ha recitato nel corso della sua vita. Eppure ricordiamo ciò che abbiamo detto a proposito di Zooey Deschanel: stare in questa lista non vuol dire essere attori mediocri, ma essere riconosciuti per personaggi con tratti e caratteristiche simili in serie tv e film. Il fatto è che la signora Maggie Smith è oggi conosciuta per alcuni ruoli iconici che comunque ricadono in una etichetta simile, quella della “old english lady con sassiness”, una sorta di sarcasmo misto a sfrontatezza molto britannico.

Quali personaggi vi ricorda questa descrizione? Sia l’indimenticabile McGranitt del franchise Harry Potter che la Contessa Madre di Downton Abbey corrispondono a queste caratteristiche, ma anche la tosta Madre Superiora del mitico Sister Act e l’assurda Mary Sherpherd di The Lady in the van (anche se con una virata più eccentrica). Va da sé che le capacità attoriali di Maggie Smith fanno in modo che ogni personaggio abbia una storia completamente a parte, ma sembra anche piuttosto chiaro che l’attrice sia più favorevole a essere typecastata in questi ruoli, soprattutto man mano che l’età avanza. Non che qualcuno di noi se ne dispiaccia: è talmente brava che può fare quel che vuole e nessuno a Hollywood avrebbe da ridire!

4) Zack Galifianakis

Zooey Deschanel_typecasting

Non crediamo che qui ci sia davvero bisogno di dire alcunché, Zach Galifianakis è sinonimo di “lo strambo dai comportamenti assurdi”: che sia Notte brava a Las Vegas, Una notte da leoni, Superspie in missione o Parto col folle, Galifianakis sembra sempre divertirsi un mondo con le sue bizzarrie. Per quanto riguarda le serie tv, ha recitato più o meno in ruoli con caratteristiche simili in Baskets (nonostante sia una serie drammatica) e in Bored to Death. Persino quando ha approcciato il mondo del doppiaggio non è riuscito ad allontanarsi troppo dalla sua etichetta, prestando la voce all’assurdo Humpty Dumpty ne Il gatto con gli stivali, spin off del più famoso Shrek.

Rispetto a molti altri attori comunque, non sembra proprio che Galifianakis abbia preso a male questa sorta di typecasting né sembra ne abbia mai davvero parlato in pubblico. Semplicemente è un attore che affonda le sue vere radici nella stand-up comedy (ha iniziato con i talk show e il famoso canale Comedy Central nel 2002) e si è definito come star comica col tempo, dopo alcune particine serie niente male nella serie Tru Calling e in Into the Wild. Una scelta che sembra quindi ponderata e che sta sviluppando parallelamente a un approfondimento del ruolo di produttore e creatore, invece che allargarsi ai ruoli drammatici. A ognuno il suo.

5) Katherine Heigl

Grey's Anatomy

Potremmo definirla come “l’antipatica in carriera con una situazione sentimentale complicata”, spesso in relazione con qualcuno che non la ama davvero ma che cambia grazie a una nuova conoscenza. Era così già nel lontano 1999, quando diventa conosciuta ai più con il ruolo dell’aliena Isabel Evans in Roswell (manco a dire la più antipatica dei tre) che si scioglie grazie all’amore di Alex prima e Jesse poi. Da qui è una sfilza di personaggi da commedie romantiche molto simili.

La verità è che Katherine Heigl sarebbe pure molto brava, ma per sfortuna o caso (non certo per volontà, di questo ne siamo quasi certi), si ritrova sempre a recitare lo stesso tipo: è una rigida ragazza in carriera con una relazione complicata in Molto incinta, ha una relazione e un carattere complicati in La dura verità e in Killers. Simile la situazione per Side Effects e Tre all’improvviso (anche con aggiunta di una figlia). Ma Katherine Heigl è conosciuta soprattutto per la parte di Isobel “Izzie” Stevens in Grey’s Anatomy dove… interpreta una futura dottoressa in carriera che si innamora perdutamente di un paziente il quale morirà dopo averle chiesto di sposarlo. Con le sue capacità potrebbe fare molto altro e infatti ultimamente si sta aprendo a ruoli un po’ diversi. Siamo in attesa di vederla fare un salto in una direzione completamente inedita.

6) Aaron Ashmore

Avete presente quegli attori che appena li vedete vi danno quel senso di amicizia e sostegno ma mai l’idea di essere dei lead actors, dei protagonisti? Aron Ashmore è uno di questi. Potremmo etichettarlo come il “Ron Weasley” della situazione: sempre in ruoli di super sostegno, amichevoli e confortevoli, si trova di solito accanto al protagonista mentre fa le sue cose da protagonista e lui… sostiene. Conosciuto principalmente per Smallville, dove interpreta il personaggio di Henry Jimmy Olsen, fratello dell’originale Jimmy Olsen, fotografo dei Daily Planet e personaggio secondario che aiuta Clark e la cricca contro i cattivi. Precedentemente però aveva recitato in Veronica Mars, dove interpretava il personaggio secondario di Troy Vandergraff per pochissimi episodi.

Successivamente l’abbiamo visto in Killjoys dove, sebbene con un ruolo più preminente, rimane comunque il migliore amico della protagonista. In Warehouse 13 è Steve Jinks, un personaggio secondario reclutato per le sue capacità, mentre nell’ultimo Locke&Key è Duncan Locke, zio dei protagonisti e personaggio ulteriormente secondario. Ironico il fatto che anche in questa serie sia il fratello minore di un personaggio più importante, così come accadeva anche in Smallville e come accade anche nella vita vera: Aaron infatti è il fratello gemello del ben più famoso Shawn Ashmore (l’Uomo Ghiaccio del franchise X-Man, per intenderci).

7) Melissa McCarthy

Lo sappiamo, anche qui stiamo facendo un salto enorme e ne siamo consapevoli. Melissa McCarthy è attualmente una delle attrici più amate, pagate e ammirate di Hollywood, una di quelle che ha fatto il grande salto sia per quanto riguarda il passaggio dal piccolo al grande schermo, sia per quanto riguarda il difficilissimo passaggio dalla comedy al drama. Potremmo dire che fra pochissimo sarà facile depennarla da questa lista, ma non ci siamo ancora del tutto. Sì perché la Melissa McCarthy cammina ancora su quella linea sottile che separa il typecasting dalla versatilità, quel muro invisibile che porta registi, sceneggiatori e produttori a pensare a te per più di un’etichetta prestabilita.

Perché, diciamocelo, è purtroppo chiaro come il sole che Melissa McCarthy sia partita come “l’amica grassa e simpatica che fa da spalla alla protagonista”. Lo era in Gilmore Girls con la mitica Sookie, lo era in Tre all’improvviso (dove recitava proprio con Katherine Heigl), lo era in Questi sono i 40. Anche se con piccole variazioni in cui era protagonista (come Ghostbusters, Spy e Mike&Molly), il suo ruolo non si è mai allontanato troppo da questa base. Il che è un enorme peccato, perché come dimostra la nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista per Le amiche della sposa (anche qui: amica grassa e ironica,ì della protagonista), Melissa McCarthy è molto molto brava. Fortunatamente la cosa sta cambiando e lo ha dimostrato con la candidatura agli Oscar come attrice protagonista per Copia originale, una biografia drammatica molto lontana dalla sua etichetta. Ed era ora, oseremmo dire. Melissa McCarthy come Zooey Deschanel merita una varietà di ruoli in cui sperimentare la sua bravura.

8) Alan Dale

Alan Dale

Anche chi non conosce Alan Dale, al solo vedere la sua foto si ricorderà sicuramente qualche serie o film in cui recita nella parte di un qualche personaggio di potere poco chiaro. Questo perché Alan Dale viene tendenzialmente castato per interpretare un “personaggio losco ma potente” che spesso macchina contro i protagonisti. Era sordido come Caleb Nichol in The O.C., marito di Julie Cooper e padre di Kristen Cohen, nonché importante uomo di affari in crisi economica. Era il magnate dell’editoria Bradford Maede in Ugly Betty, anche qui personaggio accusato di omicidio. In Lost ha interpretato Charles Widmore, padre di Penny e Daniel Faraday, capo degli Altri e uomo dai piani decisamente poco puliti.

Le uniche volte in cui Alan Dale ha fatto parti leggermente meno collegate a quest’etichetta, rimanevano comunque ruoli secondari. Data la sua compostezza e la sua presenza, però, si trattava sempre di ruoli di potere come il detective Isakasson di Millenium – uomini che odiano le donne o il Generale Ross di Indiana Jones e il teschio di cristallo. Il suo ultimo ruolo a livello temporale è quello di Joseph Anders in Dynasty, che comunque rientra perfettamente nell’etichetta stabilita anche se in modo meno diretto degli altri: Anders è un maggiordomo, ma proprio per questo detiene un certo potere nascosto in casa Carrington, di cui sa tutto. Proprio per questa speciale posizione tende a fare di tutto per la famiglia, anche coprire un vero e proprio omicidio. Dicevamo? Uomo losco.

Questa però è solo una piccola parte degli attori che “recitano sempre nello stesso ruolo”. Ve ne vengono in mente altri? E quali sono le “etichette-personaggio” più utilizzate nelle serie tv che vi vengono in mente?

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