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Bill Cosby ci ricorda la fondamentale distinzione tra attore e personaggio

Lo scorso 26 aprile Bill Cosby è stato riconosciuto colpevole di aver drogato e violentato una dipendente dell’ateneo per il quale Cosby faceva parte del Consiglio d’Amministrazione nel 2004. L’attore resterà a piede libero in attesa che il Giudice disponga la sentenza, ma rischia di essere condannato a 30 anni di carcere (10 per ogni capo d’accusa) e 75 mila dollari di multa (25 mila per ogni capo d’accusa). La vicenda è una di quelle che hanno fatto strabuzzare gli occhi dall’incredulità  a mezzo mondo, fino a qualche anno fa nessuno avrebbe pensato che dietro un attore tanto amato si nascondesse un’ombra così grande. Ed ecco come Bill Cosby ci ricorda la fondamentale distinzione tra attore e personaggio.

I Robinson

Le sue numerosissime apparizioni televisive e cinematografiche avevano reso Cosby un volto familiare e un attore stimato. Ma è con la parte di Cliff Robinson nella fortunatissima Serie Tv I Robinson, che Bill Cosby è entrato a pieno titolo nei cuori di milioni di telespettatori, vincendo inoltre sei Emmy Awards e tre Golden GlobesL’uomo di famiglia affettuoso, rassicurante e divertente che ha interpretato nelle otto amatissime stagioni de I Robinson appare ormai un ricordo sbiadito, che stride con le emozioni che quel volto ci provoca oggi. La brutalità degli atti di cui Cosby è stato ritenuto colpevole non può che rendere sgomenti e la delusione per milioni di fan è stata scottante.

È importante, infatti, ricordare anche quanto la Serie Tv “I Robinson” abbia rappresentato un fenomeno pop tra gli anni 80 e 90, ma non solo. Lo show si è guadagnato in breve tempo il ruolo di emblema di molte famiglie afroamericane, lasciato in eredità da I Jefferson. La delusione per l’onta gettata su I Robinson dalle accuse mosse a Cosby, ricorda per molti versi quella causata dal caso O.J Simpson. Lo sportivo e l’attore amato da tutta l’America che quando si è rivelato essere un uomo violento e irrazionale è improvvisamente diventato un affare di pertinenza esclusiva della popolazione afroamericana. Ma tale delusione ha ragion d’essere?

Il giorno dell’emissione del verdetto da parte della giuria, il New York Times ha pubblicato un articolo a firma di Wesley Morris intitolato “Cliff era lo scherzo più malato di Cosby”, nel quale le enormi differenze tra Cliff e Bill vengono enucleate una a una.

Nell’articolo si legge che “Cliff è la ragione della dissonanza cognitiva che abbiamo vissuto negli ultimi tre o quattro anni. Sembrava inseparabile dall’uomo che lo dipingeva.” In questo passaggio si possono rinvenire le ragioni per le quali distinguere un volto prestato a un personaggio e il personaggio in questione sia fondamentale. Cosby è un attore e un predatore sessuale. Il contenitore che dal 1984 al 1992 ha ospitato Heatcliff Robinson, medico ginecologo (che ironia!)  e affidabile nonché premuroso padre di famiglia. Cadere nell’errore di confondere l’attore e il personaggio è pericoloso e sbagliato, soprattutto nell’era Social, nella quale l’antipatia per un personaggio ha portato conseguenze per chi lo interpretava.

Il discorso è speculare. Mentre l’amore per Cliff Robinson ha condotto molti fan ad amare Bill Cosby, l’odio per un dato personaggio si è ripercosso in più occasioni sull’attore/attrice che lo/a interpretava. Basti pensare ad esempio ad Anna Gunn, che ha prestato il volto all’odiatissima Skyler White e che si è ritrovata i profili social personali invasi da offese e minacce (ne abbiamo parlato qui), tanto da costringerla a valutare l’idea di chiuderli. In una sua dichiarazione a riguardo si legge:

“Non posso dire di essere stata felice di trovarmi al centro della tempesta d’odio per Skyler. Ma alla fine sono felice che la discussione ci sia stata e che sia stata pubblica. In questo modo è stato possibile illuminare angoli bui e oscuri che troppo spesso abbiamo ignorato o fatto finta che non facessero parte delle nostre vite”.

Skyler White

Lo stesso discorso vale per attori come Josh McDermitt, che in The Walking Dead interpreta il ruolo di Eugene Porter e che per le discutibili scelte di quest’ ultimo si è trovato più volte a dover ribadire che Eugene è un personaggio di fantasia al quale lui presta esclusivamente le sue abilità attoriali.  Anche Edie Falco, che ha interpretato Carmela Soprano, moglie di Tony nella Serie Tv I Soprano, ha dovuto fare i conti con chi non è stato in grado di discernere l’attore dal suo personaggio. Nel caso di Cosby la mancanza di questa capacità di discernimento si è ripercossa esclusivamente sui fan, increduli e delusi che quell’uomo al quale si erano tanto affezionati non condividesse le caratteristiche e i valori della persona che interpretava.

Una questione simile a quella di Bill Cosby è quella di Stephen Collins, il Reverendo Camden di Settimo Cielo che nel 2014 ha ammesso di aver molestato tre ragazzine in diverse occasioni.

Il suo personaggio in Settimo Cielo spiccava per rettitudine morale, risultando quasi stucchevole. Si trattava di un uomo di chiesa e di famiglia irreprensibile. Anche in questo caso, il divario tra l’uomo e il ruolo interpretato è abissale. Il Reverendo e il pedofilo. L’uomo e il personaggio.

90

Amare una Serie Tv o un film ricordando sempre che quelle che vediamo sono maschere e che stiamo assistendo a delle “messe in scena” è fondamentale per mantenere il dovuto distacco dagli interpreti.

Si può amare Sherlock ma Cumberbatch ne è solo interprete. Possiamo odiare Marie Schrader ma Betsy Brandt è una donna della quale non conosciamo nulla. Ai più tale discorso risulterà superfluo e scontato, ma la storia ci insegna che così non è, e ogni occasione è buona per ribadirlo.

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