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5 Serie Tv Original Netflix che purtroppo sono finite nel dimenticatoio

Ogni giorno la nostra lista di Serie Netflix da vedere aumenta e ci sta col fiato sul collo: e questa non la guardi? Va bene, ma scusa, ma allora perché non guardi anche quella appena uscita? E se guardi quella recente perché non dai una possibilità anche a quella passata? Insomma, una lotta infinita contro un tempo che non ci aiuta e non si allunga per fare spazio a tutto questo materiale. E alla fine sapete che succede in mezzo a tutto questo? Che non ce la facciamo, non riusciamo proprio a stargli dietro. Purtroppo noi abbiamo solo il 50% delle colpe perché – per mantenere buona la nostra memoria – ci affidiamo a tutti quei nomi che sentiamo spesso in giro attingendo alle fonti del web e ai consigli preziosissimi dei nostri amici. Di alcune Serie Tv Netflix non ne sentiamo parlare mai ed è un vero peccato perché a volte la qualità che tanto cerchiamo si nasconde in molti prodotti quasi sconosciuti.

Il catalogo delle Serie Tv Netflix è ampio e questo comporta due problemi fondamentali: uno è quello che abbiamo appena citato – l’anonimato di alcuni show – un altro è invece più particolare. In una piattaforma importante come Netflix non è sempre facile fare la differenza e riuscire a non perdere il successo che si è conquistato. Alcuni prodotti, infatti, hanno purtroppo perso potenza mediatica e questo li ha ridotti a vivere solo del successo che hanno raggiunto durante la loro messa in onda. In un certo senso, possiamo affermare che siano completamente finiti dimenticatoio e questo – per alcune serie – ci dispiace davvero tanto.

Esistono infatti delle storie che, ingiustamente, sono state rilegate in un angolo buio e silenzioso della piattaforma. Vediamo insieme quali sono e fateci sapere la lista delle vostre Serie Netflix da vedere nonostante la loro dipartita verso l’anonimato!

1) Bodyguard

Serie Netflix da vedere

Bodyguard è una Serie Tv Netflix che – al di fuori del Regno Unito – è stata distribuita interamente dalla piattaforma. Il successo è arrivato immediatamente durante il suo esordio (nel Regno Unito conquistò il 40% di share) per poi interrompersi bruscamente un attimo dopo la fine.

La serie ruota attorno a David Budd, un sergente di polizia e un eroico veterano dell’esercito britannico, che sta vivendo un momento molto buio e delicato della sua vita: è vittima del disturbo da stress post-traumatico. Raccontare un tema così delicato non è semplice, soprattutto quando il personaggio con cui lo racconti torna immediatamente a lavorare e a fare i conti con tutto quello che adesso odia: violenza, guerra, odio. Così, David, si fionda in un nuovo lavoro nel ruolo di agente nel comando di protezione del Metropolitan Police Service di Londra. Il suo compito è chiaro: deve proteggere il segretario di Stato Julia Montague, colei che rappresenta la chiave di tutto quello che lui disprezza all’interno del mondo della politica.

Certo: l’ordine del giorno in questa storia sono gli intrighi, le raccomandazioni e le corruzioni ma c’è un motivo ben preciso per cui questa è una Serie Netflix da vedere. Come anticipato, David sta passando un momento difficile che viene intensificato ancor di più quando comincia a vivere tutte quelle tematiche che non riesce più a digerire. Questa intolleranza lo metterà perennemente alla prova con se stesso portandolo – puntata dopo puntata – a un profondo declino personale. Sembrerà non reggere più il peso di quel mondo fatto di armi e corruzione e farà il possibile per vincere la sua partita contro tutto questo, anche a costo di mettere a repentaglio la sua vita.

Così – in sole sei puntate – Bodyguard racconta la profonda umanità di un uomo che – dietro le quinte – viene massacrato da tutto quello che lo circonda. Non è la storia del bene che vince sul male o una semplice storia politica che sceglie di snodare i complotti: è un prodotto che decide di narrare il punto di vista di un uomo che cerca di liberarsi dalle macchie passate e nuove. In un certo senso è un eroe atipico pieno di sofferenze, debolezze, paure. Non vuole vincere più nessuna guerra e il ricordo di quest’ultima lo affligge ogni giorno, ma non ha scelta: deve prenderne parte per cercare di tornare alla pace che tanto desidera.

Guardare questa serie significa comprendere meglio ciò che accade dietro le quinte della politica, un argomento che si rivela essere sempre più interessante nel mondo seriale.

2) Designated Survivor, una Serie Netflix da vedere

Serie Netflix da vedere

Rimaniamo nel campo politico con Designated Survivor, una Serie Netflix da vedere assolutamente in caso di grande passione per questo genere.

La serie inizia con una vera e propria tragedia per gli Stati Uniti, ma anche per tutto il mondo: nella notte del discorso sullo stato dell’Unione, un’esplosione distrugge il Campidoglio degli Stati Uniti uccidendo il Presidente e tutti i suoi successori a eccezione di Thomas Kirkman, nominato sopravvissuto designato secondo la consuetudine – nata durante la Guerra Fredda – di tenere al sicuro almeno un membro della linea di successione presidenziale quando tutte le autorità si riuniscono nello stesso luogo.

Così, dopo solo qualche minuto dallo scoppio della tragedia, Thomas Kirkaman viene portato di corsa alla Casa Bianca per prendere la posizione ufficiale di Presidente Degli Stati Uniti. Le cose, ovviamente, sono difficili: una catastrofe ha appena devastato il paese e l’uomo non si sente davvero all’altezza di poter proteggere l’America da tutto quel dolore. Al tempo stesso anche la nazione stessa non lo aiuta a sentirsi al proprio agio: la rabbia del popolo è tangibile e tutto sembra volerlo ostacolare. Il Presidente Degli Stati Uniti che abbiamo di fronte è un uomo empatico, buono, impaurito, in una parola: umano. Proprio per questo motivo non riuscirà sempre a reggere il peso di tutto quell’astio che deve vivere sia nelle questioni interne della Casa Bianca sia al di fuori.

Purtroppo l’esplosione di quella famosa notte che mai potrà dimenticare non sarà l’ultimo problema di Kirkman. Da quel momento inizia la sua vita alle redini dell’America e questo comporterà la gestione di altri conflitti. Ogni cosa lo avvicina sempre di più a un passo che pensa di non riuscire a fare soprattutto per via della sua anima buona e al suo tentativo di essere sempre più diplomatico possibile.

Designated Survivor – così – racconta la storia di un uomo, poi di un Presidente e poi di una nazione che riesce sempre a influenzare le altre. Guardare questa serie risulta così essere una delle cose più interessanti: in un certo senso – grazie alla dinamica degli eventi – riusciamo a comprendere meglio la nazione americana. Una nazione che. nonostante sia così lontana, sembra una delle più vicine. E questo, Designated Survivor, lo sa dimostrare bene.

3) Safe

Serie Netflix da vedere

Ci allontaniamo dal campo politico per entrare all’interno di una storia che è fatta di mistero, paura e incertezze.

La trama ruota attorno a Tom, un chirurgo vedovo e padre. La sua vita è tutt’altro che felice: essere genitore unico non è semplice e le figlie non lo aiutano a esserlo. I conflitti familiari, infatti, sono all’ordine del giorno e la pace non sembra voler raggiungere quella casa che già ha dovuto subire una perdita importante.

In questo modo i protagonisti che conosciamo durante la prima puntata sono a tutti gli effetti spenti, tristi, avviliti da una profonda insoddisfazione emotiva. Le cose però non accennano ad andar meglio ed è con questo spirito che accade un’ennesima tragedia: la figlia di Tom scompare.

La trama entra nel vivo e iniziamo, insieme a Tom, a cercare sue notizie ovunque. Ogni pista è quella sbagliata e i collegamenti a questa sparizione mancano totalmente. Questa è una serie che sa sorprendere e non solo grazie ai colpi di scena ma ai reali obiettivi che questi hanno. In un certo senso quello che la serie cerca di farci domandare è: chi sono davvero le persone che abbiamo accanto? Questa sarà la domanda fondamentale per Tom: grazie a lei comprenderà che le indagini non vanno fatte in mezzo alla città o in mezzo ai campi, ma anche e solo nella casa accanto alla propria.

Sbarcata solo nel 2018, Safe mantiene il proprio posto all’interno della piattaforma ma è un posto silenzioso, non fa rumore nonostante dovrebbe. Lasciarla nel dimenticatoio è davvero un peccato perché questa è una storia che scava dentro l’essenza dei taciturni, dei deboli. Porta a riva tutti quelli che sono i nostri segreti più profondi e ci fa perdere la nostra partita con loro. Tutto questo senza neanche guardarci in faccia.

4) Dead To Me

Dead To Me è una dark comedy giunta alla sua seconda stagione a suon di scene politicamente scorrette e messaggi da cui è meglio non imparare niente. Ottimo motivo per ritenerla una Serie Netflix da vedere assolutamente, no?

La serie inizia la sua narrazione con una tragedia: Jen – una giovane donna dal carattere cinico e solitario e con figli da crescere – perde il marito in un incidente stradale con omissione di soccorso. Questo momento così delicato, per una donna orgogliosa e ostinata nel non chiedere aiuto come lei, arriva al massimo dell’esasperazione. Jen cercherà di tenersi tutto dentro per molto tempo ma comprenderà che un lutto simile ha bisogno di supporto e di aiuto. Per questo motivo la donna sceglie di frequentare un gruppo di sostegno che possa aiutarla.

La decisione sembra fin da subito essere ottima: proprio li, infatti, la donna conoscerà Judy, una ragazza vedova totalmente diversa da lei, solare e socievole. Le due – nonostante i caratteri opposti – diventeranno due amiche inseparabili che impareranno l’una dal carattere dell’altra. Eppure – nonostante la copertina comedy – il lato dark non tarda ad arrivare. Judy non è realmente chi dice di essere e il marito, tra le tante cose, non sembra essere davvero morto. Fin da subito veniamo a patti con una realtà cruda che però, al tempo stesso, sembra non ostacolare il rapporto tra le due amiche.

Insieme torneranno a essere adolescenti, folli e scatenate. Non si faranno alcun problema a sfidare i limiti e quando sarà il caso di prendere delle decisioni riusciranno a prendere quelle più sbagliate. Dead To Me (di cui abbiamo parlato meglio qui), così, racconta la storia di un’amicizia che non ha aspirazioni se non quella di vivere fuori dagli schemi, lontana da una società che non l’approverebbe mai.

5) Quicksand, una Serie Netflix da vedere per andare oltre ogni pregiudizio

Quicksand – primo esordio Netflix svedese – racconta una storia fatta di mistero che sfida tutti i limiti della società per dimostrare quanto sia, spesso, corruttibile.

La serie comincia dalla fine: veniamo, infatti, subito a contatto con il fulcro della trama. Una sparatoria sconvolge una scuola di un ricco quartiere di Stoccolma e la prima indiziata per tale atto è una normalissima studentessa di nome Maja Norberg.

Dopo questo preambolo Quicksand torna indietro e ci racconta la vita della ragazza qualche tempo prima della tragedia. Tutto inizialmente sembra normale: Maya proviene da un’ottima famiglia che desidera solo il meglio per lei, ha molti amici e si innamora di un ragazzo che sembra ricambiarla dal primo sguardo. La loro relazione, così, comincia senza troppi intoppi ma con la stessa facilità inizia a declinare.

Malsano, soffocante, pazzo e pericoloso: questo è il riassunto adatto per descrivere il rapporto che Maja instaurerà con il fidanzato, Sebastian. Il ragazzo darà prova di essere totalmente fuori da ogni limite trattando male la ragazza e dimostrando di non essere colui che la aiuta a uscire fuori da un problema, ma colui che glielo crea. Maja, così, inizierà a subire diversi maltrattamenti ma la cosa sembra ignorata dalla famiglia. Il motivo? Sebastian è un ottimo partito e potrebbe concedere – alla figlia – tutto quello che loro hanno sempre immaginato per lei.

In questa maniera Quicksand diventa una serie che va oltre un caso da risolvere: il suo obiettivo è quello di raccontare quanto i soldi possano influenzare le sorti della società e della mente. Tutto – velatamente – viene gestito dall’apparenza, l’unica cosa che sembra contare durante il processo di Maja. Sembra facile credere che sia stata lei solo perché questo dicono i fatti, e per fatti intendiamo che Sebastian – agli occhi di altri – non avrebbe mai potuto compiere un gesto simile. Eppure, pian piano che la trama si sviluppa, tutto porterà verso una sola possibile realtà che noi, in cuor nostro, abbiamo sempre saputo.

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