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Siamo stati all’anteprima stampa di Una squadra, la nuova serie Sky sul tennis

Una commedia umana. È prima di tutto questo la prima serie tv sportiva scritta e diretta dal produttore Domenico Procacci, un autentico “malato” di tennis. Una squadra è la prima (e certamente unica, come sottolinea) opera da regista del produttore e fondatore della Fandango che ha voluto raccontare in prima linea un storia che ancora nessuno aveva mai pensato di raccontare; sebbene fosse perfetta e già pronta per essere raccontata. All’anteprima stampa, a cui noi di Hall of Series siamo stati invitati, organizzata da Fandango, Luce Cinecittà e Sky a Roma, nella sala proiezioni erano riuniti i 4 campioni di tennis che la storia l’hanno fatta davvero in un’epoca sportiva e culturale molto diversa. Parliamo del quartetto formato da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Antonio Zugarelli, che nel 1976, a Santiago del Cile, conquistò la Coppa Davis. Una vicenda problematica che divise in due l’opinione pubblica italiana. Grande assente, invece, Nicola Pietrangeli, il capitano che a causa di un piccolo infortunio domestico non è potuto intervenire ad aggiungere pepe. Con loro, sopra e sul palco, il regista e la rappresentanza di Sky Italia, Fandango e Cinecittà. La docuserie (qui trovate la recensione di quella su Neymar e quella di Alessandro Cattelan) non racconta solo le gesta sportive di una grande squadra. Racconta un’epoca, un intreccio di eventi storici complessi, visti da una prospettiva nuova. E Una squadra è proprio questo: una possibilità di ripercorrere parte degli anni ’70, quegli anni di piombo e difficili, ascoltando un punto di vista inedito:

Era da un po’ che pensavo di dedicare tempo e attenzione alla vittoria italiana del ’76 in Coppa Davis. In verità non pensavo a così tanto tempo e attenzione, ma studiando quella vicenda ho capito che, per quanto fosse articolata – l’impresa sportiva che porta alla finale, la battaglia politica, gli attacchi ai giocatori, la partenza con la scorta, la finale nel Cile di Pinochet, le magliette rosse, il ritorno con la coppa ma tra l’indifferenza – era solo la parte emersa di un iceberg ben più grande.

Domenico Procacci
Domenico Procacci Una squadra

Una squadra è un racconto che potete gustare in più versioni. C’è l’anteprima cinematografica, che arriverà nelle sale il 2-3-4 maggio 2022, che mostra solo alcuni tra gli episodi più divertenti ed emozionanti della serie. La docuserie Sky Original in sei episodi, invece, andrà in onda il 14 maggio su Sky Documentaries alle 21:15 e su Sky Sport Uno domenica 15 maggio mentre dal 14 maggio gli episodi saranno disponibili on demand su Sky e su NOW. Infine, edito da Fandango, nelle librerie è disponibile il libro omonimo scritto da Domenico Procacci che raccoglie le interviste complete ai campioni. Il suo primo, e certamente unico, libro. Ribadisce Procacci. Il progetto è un ottimo esempio di documentaristica sportiva, una storia che si rivolge a tutti, anche ai non appassionati di tennis, perché parla di tutti noi. Una formula avvincente e coinvolgente di narrare lo sport che in Italia, a differenza degli USA, è un’abitudine ancora poco usuale. Come dichiara Pisoni in conferenza stampa:

Non avevo la gioia di produrre qualcosa da Romanzo Criminale – La serie. Dopo aver visto i primi due minuti ho detto: “certo, facciamola subito!”. C’è tutto: è parte della nostra storia; è una straordinaria commedia umana con cinque protagonisti fantastici. Contiene l’epica sportiva, la nostra storia e il costume. Non c’è stata nessun’altra produzione su cui non avessi mai una nota da fare o un appunto da aggiungere. Il prodotto è appassionante e davvero straordinario.

Roberto Pisoni, Sky

Quattro artisti della racchetta, quattro uomini

tennis 1976

Una squadra parla di quattro artisti della racchetta, ma soprattutto di quattro esseri umani. Come sottolinea il direttore di Cinecittà. Il progetto nasce dall’esigenza di riportare in vita un evento tennistico del passato che però non è solo circoscritto allo sport. Una squadra, come abbiamo detto, è una commedia umana che racconta i conflitti interni tra i giocatori, l’allenatore, la politica, gli intellettuali, come Dario Fo, e l’opinione pubblica. C’è tutta la rivalità, sempre rispettosa, tra Panatta e Barazzuti, i quali – sia nella serie che durante l’intervista – non perdono occasione per schernirsi, osteggiarsi e perché no, deridersi. Perché in Una squadra si ride tanto. Insospettabilmente. Un po’ come vedere Amici miei dove i protagonisti sono persone reali. Il merito di aver realizzato una docuserie sportiva e allo stesso tempo comica però va sì al regista, ma soprattutto al grande lavoro di montaggio a cura di Giogiò Franchini. Un mix di immagini di repertorio e di interviste (separate) in cui emergono le divergenze, i diversi punti di vista, i conflitti e i momenti difficili. Gli aneddoti folli, che riguardano soprattutto Panatta, un comico mancato; il rapporto, quasi di coppia, tra il duo Panatta-Bertolucci e Barazzuti-Zugarelli e il rapporto con l’antagonista della storia – da loro stessi così definito in conferenza stampa – cioè l’allenatore Pietrangeli. Ma soprattutto troviamo la storia dietro quella maglietta rossa della finale della Coppa Davis, di cui non si accorse nessuno e di cui nessuno chiese nulla fino a oggi. Una mancanza che Panatta denuncia senza peli sulla lingua:

Nessuno ci chiese mai nulla del perché di quella maglietta rossa. E la responsabilità fu dei giornalisti presenti.

Adriano Panatta
Panatta Una squadra

A Domenico Procacci però va anche il merito di aver riunito il quartetto e l’allenatore che, dopo i tempi d’oro, si erano persi di vista, tra un impegno e l’altro. La narrazione inizia dai mesi antecedenti all’incontro Cile-Italia. Una polemica che, oggi, suona tristemente attuale e che non può non far nascere parallelismi con la situazione ucraina. Soprattutto sulla decisione di escludere i tennisti/e russi e bielorussi da Wimbledon 2022. Una decisione su cui la squadra, in conferenza stampa, si è espressa fortemente contraria.

Qualunque messaggio di dissenso nei confronti della guerra è positivo. Trovo molto più importante mandare messaggi di questo genere piuttosto che escludere, e punire, i giocatori russi e bielorussi che, per altro, hanno già manifestato il loro dissenso contro la guerra.

Corrado Barazzutti

Se oggi giocassi Il Torneo del Foro Italico giocherei con la maglietta celeste e gialla.

Adriano Panatta

Prodotta da Domenico Procacci e Laura Paolucci; prodotta per Sky da Roberto Pisoni, Dino Vannini e Gaia Pasetto e da Luce Cinecittà e Fandango; scritta da Procacci, Sandro Veronesi, Lucio Biancatelli, Giorgiò Franchini, con il patrocinio del Coni e con le musiche originali di Mauro Pagani, Una squadra vi aspetta in anteprima al cinema il 2-3-4 maggio e su Sky e NOW dal 14 maggio 2022. Un’epopea sportiva, ma prima di tutto umana, comica, mai nostalgica e davvero tanto divertente.

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