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La classifica delle 10 migliori Serie Tv drama del 2022

Anno nuovo, classifiche vecchie. Come da tradizione del mese di dicembre, anche quest’anno vi sottoporremo le classifiche dei migliori prodotti apparsi in tv negli ultimi dodici mesi, dalle miniserie alle sitcom, spaziando per tutti i generi. In questa classifica, ci occuperemo degli show drama, senza fare distinzioni tra nuove proposte e vecchie conoscenze, ma prendendo in esame tutti i titoli del genere apparsi in tv e sulle piattaforme nel corse dell’anno. Il 2021 lo avevamo chiuso mettendo nella classifica delle migliori serie tv drammatiche titoli come Omicidio a Easttown, Wandavision, Succession, Yellowstone e Squid Game. Quest’anno abbiamo allargato la selezione a dieci e ci siamo resi subito conto di quanta qualità ci sia stata nell’offerta del genere drammatico. Il ritorno di show come The Crown, Better Call Saul, Stranger Things facevano sperare bene per questo 2022 ormai giunto al capolinea. Allo stesso tempo, la grande attesa per le novità dell’anno, da The House of the Dragon a Gli anelli del Potere, ha aumentato le aspettative dello spettatore medio. Aspettative che, nella maggior parte dei casi, sono state pienamente ripagate.

Se un capolavoro come Better Call Saul non poteva assolutamente mancare all’appello, tra le nuove proposte era d’obbligo inserire una serie come Severance, di cui forse non si è ancora parlato abbastanza.

Spazieremo da una piattaforma all’altra per scovare i dieci migliori titoli drammatici del 2022. A restare fuori dalla Top10 saranno altre serie ugualmente meritevoli, a ulteriore conferma di come questo sia stato in generale un anno positivo per la drammaturgia seriale. Purtroppo alcuni degli show di questa classifica non li rivedremo l’anno prossimo. Almeno su un paio dei titoli citati è calato definitivamente il sipario, per cui non ci resta che salutarli e volgere lo sguardo alle nuove proposte che ci attendono nel 2023.

Ecco dunque quelle che per noi sono state le migliori serie tv drammatiche dell’anno.

10) The White Lotus

Better Call Saul e le migliori serie tv del 2022
The White Lotus (640×360)

Pluripremiata per la prima stagione, attualmente candidata alla vittoria di tre Golden Globe, la serie HBO di Mike White ha confermato tutto il suo straordinario potenziale con un secondo capitolo di episodi che ha saputo fare addirittura meglio del primo. The White Lotus ha esordito nell’estate 2021 con sei episodi che hanno subito fatto parlare di sé. La serie era stata pensata per un’unica stagione, ma il successo di critica e ascolti ha fatto sì che il prodotto venisse rinnovato per un nuovo ciclo di episodi, nel format della serie tv antologica. Bianchi, ricchissimi, apparentemente felici, i personaggi di The White Lotus sono la rappresentazione di un’America che viene osservata con distacco dai dipendenti di un resort che offre relax, spensieratezza (ma non troppa) e opulenza. La prima stagione era ambientata nelle isole Hawaii, per la seconda invece – andata in onda proprio in questa parte finale del 2022 – ci si è spostati in Italia, a Taormina. La fotografia ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei punti di maggior impatto della serie, acuendo il contrasto tra lo spettacolare e pittoresco ambiente circostante e il disagio delle relazioni intrecciate dai personaggi. Ma è la scrittura di Mike White il vero colpo di genio. Una scrittura che riesce a ribaltare i ruoli e le prospettive e che ci ha regalato un finale straordinario, sufficiente a regalare a The White Lotus il diritto a stare nella top10 delle migliori serie tv drammatiche dell’anno.

9) Ozark

Better Call Saul e le migliori serie tv del 2022
Ozark (640×360)

Il 2022 è stato anche l’anno in cui è calato definitivamente il sipario su Ozark, una delle migliori serie tv drammatiche dell’ultimo decennio. Netflix ha optato per un capitolo conclusivo a tappe, i primi sette episodi a gennaio, gli altri a fine aprile. Forse per rendere più sopportabile il distacco, per centellinare l’ultimo sprint di una serie che, con quattro stagioni di altissimo livello, ha saputo regalarci momenti di intensa serialità. Il quarto capitolo della serie Netflix ha consacrato Julia Garner, autrice di una performance di estrema qualità, ma ha regalato in generale interpretazioni davvero straordinarie. I Byrdes hanno saltato il pantano, si sono ritrovati dall’altra parte. Più maturi, più svuotati. Sicuramente più cinici che in passato. La crime story familiare è giunta al capolinea (o era solo un nuovo inizio?) e dinanzi a un finale in cui la morale si è ribaltata, ci ha lasciati ad interrogarci su tutto quanto, dal paragone con Breaking Bad al buio pesto dell’America rurale, dal dramma di una famiglia della middle class insoddisfatta e annoiata alle derive del potere politico-economico. Il tutto infilando le mani nelle profondità dei suoi protagonisti, così a fondo da riscoprirci allo stesso tempo empatici e desiderosi di prenderne le distanze. Ozark ha avuto il coraggio di fermarsi nel periodo di massimo splendore e forse non a torto. Però una cosa è certa: questa serie ci mancherà. Nel 2023 e negli anni a venire.

8) The Crown

Better Call Saul e le migliori serie tv del 2022
The Crown (640×360)

Il tramonto di un’era gloriosa. Così abbiamo definito la quinta stagione di The Crown nella recensione finale della serie. C’era tanta attesa per l’uscita del nuovo capitolo sulle vicende della famiglia reale britannica, specie dopo la morte della regina Elisabetta, un personaggio che ha incarnato un’epoca che non c’è più. The Crown è sempre The Crown, anche se l’ultima stagione è sembrata un po’ in affanno rispetto alle altre. La qualità di sceneggiatura, scenografia e fotografia tocca sempre vette molto alte. Il cambio di interpreti – il ruolo della regina è toccato stavolta a Imelda Staunton – ha retto l’urto e si è rivelato azzeccato anche stavolta. La quinta stagione di The Crown ha raccontato gli anni Novanta, sconvolgenti e declinanti. Gli scandali di corte, la relazione complicata tra l’erede al trono, il principe Carlo, e l’indimenticabile lady Diana, il colpo subito dall’immagine della sovrana – crollata rispetto agli indici di gradimento degli anni precedenti -, il quarantesimo anniversario dall’incoronazione e, ancora, i grandi stravolgimenti del mondo di fuori, con il crollo dell’Unione sovietica, le trasformazioni della società, il ruolo sempre più cruciale dei media e così via. The Crown si conferma una delle serie tv più raffinate attualmente in circolazione, una delle perle di maggior prestigio del catalogo Netflix. La piattaforma ha chiuso il 2022 con la fine di capolavori veri e propri come Better Call Saul e Ozark, ma in compenso torneranno nei prossimi mesi nuovi episodi sia di The Crown che di altre serie di successo come Stranger Things. L’attesa per la sesta stagione del dramma sulla corona inglese è già tanta. Peter Morgan potrà recuperare quel filino di qualità rimasto un po’ in ombra con il quinto capitolo oppure allontanarsi ancora dalle grandi vette toccate con le prime stagioni. La cosa positiva è che al momento è ancora tutto da scoprire.

7) Stranger Things

Better Call Saul e le migliori serie tv del 2022
Stranger Things (640×360)

Ed è proprio Stranger Things l’altro immancabile titolo targato Netflix da inserire in classifica. Il 2022 ha sancito finalmente il suo ritorno in grande stile, anche in questo caso con episodi rilasciati in due blocchi, per aumentare l’attesa e stremare la fanbase. La trama si è fatta ancora più contorta, con tutto il background del personaggio di Vecna e i suoi legami con Unidici. Gli episodi sono sempre di pregevole fattura, la buona qualità del prodotto dei fratelli Duffer non si smentisce. Le new entry del cast non fanno perdere un grammo di valore allo show e anzi riescono a impreziosire una trama fitta e complessa, giocata tutta sulle relazioni interpersonali dei personaggi e sulla scoperta di sé, in un viaggio a tratti ironico e a tratti doloroso, in perfetto stile Stranger Things.

Insieme a Better Call Saul e alle già citate Ozark e The Crown, Stranger Things è una delle migliori serie Netflix che abbiamo avuto la fortuna di vedere nel corso di questo 2022.

Fortunatamente il prodotto dei fratelli Duffer tornerà presto. La grande matassa che avvolge nel mistero le vicende di Hawkins è ancora lontana dal trovare una via per sbrogliarsi e il grande finale della quarta stagione apre subito a nuove ipotesi e teorie che i fan potranno alimentare fino all’uscita della quinta stagione. Un altro capitolo che attendiamo con ansia e che probabilmente non riusciremo a vedere entro il 2023. Speriamo che il finale valga l’attesa.

6) Andor

Andor (640×360)

Ci spostiamo invece sulla piattaforma Disney+ per il sesto titolo della classifica. Andor poteva essere uno dei tanti prodotti venuti fuori dall’universo Star Wars, invece è un’opera che ci ha piacevolmente sorpreso. La serie tv creata da Dan Gilroy con protagonista Diego Luna è di fatto un prequel del film Rouge One uscito nel 2016. Andor si intrufola nella sua galassia di riferimento, ma lo fa introducendo anche nuovi elementi che lo portano a rendersi autonomo e a distaccarsi leggermente dal trend dei prodotti Disney. L’elemento di maggior interesse è il protagonista Cassian Andor (Diego Luna), una spia ribelle ripresa nei suoi anni di formazione, cinico e appassionato, distante dai tradizionali canoni dell’eroe buono della Disney. Il protagonista di Andor è una sorta di antieroe di cui già conosciamo il destino, ma che riesce comunque ad attrarci nella sua rete. Ma non è il solo elemento di attrattiva della serie. Interessanti sono anche gli altri personaggi che costellano il mondo di Andor, la sua scrittura complessiva, le tinte dark, i dialoghi, la struttura, il climax ascendente. Gli episodi della prima stagione sono andati in onda a rilascio settimanale, da settembre a novembre. Ancor prima che arrivasse il season finale, era stata annunciata una seconda stagione, le cui riprese sono già iniziate. Vedremo complessivamente ventiquattro episodi di Andor, che ci avvicineranno alle vicende già narrate in Rouge One. Un’altra buona notizia per il 2023 è che potremo sperare di vedere i nuovi episodi di una serie che non ci aspettavamo potesse colpirci tanto in positivo.

5) Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story

Better Call Saul e le migliori serie tv del 2022
Dahmer (640×360)

Un anno niente male per gli abbonati Netflix, che oltre a Better Call Saul e alle già citate serie, ci ha lasciato nel 2022 anche questo prodotto di Ryan Murphy, vietato ai minori di 18 anni. Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story è la serie tv in dieci episodi che racconta uno dei peggiori serial killer della storia degli Stati Uniti, il mostro di Milwaukee Jeffrey Dahmer. Si tratta di un personaggio dalla psicologia contorta e dunque perfetto per essere scandagliato in ogni suo comportamento in una serie tv analitica e precisa. La storia di Dahmer viene ripercorsa dall’inizio, dall’infanzia difficile al primo omicidio compiuto a soli 18 anni. Evan Peters ha compiuto un lavoro strabiliante: vestire i panni di un serial killer è già di per sé un’impresa che richiede grandi doti attoriali, ma interpretare un personaggio così allucinante come Jeffrey Dahmer lo è ancor di più. Peters, che con Ryan Murphy aveva già lavorato in American Horror Story, è riuscito a calarsi nella parte compiendo un enorme sforzo di immedesimazione e dando vita a una performance agghiacciante. La serie è diventata subito popolarissima per quel gusto del macabro che spesso attrae il pubblico, ma soprattutto perché riporta sullo schermo il caso di un assassino che sconcertò l’opinione pubblica americana per il numero dei suoi omicidi, ma soprattutto per la loro modalità di esecuzione, con sconcertanti episodi di necrofilia e cannibalismo. Pur non essendo un format novo, quello di Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story ha funzionato benissimo.

4) Euphoria

Euphoria (640×360)

Altro grande successo del 2022 è la seconda stagione di Euphoria, che ha confermato la grande qualità espressa nei primi episodi. La serie disponibile su Sky è un teen drama nel senso che racconta una nuova generazione di giovani. Ma la serie piace a tutti, soprattutto agli adulti. Lontana da qualsiasi pregiudizievole preconcetto, Euphoria si è presentata da subito come una serie tv cupa, impegnata a raccontare il lato oscuro di una gioventù suburbana di un’America piena di contraddizioni. Dolorosa in alcuni tratti, piacevolmente sorprendente in altri.

Insieme a quello di Better Call Saul e di Stranger Things, quello di Euphoria era uno dei ritorni più attesi dell’anno sul fronte drama.

Tra la prima e la seconda stagione, sono stati mandati in onda due episodi speciali, che hanno fatto un po’ da collante tra il primo e il secondo ciclo di puntate. Nella seconda stagione abbiamo ritrovato Rue Bennet (Zendaya) alle prese con i suoi problemi di dipendenze. L’uso e l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti rimane sempre uno dei temi cruciali della serie, che però si approccia al problema in maniera incisiva e diretta, raccontando la realtà nelle sue svariate sfaccettature. Lo show della HBO è stato uno dei più visti dopo Game of Thrones, a riprova di quanto sia riuscito a incidere nella sensibilità del pubblico. I competitor della zona podio hanno dovuto davvero strafare per far finire Euphoria in quarta posizione.

3) House of the Dragon

Better Call Saul e le migliori serie tv del 2022
House of the Dragon (640×360)

Forse la serie più attesa dell’anno o giù di lì. Gli orfani di Game of Thrones non aspettavano altro. Dal momento del suo annuncio, il prequel de Il Trono di Spade ha infiammato la fanbase, eccitata e allo stesso tempo spaventata dalla notizia di una nuova serie HBO sulle vicende di Westeros. Il prequel sulla storia dei Targaryen aveva ovviamente un ottimo potenziale, ancor di più perché al progetto ha lavorato attivamente lo stesso G.R.R. Martin, che di quel mondo è il creatore e primo artigiano. Il timore che potesse essere però un flop colossale era concreto, specie dopo le due stagioni conclusive di Game of Thrones. La serie è stata accompagnata da un iniziale scetticismo, forse un meccanismo di difesa che si è instillato a tutela delle aspettative degli spettatori, già usciti frastornati dall’uscita di scena di GOT. Invece House of the Dragon è stata una bomba. La serie ha ricordato gli esordi de Il Trono di Spade, ma si è subito imposta come prodotto indipendente, come opera a se stante. E come tale è riuscita a conquistare la stima e il rispetto degli spettatori, il cui iniziale scetticismo ha lasciato il posto all’eccitazione di vedere finalmente sullo schermo un contenuto di altissima qualità. I personaggi, i dialoghi, le scenografie, gli interpreti hanno funzionato praticamente sempre, rendendo l’attesa per il nuovo episodio quasi spasmodica. Diversamente dalla serie su Il Signore degli anelli, che ha lasciato qualche mugugno qua e là, House of the Dragon ha superato le aspettative e ci ha lasciati con un desiderio forsennato di vedere al più presto un secondo capitolo di quella che si preannuncia come una delle saghe più seguite del decennio. Ad maiora.

2) Severance

Severance (640×360)

Di poco distaccata dalla prima posizione, c’è invece Severance, in italiano Scissione, l’unica serie della piattaforma Apple Tv+ in classifica, che ha fatto il suo esordio proprio nel corso del 2022. Ci siamo chiesti se questa potesse essere davvero la serie tv dell’anno e la risposta che possiamo darci, a fine 2022, è che se non lo è stata, ci è andata davvero molto vicina. Severance è uno show distopico diretto da Ben Stiller. È assurda e claustrofobica, allucinante e sconcertante nelle riflessioni che suggerisce. La Lumon Industries è un’azienda che, attraverso un processo di “scissione” accettato dai suoi dipendenti, riesce a separare i ricordi della loro vita privata da quelli della vita professionale, creando quindi interni ed esterni. Questo consente ai lavoratori di diminuire il carico di stress accumulato, ma è una degenerazione affascinante e straniante dell’idea di voler tenere separati vita privata e lavoro. La serie è straordinaria, sia per l’originalità della sceneggiatura, sia per l’elemento grafico, essenziale per mettere in risalto il passaggio dall’interno all’esterno dell’azienda. Anche gli attori hanno compiuto un lavoro eccezionale: quel che fanno in Severance è sostanzialmente interpretare due ruoli diversi per lo stesso personaggio, uno nella vita privata, uno sul posto di lavoro. Dinanzi a uno show distopico così originale – e carico di implicazioni filosofiche – è difficile girarsi dall’altra parte. Anche perché Severance sembra non avere difetti. Una seconda stagione della serie è già stata annunciata e potrebbe essere quella della consacrazione definitiva del prodotto Apple.

1) Better Call Saul

Better Call Saul e le migliori serie tv del 2022
Better Call Saul (640×360)

Ma lasciamoci alle spalle tutto per parlare di Better Call Saul. Ancora una volta Better Call Saul. Ne abbiamo parlato così tanto che forse è rimasto poco da dire, ma la serie di Vince Gilligan ci sfida tutte le volte a trovarle un difetto e non ci si riesce mai. Attendevamo con ansia il 2022 per vedere la stagione conclusiva della serie con Bob Odenkirk e poi, quando è arrivato, ci siamo sentiti immediatamente più poveri. Un’esperienza come quella di Better Call Saul è merce sempre più rara. Ma quelle poche volte che ci si inciampa su, ci si accorge di star prendendo parte a un viaggio straordinario. Irripetibile, come sono irripetibili tutte le grandi opere. Punta di diamante di una tendenza creativa – quella di Vince Gilligan – che da Breaking Bad in poi si è persino fatta più raffinata. Better Call Saul è la migliore serie drammatica del 2022. Ed è destinata a rimanere una delle migliori del genere per molto tempo a venire. Gli ultimi tredici episodi, usciti in due blocchi per renderci meno traumatico il distacco, sono disponibili su Netflix e resteranno lì anche per il 2023 a ricordarci di come l’anno appena trascorso sia stato un anno davvero niente male sul fronte del genere drammatico. La conclusione della parabola di Jimmy McGill/Saul Goodman rimarrà una delle cose migliori viste in televisione nel 2022. Ora, superare questo picco sarà difficile per quelli che verranno dopo.