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The Mandalorian 2×08 – È solo un arrivederci

The mandalorian
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SPOLER ALERT: questo articolo contiene spoiler sull’episodio 2×08 di The Mandalorian.

La scorsa settimana è arrivato il momento che tutti i fan di The Mandalorian (me compresa) temevano: la fine della serie con protagonisti il mandaloriano e il piccolo Grogu che ha fatto appassionare moltissimi fan (tanto che qualcuno ha addobbato casa propria per le feste realizzando un lightshow a tema The Mandalorian). Nell’ultima puntata si dovevano tirare le somme di alcune storyline aperte nelle prime due stagioni della serie creata da Jon Favreau: quali sono i piani di Moff Gideon? Cosa ne sarà di Grogu? Arriverà un Jedi per addestrarlo?

Nei suoi quaranta minuti The Rescue risponde ad alcune delle nostre domande, trascinandoci in un episodio ricco di azione e di emozioni. Ottenute le coordinate della base di Moff Gideon, infatti, Mando e la squadra composta da Cara Dune, Boba Fett, Fennec Shand, Bo-Katan e Koska Reeves (due vecchie conoscenze del terzo episodio, di cui trovate la recensione qui) mettono a punto un piano per salvare il piccolo Grogu.

E la missione di recupero ci ha regalato moltissime scene d’azione in cui, per l’ennesima volta, The Mandalorian non ci ha deluso.

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Da sempre il punto di forza della serie, le scene d’azione hanno visto i nostri protagonisti scontrarsi con gli storm trooper e con gli inarrestabili Dark Trooper, finché qualcuno non è arrivato a salvare la situazione. Nel season finale, infatti, ci sono stati due momenti di rilievo che hanno dato una svolta inaspettata alla storia.

Da un lato abbiamo lo scontro tra Moff Gideon e Mando che ha reso quest’ultimo proprietario della Darksaber e legittimo erede al trono di Mandalore, con sommo disappunto di Bo-Katan. Anche se a Din Djarin non interessa questo titolo, nella prossima stagione, probabilmente, lo vedremo scontrarsi con la Kryze per il possesso dell’antica spada: forse, quindi, ci aspetta una terza stagione più incentrata sui mandaloriani e sulla loro storia.

L’altro momento che ha lasciato tutti a bocca aperta è stato l’arrivo di Luke Skywalker (interpretato da un Mark Hamill ringiovanito grazie alla tecnologia), venuto in soccorso dei protagonisti per portare Grogu con sé e addestrarlo. La scelta di far incontrare le strade di Luke e del bambino, però, è assai controversa e non è stata apprezzata da tutto il fandom.

L’arrivo di Luke – che in parte mi aspettavo – è problematico soprattutto perché adesso sarà necessario giustificare l’assenza del piccolo nell’ultima trilogia uscita al cinema. Qualcuno sta già ipotizzando che possa essere stato ucciso da Kylo Ren, ma mi aspetto che nella terza stagione verranno date spiegazioni chiare per evitare che si venga a creare un buco di trama. Chissà, magari alla fine il motivo dell’assenza di Grogu potrebbe essere un suo ricongiungimento con Mando.

Al netto di queste controversie, è innegabile che l’entrata in scena del giovane Skywalker sia stata epica.

Adesso passiamo al tasto dolente di questa puntata: l’addio (che ci auguriamo sia solo un arrivederci) tra Mando e Grogu. Un saluto durante il quale Mando si toglie il casco per permettere al piccolo di vederlo per la prima volta (non sto piangendo, voi state piangendo). Un punto di svolta, la scelta di far uscire di scena il Bambino, che ha lasciato tutti spiazzati, ma anche il gesto di Din Djarin non è stato da meno.

Mando è, indubbiamente, il personaggio che si è evoluto di più nel corso di queste due stagioni di The Mandalorian e questa evoluzione è particolarmente evidente proprio in questo finale di stagione: il mandaloriano del primo episodio non si sarebbe mai tolto il casco di fronte a qualcuno, troppo attaccato al suo credo. In The Rescue, invece, Din non si cura delle altre persone nella stanza, perché per lui è più importante salutare il piccolo come si deve.

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Peccato, invece, per la storyline di Moff Gideon: anche se ci hanno fatto intendere che le sue sperimentazioni abbiano a che fare con il Primo Ordine, la creazione di Snoke e del clone di Palpatine, dopo tanta suspense mi sarei aspettata qualche spiegazione in più. C’è sempre la speranza, però, che dei chiarimenti arrivino con la prossima stagione, dato che Gideon è ancora in vita.

Bilancio finale? Mi sento di dire che non sono mancati gli intoppi – episodi un po’ lenti come il secondo e il settimo e la tendenza degli autori a fissare uno schema narrativo che si ripete in ogni episodio – ma, nonostante tutto, sono rimasta soddisfatta dalla visione.

Ho apprezzato particolarmente l’intreccio che gli autori hanno creato tra The Mandalorian e altri prodotti dell’universo di Star Wars, dando una forma in carne e ossa a personaggi animati o su carta. E mi sono piaciuti particolarmente i siparietti comici tra Grogu e Mando, che hanno contribuito a rafforzare il legame tra i due personaggi, facendoli diventare a tutti gli effetti padre e figlio. E, d’altronde, Star Wars è sempre stata una storia di padri e di figli.

Adesso non ci resta che aspettare la prossima stagione (che arriverà il prossimo anno, insieme a tanti altri nuovi contenuti dell’universo di Star Wars targati Disney) per scoprire che strada prenderà la storia di Mando e se mai lui e Grogu si rincontreranno. Nel frattempo, però, possiamo consolarci sapendo che ora, finalmente, il Bambino è al sicuro e il mandaloriano è riuscito a portare a termine la sua missione.

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