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5 fatti storici ricostruiti nelle Serie Tv che non pensavo potessero essere realmente accaduti

La realtà è spesso in grado di superare la fantasia, e lo dimostra il successo delle serie storiche che ormai fanno incetta di premi e conquistano pubblici di ogni tipo. Se la maggior parte degli eventi raccontati nei period drama sono già noti almeno in qualche misura agli spettatori, vi sono casi in cui a narrare di eventi realmente accaduti non sono le solite serie storiche con pretese di realismo, bensì produzioni di fantasia che non rinunciano a inserire nella propria trama fatti storici che il pubblico potrebbe far fatica a ricordare o a riconoscere. È per esempio il caso di Black Sails, opera ibrida tra realtà e fantasia che fa di questa sua dualità un punto di forza, oppure di Peaky Blinders, che ricostruisce completamente la vicenda storica che vorrebbe raccontare, rendendo difficile riconoscere quanto di vero c’è effettivamente nella serie.

I 5 fatti storici presentati in questo articolo non sono noti come lo può essere la Battaglia di Culloden di Outlander o il disastro nucleare di Chernobyl, tanto che guardando le serie in questione per la prima volta non pensavo potessero essere realmente accaduti. Avvenuti in epoche e continenti diversi, se non fosse stato per le serie tv non avrei mai conosciuto le storie affascinanti dietro questi eventi e personaggi.

1) La sparatoria compiuta da Tate Landon (American Horror Story: Murder House)

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È cosa nota per trovare ispirazione per la serie antologica più famosa della televisione il creatore Ryan Murphy si basi spesso sulla realtà, andando a sbirciare nella storia degli Stati Uniti alla ricerca dei personaggi più inquietanti e delle vicende più scabrose che possano essere trasformate in grande televisione. Infatti, fin dalla primissima stagione di American Horror Story, Murphy e il suo team di autori hanno deciso di includere nella trama di fantasia alcuni elementi di realtà (ve ne abbiamo parlato anche qui), a volte cambiando i nomi, altre invece senza nemmeno preoccuparsi di mascherare la sottile linea che separa la storia dalla finzione.

Nella prima stagione della serie horror per eccellenza, intitolata Murder House, vi sono diverse storie e personaggi ispirate ad eventi reali, tra cui risulta particolarmente interessante l’inserimento di un evento recente della storia statunitense, per altro con un’accezione di denuncia politica tipica delle produzioni di Murphy. Stiamo parlando della sparatoria compiuta da Tate Langdon, protagonista della prima stagione di American Horror Story e colpevole di essere entrato a scuola e avere ucciso tutti coloro che riteneva essere bulli. L’episodio ricalca strettamente quanto avvenuto nella scuola superiore di Columbine, Ohio, nel 1999, quando l’attentatore uccise ben tredici persone chiedendo loro se credessero in Dio prima di sparare, per poi togliersi la vita dopo aver portato a termine la sparatoria.

2) Bill Clinton visita Londonderry (Derry Girls)

Derry Girls, brillante e sottovalutata comedy irlandese conclusasi da pochi mesi, è una delle serie storiche più atipiche in cui potreste mai imbattervi. Ambientata a Londonderry, cittadina nordirlandese situata proprio al confine con l’Irlanda, racconta delle avventure di un gruppo di adolescenti che cercano di diventare adulti durante gli anni più violenti della guerra civile irlandese. Il tono della serie è spiccatamente comico, eppure fin dal primo episodio di Derry Girls vengono inseriti numerosi elementi volti a sottolineare la situazione di precarietà e violenza vissuta dagli abitanti della cittadina negli anni Novanta, tra continui allarmi bombe, attentati e morti improvvise. Nonostante le vicende drammatiche, nel mondo di Derry Girls ha un ruolo fondamentale la speranza ed è proprio in quest’ottica che nel finale della seconda stagione viene mostrato un momento fondamentale non solo per i protagonisti, ma anche per il Paese: la visita del presidente statunitense Bill Clinton a Londonderry.

Infatti, proprio come mostrato nella serie, il 30 novembre 1995 Clinton ha visitato la città di confine per invocare la pace e la risoluzione di un conflitto civile sanguinoso, sottolineando come il recente cessate fuoco avesse portato a un nuovo benessere per gli abitanti di Derry. Durante il finale della seconda stagione, questa visita fa da sfondo alle vicende personali dei protagonisti, che proprio attraverso queste parole di speranza sembrano poter per la prima volta pensare a un futuro diverso.

3) La rivalità tra Billy Kimber e Charles Sabini (Peaky Blinders)

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Se è cosa nota che i Peaky Blinders sono un gang realmente esistita, che ha prosperato per qualche anno nella Birmingham a cavallo tra le due guerre mondiali, è altrettanto risaputo che la omonima serie tv ideata da Steven Knight è quasi interamente basata su avvenimenti inventati, senza alcuna pretesa di essere fedele alla realtà. Eppure, persino nella Birmingham fittizia della famiglia Shelby trovano spazio personaggi e storie reali, come Oswald Mosley, Winston Churchill e Charlie Chaplin.

Tuttavia il fatto storico che non pensavo fosse realmente accaduto non ha a che fare con i nomi noti citati in precedenza, fin troppo famosi perché non fossi a conoscenza delle loro storie, bensì con alcuni degli antagonisti della famiglia Shelby fin dalla prima stagione: Billy Kimber e Charles Sabini. Sebbene sullo schermo la vicenda sia stata modificata dall’inserimento all’interno delle dinamiche di Tommy Shelby e dei suoi Peaky Blinders, Kimber e Sabini erano rispettivamente un gangster e un criminale realmente esistiti, che durante gli anni Venti del Novecento si sono contesi il controllo del giro di scommesse legato alle corse di cavalli in Inghilterra. Proprio come mostrato all’inizio della serie di Steven Knight.

4) La Scuola della Notte (A Discovery of Witches)

Non in molti sapranno che Deborah Harkness, l’autrice della trilogia su cui è basata la serie fantasy A Discovery of Witches, ha conseguito un dottorato di ricerca in storia, specializzandosi in particolare in storia delle scienze – una branca che come potete immaginare è strettamente legata alla studio della storia dell’alchimia e della magia, elementi al centro dell’opera dell’autrice ed esplorati in particolare nel secondo volume della saga da lei ideata, durante il quale i protagonisti Diana e Matthew si ritrovano nella Londra elisabettiana. Nonostante A Discovery of Witches sia un’opera di fantasia, ambientata in un mondo in cui trovano spazio streghe, vampiri e demoni, la ricostruzione della realtà del sedicesimo secolo in Inghilterra è piuttosto minuziosa tanto nel libro quanto nella serie, come dimostra l’inserimento nella trama di alcuni eventi e personaggi realmente esistiti.

Sebbene nella serie siano state attribuite capacità magiche ad alcuni dei nomi noti citati, l’opera di Harkness esplora in particolare le vicende legate a un collettivo noto come la Scuola della Notte, che comprendeva tra gli altri il drammaturgo Christopher Marlowe, l’alchimista Henry Percy e Sir Walter Raleigh, favorito della regina Elisabetta e personaggio la cui affascinante biografia resta ancora da scoprire del tutto.

5) Ascesa e declino di Charles Vane (Black Sails)

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Poche serie tv sono state capaci di unire fantasia e realtà come Black Sails, un’opera di rara bellezza di cui non si parla mai abbastanza.

Gli esperti di storia della pirateria sanno tutto della straordinaria vita di Capitan Charles Vane (ma se non la conoscete ve l’abbiamo raccontata qui), eppure chi come me vi si è approcciato per la prima volta guardando Black Sails rimarrà sorpreso nello scoprire che la storia raccontata nella serie ripercorre fedelmente l’ascesa e il declino di uno dei simboli dell’età d’oro della pirateria. Infatti, laddove molti dei protagonisti della serie sono basati sui personaggi creati da Robert Louis Stevenson ne L’isola del tesoro, di cui Black Sails funge da prequel, altri sono invece le versioni televisive di alcuni dei pirati più famosi di tutti i tempi, tra cui spicca soprattutto la figura di Charles Vane.

La parabola del capitano interpretato da Zach McGowan è raccontata nella serie cercando di rimanere quanto più fedele possibile a ciò che è noto della vicenda del pirata, della cui vita lontano dai mari conosciamo poco, ma le cui imprese sono stata tramandate nei secoli grazie a un minuzioso lavoro di ricerca e ricostruzione storica. Quella dell’ascesa e il declino di Charles Vane è una storia di libertà assoluta che racchiude in sé tutta l’anima di Black Sails e che non possiamo che apprezzare ancora di più sapendo che è la narrazione di un’esistenza reale. Vissuta alla ricerca di spazi infiniti e senza alcuna regola.

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