Che sia nel passato, nel presente o in un futuro non troppo lontano, non ha importanza. Una location accattivante è una delle cose di cui un prodotto seriale che si rispetti non può fare a meno. Fin troppe volte ci siamo trovati di fronte ad ambientazioni delle serie tv non in grado di trasmettere la loro vera essenza. In altri casi invece è capitato che i luoghi in cui le serie erano ambientate aggiungessero spessore alla trama e rendessero tutto più credibile e realistico. Come nei casi in cui il paesaggio naturale costituisce quasi un elemento portante per la storia rappresentata.
È il caso delle serie di cui vi stiamo per parlare, principalmente collocate in luoghi (immaginari o non) completamente immersi nella natura che, in alcune situazioni, sono stati in grado di farci pentire di aver scelto di vivere in città. Alcuni sono titoli di cui avete sentito parlare fin troppo, ormai entrati a far parte della cultura popolare grazie all’importanza che hanno avuto nel corso degli anni, altre invece sono meno conosciute ma non per questo meno degne di attenzione.
Vediamo insieme quali sono le ambientazioni delle serie tv che, più di tutte, ci fanno venire voglia di vivere in mezzo alla natura.
1) Lost
In 6 stagioni, sebbene l’isola nell’Oceano Pacifico del sud in cui sono precipitati i protagonisti della serie non sia sempre stata accogliente, Lost ci ha fatto irrimediabilmente sognare di vivere in quel luogo che ci sembrava un piccolo paradiso terrestre. Una spiaggia, un’isola piena di verde, fonti d’acqua, risorse impensabili. Prima che venissimo a conoscenza della piccola comunità che gli Altri erano riusciti a creare, con case accoglienti e tutto il necessario per vivere serenamente, persino una piccola capanna costruita con legno e foglie ci sarebbe sembrata perfetta. Il merito di questo, in parte va senza ombra di dubbio alla splendida atmosfera dell”isola hawaiana di Oahu (soprattutto della sua estremità nord-occidentale), dove tutta la serie creata da J. J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber è stata girata.
Chi non vorrebbe perdersi alle Hawaii e rimanere bloccato su un’isola vivendo nella natura e nel verde? Ammettetelo, un pensierino ce lo avete fatto tutti. Acque limpide, clima favorevole (anche se un po’ piovoso), montagne a due passi, boschi frondosi e ricchi di sorprese. A ogni episodio trasmesso, la voglia di lasciare tutto e seguirli nel mezzo del Pacifico aumentava sempre di più. Una delle ambientazioni delle serie tv più suggestive di sempre.
2) Outlander
L’alone di mistero, la magia, l’atmosfera incantevole e piena di calore che trasmettono i territori della Scozia sono davvero rari da trovare altrove. L’umido ma verdeggiante paesaggio scozzese è uno degli elementi che ha contribuito al successo di Outlander, dramma in costume tratto dal longevo ciclo di romanzi della scrittrice americana Diana Gabaldon. A Jamie e Claire, spesso in viaggio da un luogo all’altro delle Highlands, capita frequentemente di passare la notte in mezzo alla natura. Ma anche quando sono al caldo, coperti dalle mura di una casa accogliente come quella di Lallybroch o come quella che dopo molti anni sono riusciti a costruirsi in America (Fraser’s Ridge), le proprietà sono immerse nel verde. Hanno di fronte campi, boschi, fiumi, e fanno venire terribilmente voglia di stabilirsi lì, proprio come i protagonisti di Outlander.
Tanto gli spettatori hanno amato e continuano ad amare le ambientazioni in cui la serie tv è ambientata, che i turisti in procinto di partire per la Scozia, scelgono spesso di fare dei tour che li portino nei veri luoghi in cui il prodotto di Starz è ambientato. Da Midhope Castle (Lallybroch), divenuto addirittura uno dei luoghi più visitati della nazione, fino alla vecchia Edimburgo, dove nella serie Jamie Fraser apre una tipografia. Insomma, sulle Highlands c’è poco da dire, quei panorami selvaggi e mozzafiato renderebbero inerme chiunque al seducente potere della natura.
3) The Witcher
Le avventure di Geralt di Rivia in giro per il Continente immaginario, nato dalla fantasia dell’autore polacco Andrzej Sapkowski, hanno appassionato il pubblico fin dall’ideazione dei primi libri. Sono poi passate attraverso lo sviluppo dei videogiochi, fino ad arrivare alla produzione della serie televisiva di The Witcher, distribuita da Netflix a partire dal dicembre 2019. I paesaggi fantasy ideati da Sapkowski avevano quindi avuto già un volto grazie alla saga videoludica, ma quando sono stati resi anche sul piccolo schermo, ci hanno conquistati definitivamente. I viaggi di Geralt e Ranuncolo in cerca di mostri da annientare hanno illustrato agli spettatori gli angoli più belli e misteriosi del Continente, facendo venire voglia anche ai meno avventurosi di fare i bagagli e darsi al vagabondaggio.
Paesaggi cupi e brulli oppure foreste abitate da popoli di antichissime tradizioni. Anche i panorami di The Witcher lasciano senza fiato. Ed è bello scoprire che in realtà, molte delle scene esterne sono state girate in Europa, con i suoi luoghi carichi di storia e significati. Austria, Ungheria, le zone collinari inglesi (tra Lake District, la contea di Durham e la zona collinare delle Yorkshire Dales), ma anche le Isole Canarie in Spagna per quelle ambientate ad Aretuza. Un mondo fantasy medievaleggiante non può che privilegiare gli ambienti naturali.
Anche le ambientazioni di una serie tv come questa fa venire una voglia incredibile di vivere in mezzo alla natura.
4) The 100
Nella prima stagione di The 100 siamo approdati in una Terra abbandonata a sé stessa, lasciata pressoché inabitata dall’uomo moltissimi anni prima e ritrovata in una condizione tanto affascinante quanto pericolosa. I protagonisti della serie di Jason Rothenberg, liberamente ispirata all’omonima saga di romanzi di Kass Morgan, all’inizio sono stati inviati sulla terra per scoprire se fosse nuovamente abitabile e, nel farlo, si sono dovuti arrangiare, per sopravvivere senza quei pochi comfort che avevano avuto sull’Arca. Nonostante ciò, fin dal primo episodio avremmo voluto seguirli nel loro viaggio, arrangiandoci come loro e riscoprendo il piacere (a volte anche il brivido) del vivere in mezzo alla natura.
Giacigli di fortuna, vecchi bunker o edifici abbandonati, accampamenti delle poche migliaia di uomini sopravvissuti alle radiazioni. Il mondo di The 100 si è rivelato estremamente intrigante, anche quando, con l’avanzare delle stagioni, le location si sono spostate su altri pianeti, perché sono rimaste bene o male sempre connesse con il paesaggio naturale circostante e con i suoi intensi cambiamenti dovuti a condizioni atmosferiche e intervento dell’uomo. Niente ci ha impedito di desiderare di vivere avventure fuggendo nei boschi come Clarke (Eliza Taylor), per tenere salva la vita del proprio popolo.
5) Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere
Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere è arrivata su Amazon Prime Video e ha subito diviso il pubblico in due fazioni. C’è chi ha apprezzato la serie ed è riuscito a godersela nella sua semplicità e chi, invece, non è riuscito ad approvarla fino in fondo a causa dell’inevitabile distanza dalla volontà di J. R. R. Tolkien. Qualsiasi sia la vostra opinione, una cosa è innegabile. Soprattutto quando prevalgono le scene con protagonisti i Pelopiedi, la voglia di seguirli in mezzo alla natura durante i loro spostamenti è davvero forte. La semplicità con cui vivono e con cui si rapportano con ciò che li circonda rende questo desiderio di essere in comunione con la natura ancora più potente.
Ma non sono solo gli scenari con gli antenati degli Hobbit a farci desiderare di abitare luoghi come quelli, ma anche la grandezza a la solennità di città comunque immerse nel verde, come la magnifica e splendente Númenor e qualsiasi altro angolo della Terra di Mezzo. La potenza dei paesaggi neozelandesi, dove anche gli esterni della trilogia originale sono stati principalmente girati, contribuisce a rendere sognante l’atmosfera che attraversa ogni scena de Gli Anelli del Potere. A voi non viene voglia di attraversare a piedi ogni angolo della Terra di Mezzo, esplorandolo senza mai fermarvi in uno solo di quei luoghi meravigliosi?
6) Vikings
Per quanto freddi e a volte inospitali possano essere, i paesaggi nordici in cui Vikings ha ambientato le sue 6 stagioni, non hanno mai smesso di affascinare gli spettatori. La città di Kattegat da cui inizialmente gli uomini del nord intendono spostarsi per i loro saccheggi è il primo centro nevralgico della serie. Una piccola città destinata a diventare un grande nucleo per gli scambi commerciali e una potente roccaforte contro gli invasori. Abbiamo avuto modo di osservare i luoghi della penisola scandinava in tutta la loro selvaggia bellezza e ci siamo mossi insieme ai personaggi principali verso l’Inghilterra, durante i loro viaggi per le razzie. Nel farlo abbiamo regalato ai nostri occhi delle ambientazioni meravigliose.
Nel caso di Vikings, anche le tradizioni e le usanze dei popoli del nord ci fanno venire voglia di vivere a stretto contatto con la natura. Le divinità, i rituali, i sacrifici. Ogni cosa è profondamente connessa con la terra ed è inutile dire che a volte sarebbe ciò di cui, anche noi, avremmo più bisogno. Le storie d’amore e le battaglie cruente, quindi, non sono stati gli unici motivi per cui ci siamo affezionati alla serie di Michael Hirst. L’Irlanda, poi, con le sue colline verdi e con i suoi luoghi quasi fuori dal tempo, è stata anche il luogo principale delle riprese. Un motivo in più per scappare da tutto e raggiungere i protagonisti della serie in mezzo alla natura in Scandinavia.
7) Anna
Siamo in Italia stavolta, e sebbene l’ambientazione di Anna non sia delle più felici, il risultato alla fine è lo stesso. Niccolò Ammaniti ha trasformato il suo omonimo romanzo del 2015 in una serie tv per Sky e nel farlo ha sfruttato al meglio tutte le potenzialità di un territorio come quello della Sicilia, in cui la storia di Anna (Giulia Dragotto) e del suo fratellino Astor è ambientata. Nel suo percorso di ricerca di Astor e, soprattutto, di una cura per l’epidemia di Rossa che ha colpito tutto il mondo, Anna attraversa a piedi la sua città fino ad arrivare alle pendici dell’Etna e poi, ancora, allo stretto di Messina, in fuga da un mondo fatto ormai solo di bambini crudeli e incapaci di riconoscere il bene e il male.
Anche se caos e disordine hanno preso il possesso di ogni casa abbandonata, di ogni rifugio e angolo dell’Italia che esisteva una volta, il fascino di questa serie tv non ci impedisce di desiderare la libertà dei suoi giovani protagonisti, l’unica cosa rimasta loro dopo la morte di tutte gli adulti presenti nelle loro vite. La natura ha ripreso il possesso degli spazi che un tempo le appartenevano e a noi viene voglia di vivere ancora una volta tornando un tutt’uno con lei.