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5 Serie Tv che hanno usato la tecnica dei flashsideways

Nel corso degli anni, il mondo della serialità è diventato sempre più vasto, offrendo al pubblico tutto ciò che poteva desiderare e immaginare. Infatti, molti show hanno superato i loro stessi limiti, proponendo episodi in cui abbiamo assistito a esperimenti interessanti: l’assenza di dialoghi, numeri musicali e l’utilizzo dei flashsideways. Mentre i flashback mostrano il passato e i flash-forward il futuro, i flashsideways (resi celebri da Lost) ci rivelano ciò che sarebbe successo se le cose fosse andate diversamente e come, in un modo o nell’altro, i protagonisti siano comunque destinati a incontrarsi.

Attraverso questi espedienti narrativi, numerose serie tv sono riuscite a mostrarci realtà parallele e universi alternativi che hanno sempre suscitato l’entusiasmo del pubblico. Infatti, gli episodi che hanno ricorso a questa tecnica sono fra i più amati dagli spettatori. Che sia per un desiderio esaudito da un demone o per un incidente imprevisto, i flashsideways hanno permesso di cambiare gli eventi in maniera imprevista, spezzando le storyline principali e mostrando ai fan una versione diversa, e talvolta sconcertante, dei loro personaggi preferiti.

Vediamo dunque insieme quali solo le 5 Serie Tv che hanno usato questa tecnica.

1) Lost (Sesta Stagione)

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Dopo aver sfruttato i flashback e i flash-forward per anni, l’ultima stagione di Lost ha introdotto i flashsideways, realtà parallele che ci mostrano cosa sarebbe successo se il volo Oceanic 815 non si fosse mai schiantato.

I vari personaggi finiscono così per condurre vite diverse da quelle che abbiamo conosciuto: Jack ha un figlio adolescente, Jin e Sun sono amanti, Sawyer è un poliziotto. Alcuni protagonisti mantengono i tratti distintivi che li caratterizzavano prima dell’incidente, mentre altri dimostrano di essere molto più simili alla loro versione post isola. Nel corso degli episodi, la trama principale di Lost si intreccerà con l’universo alternativo, che si rivelerà essere molto più di un semplice “what if“.

L’ultima stagione di Lost si è differenziata rispetto alle altre grazie all’introduzione di una dimensione maggiormente spirituale, che ha raggiunto il suo culmine con il finale di stagione. Infatti, nell’ultimo episodio della sesta stagione, gli spettatori scopriranno che i flashsideways hanno sempre fatto parte di una realtà metafisica creata dagli stessi personaggi. Nonostante le sofferenze e le perdite subite, il periodo passato sull’isola è stato il più importante per i protagonisti, ed è proprio per questo che erano destinati a rincontrarsi in quella chiesa prima di poter “passare oltre”. Anche se non tutti i fan hanno apprezzato la conclusione di Lost, non possiamo negare che la serie abbia segnato per sempre la storia della televisione e introdotto una tecnica narrativa decisamente intrigante.

2) Buffy (3×09 The Wish)

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Uno dei migliori episodi della terza stagione di Buffy, The Wish ci mostra cosa sarebbe successo se la Cacciatrice non fosse mai arrivata a Sunnydale. Sfruttando il desiderio espresso da Cordelia, l’episodio ci trasporta in una dimensione alternativa tanto interessante quanto oscura: il Maestro è ancora vivo e nel pieno dei suoi poteri, Willow e Xander sono stati trasformati in vampiri e la popolazione è stata dimezzata dalle forze del male. Anche se è ancora la Prescelta, senza i suoi amici e la guida di Giles, Buffy è diventata dura e cinica, una macchina da guerra senza alcuna comprensione per il prossimo.

Grazie alla regia macabra, ai toni cupi e alle meravigliose interpretazioni dei protagonisti, questo episodio ha riscosso un enorme successo. Anche se il mondo televisivo aveva già affrontato il tema del “what if“, nessuno l’aveva mai fatto con lo stesso cinismo e cattiveria di The Wish. La realtà alternativa è cupa e avvilente, ma anche un ottimo escamotage per sfoggiare il talento degli interpreti ed esplorare ulteriormente la mitologia del Buffyverse. Sfruttando la tecnica narrativa dei flashsideways, Buffy è riuscita a portare sul piccolo schermo un capolavoro pieno di azione, arguzia, drammaticità e orrore. Anche se alla fine dell’episodio le cose tornano alla normalità, la 3×09 ci ha quantomeno insegnato quanto sia importante fare attenzione a ciò che si desidera.

3) The O.C. (4×07 The Chrismukk-huh?)

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Nella quarta e ultima stagione di The O.C., troviamo uno degli esperimenti narrativi più interessanti del celebre teen drama. È Natale: a causa di un litigio, Ryan e Taylor cascano da una scala, battendo la testa e finendo in coma. È proprio così che i due protagonisti vengono proiettati in una realtà alternativa in cui nessuno sembra riconoscerli e le cose sono leggermente diverse: Marissa è morta da 3 anni a causa di un’overdose, Sandy è il marito di Julie e Kristen è sposata con Jimmy. Inoltre, Summer è una snob viziata e Seth si ritrova solo e senza amici.

The Chrismukk-huh? ci mostra cosa sarebbe successo se Ryan non fosse mai entrato a far parte della vita dei personaggi, e quanto la sua presenza sia stata importante per ognuno di loro. Nel corso dell’episodio il ragazzo cercherà di sistemare i vari rapporti, per poi rendersi conto che l’unico modo per tornare alla realtà è accettare la morte di Marissa. Una volta riconosciuta l’ineluttabilità del destino della ragazza, il protagonista sarà pronto ad andare avanti. Per quanto stravagante, questo episodio è riuscito ad affrontare diverse questioni: il rapporto Ryan/Marissa, l’importanza della famiglia e la necessità di lasciare andare il passato. Una volta superati i loro traumi, i personaggi potranno finalmente concentrarsi sul loro futuro e prepararsi per la fase successiva della loro vita.

4) Supernatural (5×04 The End)

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La quinta stagione di Supernatural è quella in cui la lotta fra angeli e demoni raggiunge il suo culmine. Destinati a diventare i tramiti di Michele e Lucifero, i fratelli Winchester decidono di separarsi e prendere strade diverse. Ma ciò non riuscirà a fermare Zachariah, che decide di mostrare a Dean quali potrebbero essere le conseguenze del suo rifiuto. È così l’uomo viene scaraventato in una terribile realtà post-apocalittica: nel 2014 il virus Croatoan ha decimato la popolazione e l’unica resistenza rimasta in piedi è quella composta dal profeta Carver Edlund, un Castiel che ha perso i suoi poteri e una versione cinica e disillusa dello stesso Dean Winchester.

Anche se destabilizzato dal mondo che lo circonda, ciò che sconvolgerà davvero il protagonista sarà la visione di Sam impossessato da Lucifero. Di fronte all’evidenza della propria sconfitta, della perdita del fratello e della caduta dell’umanità, Dean non si perde d’animo e si ripromette di cambiare il corso degli eventi. Supernatural è una serie che non ha mai avuto paura di sperimentare, e The End ne è un perfetto esempio. L’universo parallelo è convincente e ben costruito, le interpretazioni di Jensen Ackles e Jared Padalecki sono eccellenti e, pur interrompendo la storyline principale, l’episodio riesce a scavare nella profondità dei personaggi e a prepararci alle vicende successive.

5) Grey’s Anatomy (8×13 If/Then)

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La realtà alternativa che viene esplorata nell’episodio If/Then nasce da una semplice supposizione di Meredith: cosa sarebbe successo se la madre fosse stata diversa? Se non si fosse mai ammalata di Alzheimer e il loro rapporto fosse stato migliore? Partendo da questa premessa, Shonda Rhimes ha creato uno degli episodi più amati di Grey’s Anatomy. Nella realtà parallela, Ellis Grey non è mai morta ed è sposata con Webber. Meredith si sta preparando alle nozze con Alex, mentre Derek è ancora sposato con Addison e in attesa di un figlio. Ma anche se sembra che ogni personaggio stia conducendo una vita felice, è chiaro quanto i vari rapporti non stiano davvero funzionando.

Infatti, non ci vorrà molto prima che i dottori finiscano per ritrovarsi nelle stesse relazioni di sempre, confermandoci quanto ognuno di loro fosse destinato a incontrarsi e a creare quei legami che abbiamo imparato ad amare nel corso delle stagioni. È così che Meredith e Derek si ritrovano nello stesso bar a parlare, Cristina lega con Owen e Callie riconosce il suo interesse per la Robbins. Stravolgendo la storia e i personaggi, Shonda Rhimes è riuscita a creare un universo interessante e divertente che, anche se sfruttato in un solo episodio, è riuscito a lasciare il segno.

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