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8 personaggi delle Serie Tv che hanno cucita addosso l’etichetta di ‘cane bastonato’ 

Quando iniziamo una nuova storia, sin dalle prime pagine o puntate, andiamo subito alla ricerca della forza della trama, di una tensione, drammatica o comica, che possa incollarci al testo e ai suoi protagonisti. Siamo soliti distinguere i personaggi delle serie Tv in eroi e antieroi, oppure – come accade sempre più spesso nella serialità d’autore – in rough heroes. Cerchiamo le distinzioni tra bene e male, tra il kalòs kai agathòs a cui legarci e il villain da ripudiare o da cui essere, nostro malgrado, attratti. I personaggi che non cerchiamo di nostra spontanea volontà, ma che intervengono nei percorsi di visione sono quelli che abbassano la testa, fragili perché indulgenti, un po’ insulsi. Possono essere insopportabili – e vorremmo scuoterli, dir loro “ohhhh svegliati!” – oppure possono farci un’incredibile tenerezza e vorremmo aiutarli, in qualche modo.

Sono i personaggi delle serie Tv che non sfuggono all’etichetta di cani bastonati, anche quando si battono e ci provano.

1. Lorenzo – Boris

personaggi delle serie Tv Boris
Lorenzo – Boris (566×341)

Prima pensavamo che ad Alessandro (Alessandro Tiberi) toccasse la peggior sorte, come stagista affidato ad Arianna (Caterina Guzzanti), con Stanis (Pietro Sermonti) e Biascica (Paolo Calabresi) che lo chiamano “Seppia”. Ma almeno loro lo chiamano; gli altri non ricordano il suo nome, né il ruolo, quindi è semplicemente “coso, come ti chiami”. Poi però arriva Lorenzo (Carlo De Ruggeri) che oltrepassa il livello di Seppia, per raggiungere il livello pro di schiavo muto, o semplicemente lo schiavo, oppure m**da o merdu nel nuovo linguaggio inclusivo appreso da Biascica nella Stagione 4. In Boris, Lorenzo è un vero cane bastonato eppure è anche uno dei personaggi che affronterà un favoloso percorso evolutivo, non solo cercando la protezione nello zio senatore, ma anche provando a far valere le sue competenze tecniche, sulla geniale, pigra malavoglia di Duccio e sulle leggi della giungla comandate da Biascica. Geni. Tutti.

2.  Dwight – The Walking Dead

personaggi delle serie Tv
Dwight – The Walking Dead (614×408)

Passare da Boris a The Walking Dead può apparire schizofrenico ma, pensando a personaggi delle serie Tv che hanno realmente sofferto e abbassato la testa dinanzi a un capo dicotomico, narcisista, che si presenta con il suo solo nome “Hi. I’m Negan”, rimanendone psicologicamente e fisicamente soggiogati, viene in mente Dwight (D. o Dwighty Boy). Quella metà del volto segnata per sempre, ustionata dal ferro rovente di Negan. Dalla schiavitù del Santuario e dei Salvatori che, sotto l’egida tirannica e violenta di Negan (e di Lucille) imprigionano la vita dei sopravvissuti assicurandone la protezione, con le regole della paura. Quella di Negan nei confronti di Dwight che, da idealista coraggioso, si rivela – dopo il furto della moto di Daryl – codardo, è una sopraffazione senza confini, soggetta a compromessi dolorosissimi. Dwight è un cane bastonato, ma lo diventa per amore, per la salvezza di qualcun altro, la moglie, la sorella, che Negan vuole entrambe sposare. La stagione 7 di The Walking Dead resta una punta meravigliosa della serie e il terzo episodio, “La cella” in cui viene raccontata la storia di Dwight ce lo fa vedere come un vero cane bastonato ma lascia la speranza, nei suoi occhi, che qualcosa possa ancora cambiare, che la gabbia possa essere rotta e che la ribellione del cane venga fuori, come insegna Daryl, indomabile.

3. Theon Greyjoy – Game of Thrones

personaggi delle serie Tv Game of Thrones
Theon Greyjoy – Game of Thrones (611×344)

Cane bastonato per eccellenza, tanto da essere addirittura trasformato – dopo le inguardabili torture a opera dello scellerato Ramsay Bolton – in Reek, un vero e proprio animale domestico. Theon non possiede né la personalità per essere un leader, né la forza di rimanere fedele, né l’orgoglio di difendere un ideale, un amico, la sua stessa casa, Le Isole di Ferro. Vorrebbe essere spietato, ma non lo è. Quando tenta azioni crudeli, gli si rivoltano contro e si rivelano sempre scelte sbagliate. Rifiuta persino di riscattarsi unendosi ai Guardiani della Notte per timore di incontrare John Snow. Tutto lo porta al peggio, finire legato a una croce nella stanza del sadico Ramsay Bolton che lo priverà di tutto, dagli organi genitali alla dignità di essere umano, facendolo dormire nella gabbia con i cani.

Theon è forse quello più rappresentativo dell’etichetta “cane bastonato” ma, come dicevamo all’inizio, non è tra coloro con cui empatizziamo ma tra i personaggi più odiati dai fan di Game of Thrones.

4. Nunzia Cerullo – L’amica geniale

Nunzia Cerullo – L’amica geniale (616×410)

Struggente come la grande storia di emancipazione de L’amica geniale racconti le biografie di due giovani donne unite allo sviluppo sociale, culturale e politico dell’Italia, dal dopo Guerra a oggi. I volumi di Elena Ferrante e le famiglie protagoniste rappresentano uno dei casi di personaggi delle serie Tv, perlomeno italiane, più tratteggiati e al contempo sfumati che conosciamo.

Nunzia Cerullo è moglie di Fernando, madre di Lila, Rino e altri due figli. Non la si può descrivere diversamente da questi due sostantivi e specificazioni “moglie e madre di”. Nunzia Cerullo non esiste in quanto donna ma in quanto complemento dell’uomo in una struttura patriarcale in cui, per natura, una moglie è un cane bastonato. Non solo perché non riconosciuta nella sua identità e neanche nel suo valore produttivo di essere colei che si prende cura della casa e dei figli; ma anche perché costretta all’analfabetismo e dunque impossibilitata a prendere scelte e a valutare il futuro della brillante figlia dentro le resistenze del Rione. Il suo ruolo è comprensivo, accogliente ma remissivo. Sguardo basso quando parla il marito. Parlare solo se interpellata e riservare ai momenti in cucina, mentre lava i piatti, quelle poche parole, ubbidienti sussurati consigli da offrire a una figlia che sa bene essere del tutto diversa da lei.

Inseriamo Nunzia Cerullo tra i cani bastonati non tanto perché fa parte di un rione di Napoli segnato dall’arcaismo dei costumi e della società. Perché anche qui le differenze femminili esistono e non sono solo Lenù e Lila. Sono la Maestra Olivero, deus ex machina che permette a Elena di proseguire gli studi, e lo è la stessa Immacolata Greco, mamma di Elena, che addirittura prenderà il treno quando si tratterà di andare a trovare la figlia a Pisa negli anni dell’Università. È Nunzia Cerullo che inseriamo perché, più di altre figure femminili del romanzo, rappresenta la memoria storica di una donna che vive la maternità non come un atto del dare, naturale e piacevole, ma spesso del togliere, per inevitabile sofferenza passiva, come quando guarda i disegni di Lila e non sa cosa dire.

5. Greg Hirsch – Succession

Greg Hirsch – Succession (649×365)

Parlando di personaggi delle serie Tv ingabbiati dentro relazioni familiari determinate da ruoli di potere facciamo un salto nel presente, in una delle serie più discusse e seguite del momento: Succession. Giunta alla sua terza stagione e distribuita, come Game of Thrones, da HBO che difficilmente sbaglierebbe un colpo, Succession è un’inaspettata, originale storia di crudeltà dinastiche multi-miliardarie dove il potere esercita un fascino sempre più avvolgente di qualsiasi sentimento.

In questo mondo di fratelli, sorelle, lupi e leonesse, compare un cugino, Greg Hirsch, a quanto pare personaggio amato dai fan, ma in realtà incarnazione dell’apatia e del totale asservimento a qualsiasi ruolo gli venga assegnato, nell’azienda del bisnonno magnate, pur di venir fuori dall’inoperosità e dall’assenza di obiettivi che caratterizza la sua vita. Infatti è la madre a spingerlo, forzatamente, a presentarsi al compleanno dello zio implorando una qualsiasi mansione da ricoprire nella Waystar Royco. In realtà Logan Roy non sa che farsene di questo ragazzo goffo, tentennante, privo di competenze e spina dorsale, a tratti divertente, ma poco. Dunque, lo affida a Tom Wambsgans, il compagno della figlia Shiv Roy giusto per fargli fare qualcosa.

6. Jesse Pinkman – Breaking Bad

personaggi delle serie Tv - Breaking Bad
Jesse Pinkman – Breaking Bad (617×346)

Come lo guardi lo guardi, Jesse Pinkman è bastonato dalla vita, dagli altri, da se stesso. Vittima e carnefice, non sa uscire dai suoi problemi. Anzi li accresce. Puoi compatirlo, puoi volergli bene, può dispiacerti di come sia sempre stato la pecora nera della sua benestante media famiglia di Albuquerque. Però la commiserazione ha sempre il suo contraltare. Non si può vivere di pietà e, prima o poi, se la valutazione che si ha di se stessi è finita talmente sotto da non riuscire più a vederne neanche l’ombra, finire a produrre droga con un tipo come Walter White può succedere. Può diventare il tuo destino.

Jesse Pinkman è uno dei personaggi delle serie Tv nato per cercare l’approvazione, dei più grandi, dei padroni.

Restare bambini, vivere insicuri, detestare la noia, fare i dispetti. E poi sentirsi bastonati. Oppure riuscire in qualcosa e sentirsi grandi, perfetti. Non è un giudizio, è la verità di un personaggio tragico che chiede di essere amato.

7. Mandy Milkovich – Shameless

Mandy Milkovich – Shameless (672×385)

Anche lei è in cerca di approvazione. Non è la superficiale e facile ragazzina che si dà a chiunque nei sobborghi del South Side di Chicago. Mandy usa il sesso come difesa, come tentativo per affermarsi e per trovare conferme sulla sua identità, sulla sua accettazione da parte del mondo esterno. Pensa di non valere altro che questo, perché è così che è cresciuta. In una famiglia povera e criminale, i Milkovich, dove il padre, ubriaco, abusava di lei. Trova in Ian un amico, in Lip un fidanzato che non lesina dal farla soffrire. Eppure lei c’è sempre per lui e sarà una delle leve a sostenere la sua intelligenza e iscrizione al college. È possessiva, dura e aggressiva e non lo nasconde; è anche violenta, ma anche i cani bastonati lo sono quando si tratta di proteggere e difendere coloro più che amano

8. Wyatt Langmore – Ozark

personaggi delle serie Tv Ozark
Wyatt Langmore – Ozark (683×384)

Sembra un ragazzo da proteggere, ma non è neanche così piccolo da necessitare protezione. Eppure il padre e lo zio lo trattano come un bambino ingenuo che non deve vedere, sapere, agire, sempre fuori dai circuiti criminali e dalle attività illecite della famiglia. Lo stesso fanno con lui le donne positive della sua vita, la cugina Ruth, che lo ama tantissimo, e Charlotte Byrde con cui l’inizio è duro ma poi si sviluppa un’intensa amicizia.

Tutti vogliono proteggerlo, persino l’imprevedibile, impulsiva assassina Darlene Snell che paga per Wyatt la cauzione quando viene arrestato, lo accoglie in casa finché non diventano, surrealmente, amanti. La loro relazione, sia essa d’amore o di convenienza, è la dimostrazione della debolezza, mascherata da onesto pacifismo, di Wyatt, un ragazzo che vorrebbe una vita fatta di quiete e inconsapevolezza e che, quando assiste a crimini e azioni violente, cede su se stesso, passivo, bastonato.