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10 stupide battute di 10 Serie Tv scritte con grande intelligenza

A tutti può capitare di sbagliare, eppure quando a farlo sono serie tv di altissimo livello come Friends, The Office, Buffy l’ammazzavampiri o addirittura True Detective, è difficile che questi scivoloni passino inosservati. Nella maggior parte dei casi questi passi falsi son trascurabili, battute che stonano all’interno del contesto perché banali o perché – per usare un termine inglese intraducibile ma molto efficace – davvero cringe, tanto assurde da strapparci un sorriso perplesso. Tuttavia, in altre situazioni una frase scritta con superficialità rischia di risultare completamente incompatibile con il personaggio che la pronuncia o con i toni della serie in generale, e in questi casi non è un’eccezione che vi sia una riposta negativa del pubblico, come è successo recentemente per alcune battute non proprio felici riscoperte in Friends.

Fortunatamente, sebbene abbiano commesso qualche piccolo errore a livello di scrittura con le battute che vi abbiamo riportato in seguito, le 10 serie tv in questione restano delle produzioni di ottimo livello, basate su sceneggiature solide che le hanno meritatamente portate ad avere un grande successo. Alcune di queste frasi vi faranno sorridere, altre vi lasceranno perplessi, altre ancora vi porteranno a chiedervi cosa avessero in mente gli autori quando le hanno pensate, ma in ognuno di questi casi vi basterà ricordare che sono eccezioni e non la regola e che in fondo, se dobbiamo essere onesti, poteva andare decisamente peggio.

1) True Blood

True Blood (640×360)

“Combattiamo come fratelli, ma scop***o come campioni”

Eric Northman, 5×01

True Blood, la prima delle due serie targate HBO presenti in questa lista, è una produzione che sia a livello di sceneggiatura che di messa in scena non ha mai avuto paura di rischiare, facendo dell’eccesso un punto di forza. E se questa caratteristica è servita a dare alla serie un’identità precisa, che la distinguesse chiaramente dalle altre serie tv sui vampiri che da decenni affollano il piccolo schermo, non sempre il risultato finale è stato quello sperato dalla produzione, soprattutto nelle stagioni finali della serie.

Ne è una dimostrazione la frase pronunciata dall’affascinante vampiro Eric, che probabilmente nelle intenzioni degli autori doveva essere una battuta tagliente e provocatoria, ma nei fatti risulta piuttosto ridicola, se non quasi disturbante. Una citazione simile, che sembra uscita da uno qualsiasi degli episodi di Riverdale, stona completamente nella serie creata da Alan Ball, che in varie occasioni ha invece dimostrato di saper provocare e stupire con molta più arguzia.

2) Glee

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Glee (640×360)

“Le stelline dorate sono una metafora del mio essere una stella”

Rachel Berry, 1×01

Una delle caratteristiche principali di Glee, serie che con la sua prima stagione è diventata un fenomeno di culto internazionale e ha fatto incetta di premi, è quel suo non tirarsi mai indietro quando si tratta di portare sullo schermo tutte le stranezze, gli eccessi e le assurdità dei suoi personaggi. Spesso questa follia, che coinvolge in modi diversi i protagonisti della serie è portata in scena con intelligenza e si manifesta attraverso battute brillanti, persino taglienti nella loro inaspettata comicità, ma non sempre questo si rivela vero.

Infatti, se il primo capitolo di Glee è una parentesi di televisione meravigliosa, potente, esilarante e commovente, non si può negare che anche nei suoi momenti migliori la serie musicale creata da Ryan Murphy sia incappata in qualche scivolone, come dimostra questa inspiegabile citazione tratta proprio dall’episodio pilota. Rachel Berry, protagonista irritante ma indimenticabile di Glee, si presenta al pubblico con una metafora sconvolgente: quella di una stella, che rappresenta il fatto che lei stessa è destinata a diventare una stella. Un paragone ardito, quasi rivoluzionario, che i fan non hanno esitato a definire tra i momenti più imbarazzanti dell’intera serie, in quanto figlio di una scrittura pigra e al di sotto del livello a cui Glee li avrebbe abituati nelle sue prime tre stagioni.

3) True Detective

True Detective (640×360)

“It’s like blue balls…in your heart”

Frank Semyon, 2×05

In questo caso, a differenza che in tutti gli altri, non ce la siamo sentita di riportare la traduzione della battuta pronunciata in True Detective 2, in parte perché l’originale inglese è difficilmente traducibile, in parte perché un tale capolavoro di cringe all’interno di una delle produzioni drammatiche più serie degli ultimi anni meritava di essere visto senza alcun filtro, nemmeno quello della traduzione.

Lo sappiamo, True Detective 2 non è all’altezza del primo capitolo della serie antologica e ha ricevuto diverse critiche, ma resta comunque una produzione di altissimo livello e il giudizio severo a cui è stata sottoposta deriva soprattutto dall’ingombrante confronto con la stagione precedente, giudicata pressoché perfetta. Eppure, guardando il protagonista di questa seconda stagione pronunciare la frase “It’s like blue balls… in your heart” con tutta la serietà e convinzione del mondo, ci viene da chiedere cosa possa essere andato storto tra una stagione e l’altra, come dimostrano anche le reazioni perplesse dei fan di True Detective e della critica dopo aver visto il quinto episodio della seconda stagione.

4) Friends

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Friends (640×360)

“Sono cresciuto vivendo nella stessa casa di Monica, okay? Se non mangiavi velocemente, non mangiavi affatto”

Ross Geller, 8×03

Tra le comedy più iconiche e divertenti di tutti i tempi, nonostante il suo indiscusso stato di cult Friends è stata spesso bersagliata di critiche, soprattutto in tempi recenti. La serie non è invecchiata bene come altre e, pur rimanendo esilarante e amatissima, non si può negare che alcune delle accuse che le vengono rivolte al giorno d’oggi hanno dei fondamenti: Friends include infatti alcuni elementi omofobi, transfobici e sessisti, e spesso i personaggi principale non si sono risparmiati dal pronunciare battute di cattivo gusto su tematiche sensibili quali per esempio l’obesità e i problemi di immagine in generale.

Per quanto riguarda la maggior parte delle situazioni e delle battute riguardanti questi argomenti si può usare almeno parzialmente la scusa del contesto, sottolineando come la sensibilità verso alcune tematiche negli anni Novanta fosse quasi assente, eppure ci chiediamo come sia possibile che persino allora Friends scegliesse di prendersi gioco con tale leggerezza della passata obesità di Monica, evidenziando una grassofobia di base inaccettabile. La battuta di Ross, che si basa sul preconcetto per il quale le persone obese non facciano che mangiare e addirittura rubino il cibo di bocca agli altri, è non soltanto offensiva, ma anche banale, tanto da costringerci a domandarci cosa sia passato nella mente degli autori di Friends quando hanno deciso di inserirla all’interno della serie.

5) The Office

The Office (640×360)

Considerata, proprio come Friends, tra le migliori comedy di sempre, nei suoi primi episodi The Office ha commesso qualche errore di troppo.

“Noterete che non chiesto a nessuno di fare l’arabo. Pensavo che sarebbe stato troppo… esplosivo”

Michael Scott, 1×02

Questa battuta di The Office, tratta da Diversity Day, il controverso secondo episodio della serie che spesso gli spettatori odiano alla prima visione e amano durante i rewatch, va ovviamente contestualizzata all’interno della comedy. A pronunciarla è infatti Michael Scott, un uomo noto per le sue uscite profondamente inappropriate che durante la serie vengono sempre evidenziate come tali, non risultando mai offensive per il pubblico in quanto è cristallino che il punto di vista del protagonista di The Office venga presentato come sbagliato, nonché tragicomico nel suo essere continuamente inopportuno.

Diversity Day in particolare è una puntata dove la comicità si basa proprio sulla totale mancanza di politically correct da parte di alcuni personaggi della serie, che fanno uso continuo di stereotipi banali sulle donne, sui neri, sugli asiatici e, per non farsi mancare nulla, anche sugli arabi. Questi ultimi vengono ancora una volta associati al terrorismo tramite l’affiliazione tra l’aggettivo e il nome “esplosivo”, affiliazione che ormai non soltanto si rifà a un immaginario trito e ritrito, ma non è nemmeno granché efficace nello scatenare l’ilarità del pubblico.

6) One Tree Hill

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One Tree Hill (640×360)

“Immagino di essere soltanto un enigma, avvolto dentro un mistero, nascosto dentro una str***a”

Peyton Sawyer, 1×04

One Tree Hill, finalmente disponibile su Prime Video, è uno dei teen drama più sottovalutati di sempre, forse perché al fascino sfavillante di Gossip Girl e al dramma esistenziale di The OC contrapponeva una sensibilità rara per il genere, la ricerca di uno sviluppo psicologico dei personaggi che non sempre ha dato i suoi frutti ma che quando lo ha fatto ha portato a veri picchi di eccellenza. Il punto di forza della serie, per la quale è diventata amatissima negli Stati Uniti, sono le lezioni di vita che si possono trovare al suo interno, citazioni iconiche e meravigliose in grado di descrivere alla perfezione esperienze universali come la solitudine, il lutto, la paura del futuro, la necessità di amare ed essere amati.

Eppure, più spesso di quanto non vorremmo, la linea tra una frase geniale e una decisamente cringe è più sottile di quanto ci aspetteremmo, ed ecco allora che anche agli autori di One Tree Hill è capitato di superare questo nefasto confine. Così, mentre la misteriosa e sensibile Peyton voleva provare a sembrare tagliente, ecco che il suo definirsi nella stessa frase un enigma, un mistero e una str***a la fanno sembrare soltanto una ragazzina viziata, non certo l’artista tormentata che sappiamo essere.

7) Buffy l’ammazzavampiri

Buffy l’ammazzavampiri (640×360)

“Hai la bocca come il punch alla frutta”

Buffy Summers, 1×12

Una dichiarazione importante, quella pronunciata dalla nostra eroina Buffy Summers mentre è impegnata a fare quello per cui è nata: ammazzare vampiri. Ecco allora che, nel pieno dell’azione, davanti alla morte, Buffy non può fare a meno di commentare il volto del mostro che sta combattendo, notando come il sangue sulla faccia del nemico faccia sì che questo abbia una bocca somigliante a del punch alla frutta. E se non possiamo che considerare Buffy l’ammazzavampiri una delle migliori serie degli anni Novanta, nonché un pilastro del genere fantasy di qualità, ci riesce davvero difficile comprendere come agli autori sia sembrata una buona idea inserire una battuta simile all’interno di una scena di combattimento.

La frase, considerata talmente cringe da diventare iconica, ha persino conquistato una sua pagina su Urban Dictionary, nella quale si spiega come ormai fruit-punch mouth sia un termine comune per indicare qualcuno sporco in volto, soprattutto se la macchia è rossa.

8) Una mamma per amica

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Una mamma per amica (640×360)

“Non posso uscire o rilassarmi. Devo trovare un ragazzino ritar***o e insegnargli a giocare a softball. Oh mio dio, senti cosa sto dicendo. Sono una persona orribile. Orribile e senza qualifiche”

Rory Gilmore, 2×02

Una mamma per amica è una di quelle serie che definiremmo divisive, perché o la sia ama alla follia o la si considera la produzione più irritante mai comparsa sullo schermo. D’altra parte, personaggi come Lorelai e Rory Gilmore, complessi e amabili ma alle volte irritanti e profondamente ipocriti, non possono piacere a tutti e quell’aura di apparente perfezione da cui sono circondate all’inizio della serie, per quanto smentita dagli avvenimenti delle ultime stagioni, ci ha portato a odiarle in alcuni momenti.

In ogni caso, non si può negare che il punto di forza di Una mamma per amica sia la sceneggiatura di Amy Sherman-Palladino, che ci ha abituato a battute incisive e dialoghi brillanti, ragione per cui questa frase pronunciata per altro proprio dalla sempre perfetta Rory Gilmore ha lasciato il pubblico davvero perplesso. Se è vero che la ragazza commetterà vari errori più avanti nella vita, risulta davvero poco credibile che, anche sotto pressione, la piccola Rory possa aver pronunciato una frase così stupida e offensiva, poco in linea sia con la serie che con il personaggio.

9) The Big Bang Theory

The Big Bang Theory (640×360)

Friends si è presa gioco di alcuni argomenti sensibili in un periodo in cui questi non erano considerati tali, ma The Big Bang Theory non può avvalersi della stessa scusa.

“Okay, ora tocca a me. Howard, quando penso che tu e Bernadette state per iniziare questa meravigliosa vita insieme, non posso fare a meno di sentirmi morire. Voglio dire, guardati. Hai tutto. Guarda me: ho 37 anni. Dormo nel retro di un negozio di fumetti e ho la stessa densità ossea di un ottantenne.”

Stuart Bloom, 5×22

Si può discutere a lungo sulla qualità delle ultime stagioni di The Big Bang Theory, ma non si può negare che durante i suoi primi sei capitoli la comedy di Chuck Lorre ci abbia abituato a un livello altissimo sia per quanto riguarda la comicità che l’evoluzione dei suoi personaggi. Tuttavia, fin dall’inizio della serie vi è sempre stato un grosso neo, che è andato a peggiorare enormemente con il progredire degli anni, mentre il personaggio di Stuart Bloom diventava sempre più importante all’interno della trama: il trattamento della depressione. Infatti, viene lasciato intendere a più riprese che fin dall’inizio di The Big Bang Theory Stuart soffra di una forma grave di depressione e più volte si fa riferimento ai suoi pensieri suicidi o al suo profondo dolore, eppure quasi sempre la malattia del proprietario del negozio di fumetti viene ridotta a una gag ricorrente, qualcosa di cui prendersi gioco tutti insieme.

È in questo contesto che va inquadrata la battuta riportata, tratta dal discorso tenuto da Stuart in occasione dell’addio al celibato di Howard. Proposta con l’intenzione di far ridere, evidenziando i risvolti comici dell’autocommiserazione di Stuart, ciò che ne viene fuori è invece l’insensibilità con cui un tema così fondamentale e attuale come quello della malattia mentale viene affrontato in The Big Bang Theory.

10) How I Met Your Mother

How I Met Your Mother (640×360)

“A un certo punto, sono quasi certo di aver venduto una donna. Non parlavo la lingua, ma ho stretto la mano di un tipo, lui mi ha dato le chiavi di una Mercedes, me ne sono andato e l’ho lasciata lì”

Barney Stinson, 3×14

Quando si tratta di aver a che fare con le donne, a meno che queste non si chiamino Robin Scherbatsky, Barney Stinson diventa una persona orribile. Sciupafemmine incallito e incapace di impegnarsi, il playboy più famoso della televisione negli anni ha commesso azioni imperdonabili, le quali vengono presentate all’interno di How I Met Your Mother come malefatte certo terribili, ma comunque divertenti e sulle quali si può ridere su tutti insieme.

E se è vero che la nostra moralità può andare in pausa per qualche ora quando guardiamo le serie tv, e che i giudizi che daremmo nel mondo reale sono ben diversi da quelli che attribuiamo ai personaggi di fantasia, nel caso di questa specifica battuta di How I Met Your Mother risulta davvero difficile fingere che non sia successo nulla. Insomma, siamo consapevoli che Barney Stinson non sia uno stinco di santo, ma arrivare a vendere una donna senza battere ciglio e riderci addirittura sopra? Va bene tutto, ma questo è davvero troppo anche per il playboy per eccellenza e anzi, sembra quasi essere poco coerente con le sue solite gesta, che sono solite comprendere seduzione e abbandono, non certo il traffico di esseri umani.

Friends: L’episodio che ha battuto ogni record