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13 Serie Tv che puoi recuperare in un paio di giorni

“So many tv shows, so little time”
Dovrebbe essere il motto di tutti i serie tv addicted (ecco i drammi di chi conduce una vita come la nostra). E’ vero, per le maratone di Netflix, per recuperare le puntate mancanti del tuo telefilm preferito, per cominciare quella nuova serie tv che tutti hanno già visto tranne te, per tutte queste attività il tempo non è mai abbastanza. Ognuno di noi vorrebbe sdoppiarsi così da poter recuperare tutto quello che c’è da recuperare, senza contare che bisogna anche lasciare un pò di tempo per la vita vera (anche se questo è solo un dettaglio). Che amiate il binge watching oppure che siate più dei tipi da fruizione dilatata, una cosa è certa: siamo tutti accomunati dallo stesso orribile senso di frustrazione, quello di non avere abbastanza TEMPO.
Ma per fortuna ogni tanto la vita volge a nostro favore. Ci sono infatti dei periodi dell’anno a dir poco perfetti per potersi immergere totalmente nella visione di serie tv, i cosidettì periodi delle feste comandate (ecco ad esempio cosa succede a Natale per un fanatico di serie tv). Niente lavoro, niente università, niente vita frenetica, niente impegni, solo casa, relax, gozzoviglie, e per un telefilm addicted, MARATONEPasquaQuesti periodi, escluse le grandi feste come Natale e Pasqua, si concentrano sempre in un unico punto: il benedettissimo weekend. Un’intera tre giorni da spendere alla tv o al pc per recuperare la seconda stagione di Daredevil appena uscita, oppure la quarta di House of Cards senza sentirsi minimamente in colpa che questo possa togliere tempo allo studio o a qualsiasi altra cosa. Ma se invece siete dei fenomeni e siete in pari con tutte le serie tv del vostro calendario di TV Show Time allora gradirete di sicuro questa piccola guida su 13 serie tv da recuperare in un paio di giorni, 13 serie che proprio come il weekend, sono brevi, da una stagione (o due nel caso di Daredevil) con pochi episodi, che non richiedono grossi dispendi di tempo, ma che soprattutto sono imperdibili.

Tutti pronti alla grande maratona?

1. Sense8

PasquaIl mondo delle serie tv coincide sempre di più con quello del cinema e non solo per la qualità della messa in scena. Nel caso di Sense8 infatti il divario tra la Settima Arte e sua sorella minore diventa ancora più sottile: questa serie tv all’avanguardia e dal grande impatto visivo nasce dalla mente dei creatori di Matrix, i fratelli, anzi le sorelle Lana e Lily Wachowski, un tempo Larry ed Andy. Distribuita da Netflix il 5 Giugno 2015, Sense8 è composta da una prima stagione di 12 episodi (la seconda stagione è attualmente in fase di riprese), quindi è facile da recuperare. Ancora più facile se si tiene conto del fatto che è in tutto e per tutto una serie Netflix, ovvero perfetta per il binge watching, anzi da fruire esclusivamente in modalità maratona, ed a breve spiegherò perchè. La trama è più o meno questa: otto sconosciuti da diverse parti del mondo sviluppano improvvisamente una reciproca connessione telepatica. Appartenenti a diverse culture, religioni e orientamenti sessuali, scoprono quindi di essere dei Sensate (letteralmente “senzienti”), persone con un avanzato livello di empatia che hanno sviluppato una profonda connessione psichica con un ristretto gruppo di loro simili. Mentre cercano di scoprire, disorientati, il significato delle loro percezioni extrasensoriali e iniziano ad interagire a distanza tra di loro, un uomo Jonas, si offre di aiutarli. Allo stesso tempo un’altra enigmatica figura, Whispers, dà loro la caccia sfruttando la loro stessa abilità, allo scopo di catturarli ed ucciderli. PasquaAncora una volta Netflix si dimostra un network coraggioso nel proporre progetti ambiziosi e poco ortodossi: Sense8 (il titolo è un gioco di parole tra “sensate” e il numero 8) infatti è una serie tv che si caratterizza molto per la sua natura crescente che lavora nel lunghissimo termine, che si svela con tempi molto lenti e che può per questo lasciare spiazzati dopo la visione delle prime puntate. Ma come detto all’inizio è una serie che va vista tutta d’un fiato, che non può essere assaporata di settimana in settimana, ma che va intesa come un unico grande capitolo di una lunga storia e la politica distributiva di Netflix in questo caso non si limita ad essere una semplice peculiarità, ma risulta invece perfettamente funzionale alla corretta lettura ed interpretazione di questo prodotto. Sense8 è uno show che intreccia con grazia e maestria una fitta rete di situazioni, in bilico tra realtà, fantasia e trip mentali, includendo temi che variano dalla politica all’identità personale, dalla religione alla sessualità. L’idea della connessione (così come quella dell’identità sessuale) è da sempre una costante nella produzione delle sorelle Wachowski e negli anni è stata declinata sempre in modi diversi, da Matrix a Cloud Atlas passando per Jupiter Ascending: in Sense8 si giunge all’esperienza massima, ovvero quella della condivisione sensoriale che trascende spazio e barriere. Da san Francisco a Londra, da Berlino a Mumbai, da Seul a Nairobi fino a Città del Messico, gli otto protagonisti diventano improvvisamente parte di un gruppo che condivide sensazioni, ricordi e capacità, in cui ognuno può comunicare con gli altri manifestandosi in altri luoghi o prendendo possesso del corpo altrui. PasquaCapheus, Sun, Nomi, Kala, Riley, Wolfgang, Lito e Will sono otto sconosciuti il cui inquadramento sociale ne rispecchia il vissuto e la connessione empatica che improvvisamente si viene a creare evidenzierà l’importanza di riuscire a vedere meglio se stessi solo attraverso gli occhi di qualcun altro. Sense8 azzera le differenze, mischia popoli, orientamenti religiosi e sessuali, rendendoli un corpo solo, un’unica emozione che si confonde e si sovrappone. Non esente da difetti (è una serie che si sviluppa molto lentamente perchè ideata e concepita per essere spalmata in 5 stagioni) Sense8 può lasciare un pò spiazzati perchè non si riesce bene ad identificare ciò che si sta guardando. Oltre all’aspetto filosofico è presente anche una massiccia dose di azione in tipico stile Wachowski, con lotte abilmente coreografate, inseguimenti mozzafiato  ed un montaggio stupefacente che allarga la visione a tutti i protagonisti (interpretati da attori quasi tutti sconosciuti), creando una visione d’insieme forte, creativa e coinvolgente. Un prodotto particolare da non perdere assolutamente, una storia nella cui prima stagione si è scalfita appena la superficie, da assaporare con tutti i sensi ed in tutti i sensi.

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